venerdì 27 settembre 2013

“Mollo tutto e me ne vado dall’Italia” di Teobaldo Simoli - panorama.it

“Mollo tutto e me ne vado dall’Italia”


Chi può dire di non aver mai sognato, almeno una volta nella vita, di mollare tutto e andare a vivere in qualche località esotica, magari in una villa vista mare vendendo birre in un chiringuito sulla
 spiaggia? Da qualche tempo il sogno è diventato un vero e proprio fenomeno (in crescita) nell’Italia della crisi economica e dell’incertezza.
dTeobaldo Semoli
“Tra le mete più ambite non ci sono solo Caraibi o Mar Rosso – spiega Gianluca Santacatterina, titolare di Luxury and Tourism, immobiliare specializzata nella vendita d’immobili all’estero – Il sogno americano, con Miami e New York in testa, rappresenta ancora la speranza di tante persone che vanno a caccia di lavoro, merce rara in Italia…”.
Quali sono le persone che scelgono di vivere all’estero?
“In questo momento la categoria più in crescita è forse quella dei pensionati, che decidono di “svernare” acquistando appartamenti con piscina in Repubblica Domenica. Se qui con la loro pensione farebbero fatica a pagare le spese di riscaldamento nei Caraibi, con 40-50 mila di investimento per la casa, fanno una vita “da signori”. Basti pensare che la benzina costa 60 centesimi al litro…”.
Quindi parliamo principalmente di anziani?
“Non è detto. Ho appena venduto a un ragazzo un chiringuito a Santo Domingo…”.
Sta parlando di vendere birre e cocktail sulla spiaggia?
“Perché no? Qualche mese fa pubblicammo sul nostro sito (www.luxuryandtourism.com ) un annuncio che recitava: “Vuoi veramente cambiare vita? Vendiamo chiringuito sulla spiaggia a 15.000 dollari...”. Le richieste continuano ad arrivare ancora oggi che il bar è stato venduto”.
Cosa si aspettano i giovani che si rivolgono alla sua agenzia?
“Direi che pensano prima di tutto alla qualità della loro vita e non trovando opportunità in Italia decidono di aprire attività a basso costo all’estero......continua a leggere su panorama.it

giovedì 26 settembre 2013

In vendita la casa d'infanzia di Kurt Cobain dove iniziò a suonare di Tiziana Minelli - Il Sole 24 Ore


Gli amanti dei Nirvana, del grunge e dell'alternative rock hanno già drizzato le orecchie: da oggi sul mercato immobiliare dello stato di Washington c'è anche la casa di Kurt Cobain. L'ha messa in vendita, al prezzo di 500mila dollari, la madre del cantante dei Nirvana, Wendy O'Connor.
Non si tratta certo di una dimora da vip o da star, ma in questa modesta casa di Aberdeen, a due ore di distanza da Seattle, Kurt Cobain ha vissuto felicemente i primi 9 anni della sua vita, fino alla separazione dei genitori. Gli appassionati della band saranno attratti dal fatto che proprio nel garage di questa proprietà, Cobain e Krist Novoselic, bassista e co-fondatore dei Nirvana, iniziarono a suonare. Infatti il cantante ha vissuto in questo edificio per un secondo periodo, fra i 16 e i 20 anni, quando si avvicinò alla musica e cominciò a pensare al gruppo che lo ha reso famoso.
La madre ha affidato la vendita all'agenzia di immobili di lusso The Agency. Non potendo contare sulle caratteristiche dell'immobile costruito nel 1923 e composto dalla casa, il cortile e un garage, per stuzzicare l'interesse dei fan verso la proprietà, la donna ha anche messo in vendita altri oggetti appartenuti al figlio morto suicida a soli 27 anni. Se il materasso della vecchia camera da letto e le foto di Kurt Cobain non riusciranno ad attirare le giuste attenzioni la madre si è detta disposta a trovare un accordo per trasformare la casa in museo.

