tag:blogger.com,1999:blog-384781843485484504.post4867730692326044343..comments2022-08-15T23:58:03.115-07:00Comments on Immobili all'Estero: Via libera a decreto su pagamenti Pa. Oltre 20 mld i crediti esigibili dalle imprese di costruzioni Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/11060730218261009449noreply@blogger.comBlogger1125tag:blogger.com,1999:blog-384781843485484504.post-18290241631190197862013-04-08T03:29:44.214-07:002013-04-08T03:29:44.214-07:00Il decreto? E’ servito a decretare la successiva d...Il decreto? E’ servito a decretare la successiva dilazione del debito della P.A. La resistenza burocratica, e sua natura statalista, impedisce di percepire che le esigenze dell’impresa sono immediate. L’imprenditore non può esultare, mostrando ai propri fornitori e dipendenti il testo del decreto, ben articolato ma per niente utile, definito giustamente “pateracchio” dal Presidente Confindustria Squinzi e suscitato le ire di Sangalli, Presidente Confcommercio.<br />Si è preferito guardare al dito dello “spread”, senza vedere la luna dell’intero sistema economico, portando all’eccesso di pressione fiscale; la mancanza di credito bancario e del credito verso la P.A., hanno fatto il resto. <br />La mia soluzione - pubblicata su due gruppi di Linkedin,agli inizi dell'anno, e su 24ORE, a commento di un articolo -, semplifica l'emergenza crediti nei confronti della P.A. e restrizione del credito bancario, immettendo subito, nel circuito della massa circolante, l’equivalente di almeno 30 miliardi di euro. <br />Si basa su un titolo, a metà strada tra moneta complementare e titolo di credito - denominato EURIT -, che verrà ceduto ai creditori della P.A., a saldo o parziale pagamento, del debito della P.A., verso le aziende, per forniture, lavori e servizi che, per cattiva consuetudine della P. A., sono saldati anche dopo 18 mesi.<br />Questa massa di debiti non rientra nel totale debito pubblico del 127% rispetto al PIL, e di quella quota annuale del 3% da non sforare, secondo le direttive europee. Quindi è lo Stato che emette questo titolo, destinato ai suoi creditori, evitando dispense dall’Europa, necessarie per immettere altri titoli pubblici, che farebbero aumentare il debito, <br /><br />Si tratta di evitare le attese annunciate in questi ultimi giorni, in grado solo di far constatare che l’operazione è riuscita ma l’ammalato è deceduto. <br />Gli EURIT, in pezzature da € 1.000 e 500, stampati, come un biglietto-moneta, dalla Zecca, numerati e con serie corrispondenti al debito certo verso l'azienda X che, poniamo, creditrice di € 100.000 da oltre 6 o 12 mesi, riceverà 100 titoli EURIT, della serie ABC..... dal n..... 211 al.... 310, saranno consegnati, dalla Banca d'Italia o Cassa Depositi e Prestiti, all'amministratore dell'azienda X, come corrispettivo del suo credito certo, dietro pagamento di un costo minimo di emissione (stampa, diritti e distruzione). <br />La sua durata sarà pari a quella fissata dallo scadenzario della P.A. (6 o 9 mesi) e, dopo i vari passaggi Stato-impresa, impresa-impresa, in pagamento di fornitori e dipendenti, arriverà anche alle famiglie e al macellaio. Alla scadenza, il possessore finale presenta il titolo EURIT per la conversione in EURO.<br /><br />Esaurita la sua funzione, EURIT viene distrutto. <br />Seguiranno altre emissioni, sino a quando lo Stato non sarà diventato virtuoso, in grado cioè di saldare le fatture entro 30, 60 o massimo 90 giorni. Il credito deve essere certo, mentre il titolo conterrà - come qualsiasi moneta corrente -, accorgimenti di riconoscimento, per evitare l’opera dei falsari. <br />Il beneficio è rivolto alle due parti: lo Stato rende al mercato una quota di circolante, senza privarsi di risorse, e l'impresa può utilizzare il suo credito, senza ricorrere a costose anticipazioni. <br />Tutto è armonizzato con il maggiore beneficiato che risulterà essere il sistema economico, arricchito dalla aumentata massa monetaria,circolante solo entro i confini, impedendo anche esportazione di valuta. <br />Calcolando una media minima di 5, 6 passaggi a semestre, avremo i 30 MLD considerati moltiplicati x 5 = 150 x 2 semestri = 300 miliardi annui, con evidente buon apporto al PIL, prodotti da una fonte di finanziamento a costo quasi zero ed aumento dell’occupazione.<br />Anonymoushttps://www.blogger.com/profile/02593442361138469584noreply@blogger.com