CORSERA MAGAZINE - ROMA CROLLA IL MERCATO IMMOBILIARE MATTEO CORSINI SIAMO TORNATI ALLA LIRA ITALIA VERSO IL DEFAULT

ROMA CROLLA IL MERCATO IMMOBILIARE MATTEO CORSINI SIAMO TORNATI ALLA LIRA ITALIA VERSO IL DEFAULT
Roma 25 Settembre 2013 Corsera.it Debito pubblico.Il Governo non parla ma l'Italia si avvia verso il default.Liberarsi dei btp italiani,il rischio che il loro valore si polverizzi,una mattina all'alba.Secondo Matteo Corsini i risparmiatori italiani devono vendere btp e acquistare i mattoni.La tempesta perfetta si avvicina,il debito pubblico italiano e' insostenibile e la recessione economica non fa che peggiorare le cose.L'aumento dell'Iva e' un segnale allarmante per tutti noi.L'Italia sta per fallire,statene certi. Non c'e' dubbio che le conseguenze nefaste della recessione economica stanno colpendo senza via di scampo,i valori del mercato immobiliare italiano.Nessuno ne parla,sopratutto le banche,perche' ormai giorno per giorno i loro bilanci affogano dei crediti inesigibili,garantiti dal mattone,ormai ferro vecchio che nessuno pare voglia piu'.A parte qualche mosca bianca,le recenti transazioni mostrano un vero a proprio crollo,la bolla speculativa e' esplosa in tutto il suo fragore.A risentirne maggiormente sono le case di lusso,quelle che piu' di tutte erano state risucchiate verso l'alto dalla speculazione.ormai la discesa e' incontrollabile e chi vende accetta un controvalore che ad oggi si traduce nel potere di acquisto che aveva la lira.Il mattone italiano si aggrappa per sopravvivere alla cambio euro/lira,che forse porta in se' i germi di quello che sara' il futuro dell'Italia insieme agli altri paesi,il cui debito pubblico e' ormai insostenibile.Il mercato immobiliare e' un termometro della febbre italiana,della nostra economia pungente....
dalla fiacca.Siamo come colpiti da un virus letale,che ci spinge verso il passato con velocita' ultrasonica.I prezzi che soltanto a Maggio 2013 sembravano gia' bassi oggi sono altissimi,rispetto alle attuali quotazioni e non si vede il fondo,stiamo precipitando.Questo e' un allarme vero,un paradigma della moneta comune,che spinge in alto i virtuosi e all'inferno gli ignavi.Mi domando se tutto questo ha un senso,perche' la teoria monetaria,si scontra contro la logica imprenditoriale del nostro paese,dove ormai le imposte sommergono chiunque cerchi di alzare la testa.Eravamo ricchi,stiamo sprofondando verso una poverta' senza precedenti.A che pro mi domando? Oggi due milioni di euro sono quattro miliardi delle vecchie lire,si traduce cosi' il mercato immobiliare,che inesorabile cade verso il basso,anticipando le conseguenze di un default dello Stato italiano,rispetto al suo debito.Presto non saremo piu' in grado di sostenere questo macigno,perche' si regge sulle ginocchia dell'impresa italiana,che oggi fugge verso l'estero,essendo impossibile realizzare plusvalore,in nessun settore. Dall'analisi dell'andamento del mercato immobiliare,si desume soltanto una cosa,che ormai l'Italia si avvia al default,proprio come la Grecia o l'Argentina,e guardinghi devono stare gli investitori che hanno in pancia i BTP dello Stato italiano,potrebbe accadere che una mattina si sveglino conoscendo la sorte del loro risparmio. L'hair cut sui bond di stato al 40% non e' un'ipotesi tanto peregrina di questi tempi.Allora,soltanto il mattone,tornera' ad esercitare il suo straordinario effetto resistente alla svalutazione monetaria.

GB, immobiliare a rischio bolla: la banca centrale promette di vigilare - valori.it

La ripresa del mercato immobiliare nel Regno Unitosembra ormai avviata. Ma il Financial Policy Committee è pronto a vigilare per scongiurare rischi per la stabilità del sistema. Tali dichiarazioni sono state diffuse dalla Bank of England tramite una nota riportata dall’agenzia Bloomberg. Le misure dell’esecutivo di Londra per sostenere ipotenziali acquirenti di case, infatti, hanno ridato slancio al settore e hanno innescato una netta salita dei prezzi, guidata dalle quotazioni nella città di Londra. Ma non hanno mancato di suscitare perplessità da parte di coloro che temono che, dietro l’angolo, ci sia una nuova bolla immobiliareDa qui la presa di posizione della banca centrale inglese, che ha voluto precisare che il Financial Policy Committee sarà incaricato di monitorare più da vicino gli sviluppi nel mercato del mattone e dei prestiti a esso legati. L’authority da parte sua ha cercato di gettareacqua sul fuoco, chiarendo che l’attività immobiliare resta comunque a un livello inferiore rispetto alla sua media storica. Il Financial Policy Committee ha aggiunto di avere a disposizione una serie di strumenti per tenere a freno un’eventuale bolla, intervenendo sui requisiti per l’erogazione di mutui.  

Casa: la ripresa dell'immobiliare è ancora un miraggio di Massimo Morici - panorama.it


Casa: la ripresa dell'immobiliare è ancora un miraggio


Pur segnando un calo piuttosto accentuato, -7,7% in un anno, in molti di fronte al dato sulle
compravendite immobiliari nel secondo trimestre (242.817), contenute nella consueta nota dell'Osservatorio mercato immobiliare dell'Agenzia delle entrate, hanno tirato un sospiro di sollievo.di Massimo Morici
Perché confrontando i numeri con quelli catastrofici dei due trimestri precedenti (-13,8% nei primi tre mesi del 2013 e -30,5% nell'ultimo trimestre del 2012), la discesa del settore ora appare un po' meno ripida di quanto sembrasse qualche mese fa.
Ne sono convinti, anzitutto, i costruttori che per bocca del presidente dell'AncePaolo Buzzetti, ricordano come il "mercato sia ancora in crisi, seppur con una lieve riduzione dell'intensità della caduta". 
"È un segnale positivo, anche se può sembrare paradossale essendo un dato negativo. Si tratta della conferma di attenuazione della spinta recessiva che aveva colpito a più riprese il mercato negli anni scorsi. Non ci si deve aspettare, tuttavia, brucianti ripartenze" spiega invece a Panorama.it Luca Dondi, direttore generale di Nomisma.
Il secondo trimestre, infatti, si inserisce in un trend destinato a rimanere negativo ancora a lungo, anche se da aprile a giugno il mercato del mattone ha cominciato a mostrare segnali di una maggiore vivacità, recuperando sei punti persi nei primi tre mesi.
Il merito, in questo caso, va soprattutto agli investitori esteri, come rivela uno studio di Idea Fimit, che nella prima parte di quest'anno hanno comprato interi stabili a Roma e Milano.
Le due città, infatti, riescono a rimanere sotto la media: la prima a -6,9% e la seconda a -2%. Senza contare che in altri importanti centri, come Bologna e Napoli, il settore è tornato addirittura in positivo: +5% il capoluogo emiliano, +1,8% quello partenopeo.
Dunque, sarà ripresa? Dondi smorza gli entusiasmi: "Il mercato galleggerà nell'ordine delle 460 - 500 mila compravendite almeno per il prossimo biennio. Il dato a consuntivo di quest'anno sarà invece nell'ordine delle 410-415 mila compravendite, in calo rispetto alle 444 mila dello scorso anno. Siamo e rimarremo su livelli drammaticamente esigui, analoghi a quelli 30 anni fa".
Su queste dinamiche, aggiunge l'esperto del settore immobiliare, pesano diversi fattori: la congiuntura economica generale; il livello di fiducia delle famiglie sia generale sia relativo alle prospettive del settore immobiliare; un riprezzamento ancora inadeguato e che proseguirà per altri 12-18 mesi; una selettività del credito solo in minima parte attenuata rispetto alla formidabile stretta degli scorsi anni; e, infine, l'assenza di una chiara prospettiva fiscale (non solo Imu e Tasi, anche patrimoniale e presunzione patrimoniale di capacità reddituale).
Cosa potrebbe fare la politica, quindi, per rimettere in moto un settore fondamentale per l'economia italiana? "Il governo deve dare corpo alle misure annunciate, Cassa depositi e prestiti più i fondi di sostegno a morosità e acquisto, concentrare le poche risorse su pochi strumenti, come la riqualificazione immobiliare e la riduzione del disagio abitativo, privilegiando capacità di attivazione economica e di settore, e varare una riforma fiscale sulla casa organica e con obiettivi chiari e non contraddittori" risponde Dondi secondo cui nell'attività recente dell'esecutivo Letta non mancano certo buoni spunti.
"Tuttavia – conclude - rimane anche tanta approssimazione, ahimè destinata ad aumentare con la definizione delle basi imponibili ai fini della service tax e della riforma del catasto".

mercoledì 25 settembre 2013

La casa di Angela Merkel trasformata in B&B news.immobiliare.it

Nei giorni della rielezione della “Mutti” tedesca, arriva la notizia che l’appartamento in cui visse da ragazza diventa adesso un bed & breakfast. Per chi vuole visitare Berlino, magari per pochi giorni e alloggiando in un quartiere centrale, la casa offre un’esperienza ancora più memorabile. Certo degli oggetti e dell’arredamento che Angela usava e viveva allora non è rimasto nulla: dimentichiamoci scaffali con libri di fisica o l’odore della sua celebre zuppa di patate in cucina. Via il triste laminato delle case tedesche di un tempo e i mobili grigi e datati, per dare spazio a parquet, moderni divani e mobili Ikea.
Il quartiere berlinese di Prenzlauer Berg non era il massimo negli anni in cui Angela visse lì, era il ritrovo di squinternati bohemienne; poi dopo la caduta del muro fu risanato e adesso è diventato rifugio di ricchi e raffinati modaioli. La casa ha due stanze e finestre che guardano sugli spazi verdi e curatissimi delle strade da poco rinnovate. L’appartamento è stato completamente ristrutturato dalla nuova proprietaria che lo ha arredato e ridipinto. Ma almeno le pareti sono sempre le stesse, quelle in cui visse la cancelliera.
Chi sceglie questa casa come appoggio durante la visita di Berlino, non può non sapere che proprio lì la Merkel visse la caduta del muro. Fu proprio in quel soggiorno che la sera del 9 novembre 1989 ascoltò dal divano la notizia alla tv per poi uscire con le amiche e tornare presto a dormire nella sua camera da letto perché l’indomani era una dura giornata di lavoro e per lei la carriera è sempre venuta prima di tutto il resto. Un invito a dormire in quella stessa stanza e leggere l’intervista della donna più potente d’Europa che lo racconta sarà certamente una strategica trovata che il turismo esperienziale di Berlino non può farsi scappare. Soprattutto dato che il prezzo è alla portata di tutti: l’appartamento costa infatti soltanto 55€ a notte.

Anci: sblocco rimborso Imu notizia positiva (ANSA)


(ANSA) - ROMA, 25 SET - "Lo sblocco del rimborso della prima rata Imu per il 2013, pari a 2,3 miliardi, è una notizia positiva che aspettavamo da tempo e sono felice di aver avuto oggi la possibilità di rappresentare gli oltre ottomila Comuni italiani per questa decisione che per noi assume un significato storico": lo ha detto il vicepresidente dell'Anci e sindaco di Pavia, Alessandro Cattaneo, al termine dei lavori di una Conferenza Stato-città tenutasi al Viminale. "Per quanto mi riguarda - ha aggiunto l'amministratore lombardo - sono contento anche del fatto che il governo abbia tenuto fede alle promesse fatte ai Comuni. Oltre ai 2,3 miliardi del rimborso della prima rata figurano poi anche 120 milioni aggiuntivi riguardanti gli immobili comunali e su questa partita - ha sottolineato Cattaneo - ho archiviato con soddisfazione il fatto che il Ministero dell'Economia abbia considerato questa nostra richiesta più che ragionevole". A questo punto però, ha aggiunto il vicepresidente dell'Anci, "è necessario che le risorse stanziate arrivino fisicamente nelle casse dei Comuni: speriamo che sia così, del resto il governo ci ha fatto sapere che sarà questione di pochi giorni". Cattaneo ha infine salutato con favore il fatto che nelle riunioni con il governo "si cominci finalmente a parlare di fabbisogni standard, virtuosità dei Comuni ed altro ancora, soprattutto alla luce del fatto che quest'anno i premi per le amministrazioni più virtuose sono stati sospesi". (ANSA).

Immobili all'Estero intervista Domenico Panetta



1)Chi è Domenico Panetta ?
17 anni di esperienza nel mondo immobiliare in particolar modo nel mondo degli stralci e vendite giudiziarie. Il primo ad aver portato in italia la figura del coach immobiliare  inventando una filosofia d’acquisto del tutto nuovo ; “l’investimento low cost”, una particolare formula che tramite acquisizione a sconto dell’immobile ( Asta o stralcio) ti permette di acquisire casa a prezzi non di mercato talvolta inferiori anche del 50%. Fondatore della wellness immobiliare ( Domenico Panetta Economy Training).
Centro di formazione per privati ed investitori  tutti i dettagli sul centro potete trovarli al link www.domenicopanetta.com . Autore di due libri, “Raggiungi il tuo wellness immobiliare” con oltre 7000 copie vendute on line e  “ Pensare da leader”, di prossima uscita il terzo libro: “Siamo tutti delle…mele”.

2) Cos'è il Coach immobiliare Italia  di cui tanto si parla in questi giorni e da dove nasce l'idea di organizzarlo ?
E’ un centro per soli agenti immobiliari, per operatori del settore! L’idea nasce con l’intento di portare qualità all’interno del mondo immobiliare, la struttura è fondata per garantire standard di altissimi livelli ai partecipanti. Al termine di ogni corso ogni partecipante riceverà un attestato di partecipazione e al termine del ciclo di corsi da lui scelto riceverà l’attestato di “ Coach immobiliare italiano” o “ Coach immobiliare immobili esteri”, “ Coach immobiliare aste”, “Team coach immobiliare”. Inoltre offriamo la possibilità per poter meglio capire la nostra filosofia di poter partecipare gratis al seminario introduttivo “ Coach immobiliare a lavoro”. Una vera opportunità per tutte le agenzie o singoli agenti che vogliono arricchire la propria conoscenza professionale. Ma soprattutto potranno beneficiare della certificazione del nostro centro, ricordo, primo in Italia. Avremo diversi coach per ogni singola materia.

3) A chi è rivolto il corso ?
A tutti i professionisti del settore immobiliare! A chi ha voglia di distinguersi tra la massa, a chi ha desiderio di trasmettere una ventata di consapevolezza e professionalità ai propri clienti o investitori. 

4) Perchè ritiene utile per un operatore frequentare il corso ?
Perché attualmente gli scenari stanno cambiando, si lavora ancora con metodologia di qualche decennio fa, i tempi cambiamo, le tecniche si evolvono, quindi giusto che ai propri clienti si offra sempre l’eccellenza. Meglio investire del denaro in pubblicità o sulla propria formazione lavorativa? Posso investire in pubblicità ma quando avrò il cliente dinanzi ciò che conterà per lui sarà la mia preparazione, la mia sicurezza e la serenità che vado a trasmetterli! Quindi consiglio Assoluta- Mente di frequentare i nostri percorsi. Presto on line anche il web site : www.coachimmobiliareitalia.com
Alla vostra libertà economica!
Domenico Panetta

JPMorgan: verso 11 mld patteggiamento con Usa Per risolvere dispute legali sui titoli legati ai mutui (ANSA)



(ANSA) - NEW YORK, 25 SET - JPMorgan potrebbe patteggiare il pagamento di 11 miliardi di dollari per risolvere le dispute legali in corso con le autorità federali e statali sui mortgage backed security, i titoli legati ai mutui. Lo riporta l'Associated Press citando fonti del governo. A guidare le trattative in corso è il Dipartimento di Giustizia. Degli 11 miliardi di dollari, JPMorgan potrebbe pagare 7 miliardi di dollari in contanti e 4 miliardi di dollari come aiuti ai consumatori.(ANSA).

Gb: in vendita casa di Kipling su costa inglese Edificio storico offerto a 1,8 milioni di euro - (ANSA)

(ANSA) - LONDRA, 24 SET - Una residenza storica dove ha vissuto il celebre scrittore britannico Rudyard Kipling è in vendita a oltre 1,5 milioni di sterline (1,8 milioni di euro). Si tratta della villa 'The Elms', situata in riva al mare nei pressi del villaggio di Rottingdean, East Sussex, Inghilterra orientale. L'autore del 'Libro della giungla' ha abitato in affitto fra quelle mura dal 1897 al 1902 e ha scritto alcuni dei suoi capolavori come 'Kim' e 'Storie proprio così'. La proprietà si sviluppa su quattro piani, ha cinque camere da letto, due saloni e due bagni, oltre a una incantevole vista sul mare. ''Lo scrittore nato in India ha tratto grande ispirazione da questo luogo'', ha detto un portavoce dell'agenzia immobiliare che gestisce la vendita.(ANSA).

IMMOBILI: OMI, FRENA TREND NEGATIVO VENDITE, SECONDO TRIMESTRE A -7,7% - borsaitaliana.it



I dati dell'Osservatorio dell'Agenzia delle Entrate (Il Sole 24 Ore Radiocor) - Roma, 24 set - Il trend negativo del mercato immobiliare italiano nel secondo trimestre dell'anno appare in decelerazione. Con una flessione degli scambi del 7,7% rispetto allo stesso periodo del 2012, il volume delle compravendite immobiliari si attesta a quota 242.817 e recupera piu' di sei punti percentuali rispetto alla contrazione del 13,8% registrata nel primo trimestre. I dati sono contenuti nella Nota trimestrale Omi (Osservatorio mercato immobiliare) dell'Agenzia delle Entrate che rileva perdite piu' contenute al Nord, con Milano in testa tra le grandi citta'. Le vendite nel settore residenziale si sono ridotte del 9,3% (108.618 case), le pertinenze perdono il 7,5% (88.555 unita'); continua la contrazione delle vendite non residenziali: 2.343 transazioni per il terziario (-10,6%), il produttivo con -6,5% (2.214 unita') e il commerciale con il -2,7% (6.409 unita').
bab

Immobiliare: vivere nei fashion district, New York più cara di Parigi e Milano - simplybiz.net

Per il popolo degli autentici fashion addicted che proprio in questi giorni si sposta in base alle sfilate tra New York, Milano e Parigi, l’idea di andare a vivere nel cuore del fashion district della Grande Mela, nei più esclusivi arrondissement parigini o nel quadrilatero della moda milanese rappresenta il più ineffabile dei sogni nel cassetto: talmente bello da lasciare senza fiato. Ma quanto potrebbe costare concedersi la pazzia di “andare dove ti porta il cuore”? Secondo le rilevazioni del Centro Studi di Casa.it, realizzare l’aspirazione a diventare vicini di casa delle griffe più celebrate rimane un affare riservato ai pochissimi eletti che possono contare sia su un estratto conto della capienza di una cabina armadio sia su ottimi “appoggi” in loco.
A New York, spiega la ricerca, trovare casa nel Garment District, il quartiere dove si concentrano il maggior numero di griffe della moda e relativi negozi, significa prepararsi a staccare un assegno a sei zeri.
Oltretutto, sulla scia dell’andamento positivo del mercato residenziale di Manhattan, il valore al metro quadro sta continuando a lievitare, con rincari che a settembre hanno toccato il +13,5% rispetto a un anno fa grazie alla spinta che la domanda esercita su un’offerta che non è alta come in altri quartieri della Grande Mela.
Le vie più care restano Park Avenue e Madison Avenue, seguite a ruota dalla QuintaSestaSettima Strada. Il prezzo medio delle abitazioni usate, quindi anche suscettibili di ristrutturazione, sono mediamente superiori ai 13.000 euro al metro quadro. Gli attici in Park Avenue toccano in media i 20.000 euro al metro quadro e i valori “top” superano facilmente i 22.000 euro al mq.
Il fashion district risulta oggi uno dei più attivi sia sul fronte delle compravendite che in quello delle locazioni, con l’affitto di un monolocale di 50 mq che può arrivare a costare più di 5.000 euro al mese. In particolare, nell’area di Park Avenue i costi delle abitazioni hanno raggiunto cifre da capogiro. Basti pensare che, mediamente, le spese condominiali variano tra gli 8.000 e i 10.000 euro al mese.
Inoltre, i potenziali acquirenti non solo devono avere un reddito annuo netto superiore ai 100.000 euro, ma anche superare i giudizi delle commissioni appositamente istituite dagli inquilini proprietari prima di poter procedere all’acquisto.
Parigi potrebbe sembrare maggiormente alla portata dei comuni mortali, dato che le quotazioni degli immobili oggi sono in frenata dopo la bolla che le aveva fatte schizzare alle stelle tra il 2011 e il 2012.
Tuttavia nel VI arrondissement, che da anni è il quartiere più caro di Parigi, i prezzi di vendita in media non sono mai inferiori ai 13.000 euro al mq. Sempre all’interno del VI arrondissement rientrano altri quartieri che detengono il record nei prezzi di vendita delle abitazioni, come
Odéon o Monnaie, dove i valori hanno toccato punte massime tra i 16.000 e i 19.000 euro al metro quadro.
Il quartiere che rimane più legato al mondo della moda parigina, tuttavia, parte dagliChamps Elysées per arrivare sino a Place Vendome. In Avenue Montaigne, ad esempio, trovare un appartamento ristrutturato sotto i 16.000 euro al mq è pressoché una pia illusione.
Gli appartamenti più cari in Fauborg Saint Honoré partono dai 12.000 euro ai 14.000 euro al mq a seconda dello stato dell’appartamento e dalla sua localizzazione: maggiore è la vicinanza agli Champs Elysées, più alto sarà il prezzo.
Tornati in Italia, le vie milanesi del Quadrilatero della Moda non lasciano grandi margini all’entusiasmo dei fashion addicted in cerca di una sistemazione all’altezza dei loro desideri.
Rispetto al 2005, anno in cui i prezzi toccarono le loro punte maggiori, la discesa nominale delle quotazioni nelle 7/8 vie del centro di Milano ad alta concentrazione di shopping griffato è stata del -8,8%, ma ciò non significa che il valore aggiunto della collocazione non venga più che profumatamente remunerato. L’offerta, infatti, rimane tutto sommato molto contenuta e ciò giustifica il fatto che i valori tengano molto più rispetto ad altre zone centrali della città.
Gli ultimi piani sono sempre i prodotti più ricercati soprattutto in Via Montenapoleone e Via della Spiga, dove i prezzi di transazione arrivano a toccare punte di circa 17.000 euro al mq. Si tratta, pertanto, di pochi prodotti che non fanno certamente una media di valori di mercato.
Essendoci, poi, una domanda proveniente da chi cerca in affitto soprattutto per i periodi coincidenti con la Settimana milanese della Moda, gli investitori potenziali non sono scomparsi dal mercato, ma cercano, anzi, di approfittare del periodo di crisi per acquistare immobili spuntando prezzi che giudicano potenzialmente pronti per tornare a risalire nel breve – medio periodo.
Difficile trovare immobili già perfettamente ristrutturati secondo le esigenze dell’acquirente. Perciò l’appartamento da ridisegnare e riarredare è quello che incontra i maggiori favori della domanda.
Chi, nonostante tutto, volesse avventurarsi nella ricerca di un appartamento nel cuore griffato di Milano deve dimenticare la parola fretta. I tempi di vendita, infatti, si sono allungati parecchio, con una durata media delle trattative che ormai naviga stabilmente sopra i 10 mesi.
Eh sì, molta acqua è passata per i navigli dagli anni ruggenti della Milano da Bere, quando per concludere una vendita a suon di miliardi (di Lire) nelle vie più prestigiose potevano bastare meno di 30 giorni.

Immobiliare Usa, Re/Max: prezzi e vendite in salita durante l'estate - simplybiz.net

Per il 18esimo mese consecutivo la vendita di case e abitazioni negli Stati Uniti fa registrare risultati migliori rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, con prezzi in aumento. A Luglio le vendite di case sono state del 17,0% in più rispetto allo scorso mese di luglio e il prezzo mediano di  $ 189.950 è stato  dell’11,5% più alto. Il National housing report, stilato da Re/Max in 52 aree metropolitane statunitensi, segnala una situazione molto positiva con prezzi in salita nel mese di luglio.
La minore disponibilità di case in vendita, spiega il report, ha causato un aumento dei prezzi significativo nel 2013, ma poiché successivamente il numero di immobili disponibili sul mercato sta aumentando progressivamente, ciò dovrebbe condurre facilmente anche ad un graduale livellamento dei prezzi di vendita Se si segue il ritmo di vendite di case visto nel mese di luglio, il numero di mesi necessari per la liquidazione dell'intero contingente immobiliare disponibile è di 4 mesi, questo indica un mercato più favorevole per i venditori.
“Un minor numero di case disponibili sul mercato ha generato non poche preoccupazioni  quest'anno, ma con l'aumento dei prezzi da un lato e un valore più equo dei prezzi di vendita degli immobili disponibili, stiamo iniziando a vedere più case arrivare sul mercato, con una conseguente inversione di tendenza. I tassi ipotecari rimangono ai minimi storici, pertanto l’accessibilità agli immobili è più elevata e risulta essere molto interessante rispetto ai livelli del passato", ha dichiarato Margaret Kelly, ceo di Re/Max.
TRANSAZIONI MEDIE SU BASE ANNUA
Il report di luglio ha mostrato un incremento del 1,5% nel numero di transazioni chiuse nel mese di giugno, e un aumento del 17,0% rispetto alle vendite nel mese di luglio 2012. Luglio segna  il  25 ° mese consecutivo con un aumento delle vendite rispetto allo stesso mese dell'anno precedente. La stagione delle vendite del 2013 continua a registrare una ripresa immobiliare in tutte le regioni del paese. Delle 52 aree metropolitane intervistate nel mese di luglio, 48 hanno riferito un aumento delle vendite rispetto al Luglio 2012, con 39 di esse che hanno registrato aumenti a doppia cifra  tra cui:

Albuquerque, NM +43,8%
Raleigh e Durham, NC +38,7%
Chicago, IL 38,3%
Boise, ID +36,8%
Providence, RI +35,5%
Indianapolis, IN +30,5%
PREZZI DI VENDITA SU BASE ANNUA
Per il mese di luglio, il prezzo medio di tutte le case vendute era $ 189.950, il 2,1% in meno rispetto al prezzo medio nel mese di giugno, ma dell’11,5% superiore alla mediana del prezzo nel luglio 2012. Luglio è il 18 ° mese consecutivo con un prezzo medio più elevato rispetto allo stesso mese dell'anno precedente. Poiché la domanda degli acquirenti continua a salire, mentre l'offerta di case in vendita è bassa, i prezzi delle case rimangono significativamente più alti rispetto allo scorso anno. Delle 52 aree metropolitane intervistate nel mese di luglio, 49 hanno sperimentato i prezzi di vendita più alti rispetto ad un anno fa. Infatti, 26 aree metropolitane segnalano incrementi a doppia cifra:

Detroit, MI +55.8%
Atlanta, GA +45.2%
Las Vegas, NV +37.5%
San Francisco, CA +28.9%
Los Angeles, CA +27.0%
Phoenix, AZ +26.7%
GIORNI MEDI SUL MERCATO
I giorni medi sul mercato per tutte le case vendute nel mese di luglio sono  stati  solo 62, tre giorni meno della media di 65 nel mese di giugno, ma 18 giorni inferiori alla media di 80 giorni nel mese di luglio 2012. La media di 62 giorni nel mese di luglio ha segnato il 14 ° mese consecutivo, con una media al di sotto di 90.  (I giorni sul mercato sono il numero medio di giorni che intercorre dalla presa di incarico alla firma del contratto).
INVENTARIO MENSILE  – Media delle 52 Aree Metropolitane
Luglio è stato il 4° mese consecutivo in cui i livelli delle scorte sono diminuite di un importo inferiore. Il numero di case in vendita nel mese di luglio è stato solo dell’1,3% in meno rispetto all'inventario nel mese di giugno, mentre ancora del 20,7% inferiore rispetto all'inventario nel luglio 2012. Ci sono attualmente 18 aree metropolitane che segnano aumenti di scorte disponibili da giugno, un primo segnale che bassi livelli di stoccaggio stanno cominciando a stabilizzarsi e crescere.
San Francisco, CA 1.3
Denver, CO 1.8
Los Angeles, CA 1.9
Phoenix, AZ 2.2
Washington, DC 2.3
Orlando, FL 2.4
Seattle, WA 2.4

lunedì 23 settembre 2013

Imu: maggioranza sindaci perplessi su abolizione Per presidente dell'Anci Fassino non si può caricare costi sui Comuni (ANSA)

(ANSA) - MILANO, 23 SET - Sull'abolizione dell'Imu ''ci sono valutazioni diverse all'interno dell'Anci, che rappresenta 8 mila Comuni'', quindi l'associazione ''non assume una posizione sul fatto se sia giusto o meno superare l'Imu, integralmente o parzialmente'', ma ''di certo la maggioranza dei sindaci ha guardato con perplessità'' al provvedimento del governo. Così il presidente dell'Anci, Piero Fassino, ha risposto alle domande dei cronisti al termine della riunione dell'ufficio di presidenza dell'associazione. L'importante, per il sindaco di Torino, è che ''quali che siano le misure del governo - ha concluso - non si può caricare ogni costo sui Comuni, visto che ai Comuni si è chiesto molto di più di quanto è stato chiesto alle amministrazioni dello Stato e alle altre amministrazioni''. (ANSA).

Scozia: parte campagna per salvare casa 'padre' Peter Pan Attrice Joanna Lumley vuole raccogliere 100 mila sterline (ANSA)

(ANSA) - LONDRA, 23 SET - La casa del 'padre' di Peter Pan, lo scrittore britannico J.M. Barrie, sta cadendo a pezzi. Per restaurarla è stata lanciata una campagna dall'attrice ed ex 'Bond girl' Joanna Lumley, che vuole raccogliere 100 mila sterline per i lavori di cui hanno immediato bisogno la villa e il giardino a Dumfries, Scozia centrale, in cui l'autore immaginò i suoi personaggi. Questo progetto fa parte di un piano molto più ampio per raccogliere 4 milioni di sterline e trasformare la casa dove Barrie ha trascorso la sua infanzia, intorno al 1870, in un centro letterario dedicato ai bambini. I primi lavori si devono concentrare soprattutto sulle finestre dell'edificio. ''E' lì che Barrie ha immaginato entrare ed uscire i suoi personaggi'', ha detto Lumley. L'abitazione è stata salvata già dalle ruspe, ma ora ha bisogno di nuovi interventi. E' stata infatti più volte attaccata da gruppi di vandali. (ANSA).

Imu, i comuni battono cassa - news.immobiliare.it

La seconda rata dell’Imu è saltata, per così dire, per Ragioni di Stato e di stabilità del Governo, ma i Comuni italiani, che con quegli introiti avevano preventivato di fare molte cose, incluso pagare fornitori e dipendenti non ci stanno e alzano la voce per mezzo del Sindaco di Torino e Presidente dell’ Associazione Nazionale dei Comuni Italiani, Piero Fassino.
Il capo dell’ Anci è stato perentorio e ha inviato al Governo di Enrico Letta un messaggio chiaro e forte; entro la fine dell’ anno i comuni devono necessariamente ricevere i fondi che sarebbero dovuti arrivare con l’imposta sugli immobili e che, così come preventivato, devono considerare anche l’incremento delle aliquote che è stato deciso nel coro dell’attuale esercizio; conti alla mano questo equivale a una cifra aggiuntiva importante; ben 260 milioni di euro. Se non arriveranno quei fondi i Comuni, semplicemente, non potranno pagare i loro conti in sospeso, inclusi quelli con i propri dipendenti.
Nel corso dell’Audizione che ha avuto davanti alla Commissione Bilancio e alla Commissione Finanze della Camera dei Deputati, Piero Fassino ha anche richiesto che slitti alla fine di Novembre, come già è stato fatto per la presentazione del bilancio, anche il termine per far rientare le anticipazioni di tesoreria che, a suo tempo, furono concesse ai comuni italiani proprio in riferimento all’ Imu e, di conseguenza, sia portata al 30 novembre 2013 anche la data ultima per presentargli euqilibri di bilancio dei comuni.
Il Governo sembra aver recepito il messaggio e ha promesso che i fondi arriveranno a brevissimo, addirittura forse entro questa settimana. Fassino, i Comuni, i dipendenti e i fornitori comunali attendono fiduciosi,, e preoccupati.

Mercato immobiliare USA in ripresa - trend-online.com

La ripresa sembra essere in pieno svolgimento in tutto il Paese. Per il 18° mese di fila, sia le vendite di case che i prezzi sono risultati più alti rispetto allo stesso mese dell'anno precedente.

A Luglio le vendite di case sono state del 17,0% in più rispetto allo scorso mese di luglio e il prezzo mediano di $ 189.950 è stato dell’11,5% più alto. Il National Housing Report, stilato da RE/MAX in 52 aree metropolitane statunitensi, segnala una situazione molto positiva con prezzi in salita nel mese di luglio. La minore disponibilità di case in vendita ha causato un aumento dei prezzi significativo nel 2013, ma poiché successivamente il numero di immobili disponibili sul mercato sta aumentando progressivamente, ciò dovrebbe condurre facilmente anche ad un graduale livellamento dei prezzi di vendita Se si segue il ritmo di vendite di case visto nel mese di luglio, il numero di mesi necessari per la liquidazione dell'intero contingente immobiliare disponibile è di 4 mesi, questo indica un mercato più favorevole per i venditori.
“Un minor numero di case disponibili sul mercato ha generato non poche preoccupazioni quest'anno, ma con l'aumento dei prezzi da un lato e un valore più equo dei prezzi di vendita degli immobili disponibili, stiamo iniziando a vedere più case arrivare sul mercato, con una conseguente inversione di tendenza. I tassi ipotecari rimangono ai minimi storici, pertanto l’accessibilità agli immobili è più elevata e risulta essere molto interessante rispetto ai livelli del passato " - ha dichiarato Margaret Kelly, CEO di RE/MAX, LLC.

TRANSAZIONI MEDIE SU BASE ANNUA

Il report di luglio ha mostrato un incremento del 1,5% nel numero di transazioni chiuse nel mese di giugno, e un aumento del 17,0% rispetto alle vendite nel mese di luglio 2012. Luglio segna il 25 ° mese consecutivo con un aumento delle vendite rispetto allo stesso mese dell'anno precedente. La stagione delle vendite del 2013 continua a registrare una ripresa immobiliare in tutte le regioni del paese. Delle 52 aree metropolitane intervistate nel mese di luglio, 48 hanno riferito un aumento delle vendite rispetto al Luglio 2012, con 39 di esse che hanno registrato aumenti a doppia cifra tra cui:

GOLF PEOPLE REAL ESTATE - Immobili Fantasma......

REAL ESTATE. Immobili…. fantasmasettembre 23, 2013 by redazione   

Filed under Patrimoni, Real Estate








Ricevo e pubblico la seguente lettera 
Buongiorno Sig. Gianluca,
qualche anno fa anch’io avevo deciso di investire in immobili all’estero, ma purtroppo due agentiimmobiliari di XXXXX a cui mi ero rivolto per acquistare immobili a Sharm, mi hanno invece indirizzato verso la società sbagliata (XXXXX) e soprattutto mi hanno fatto conoscere la persona sbagliata rilevatosi poi il grande truffatore XXXXXX.
Questi signori in pratica mi hanno derubato, facendomi investire in immobili inesistenti, circa 500.000 euro, lasciandomi così in grosse difficoltà economiche.
Anche se rimango sempre molto attratto da investimenti all’estero, come potrò mai avere fiducia in qualsiasi persona o società che mi proponga qualcosa in merito?
La saluto cordialmente
XXXXX

























Ho riportato integralmente la mail inviatami nei giorni scorsi ed ho volutamente cancellato riferimenti in quanto della cosa si sta occupando la Procura della Repubblica di XXXXXX.

Telefonate, mail, lettere di questo tipo ne ricevo veramente molte e, spesso, mi vedo costretto a riferire ai malcapitati che nulla o ben poco si potrà fare per rientrare in possesso delle somme versate.
Mi capita di sovente di rispondere – con i settimanali interventi su questo portale – alle numeroseconferenze a cui partecipo o direttamente ai clienti alla fatidica domanda:come posso tutelarmi quando acquisto immobili all’estero?”
Innanzitutto noi agenti immobiliari o brokers non siamo mai – salvo rarissimi casi in virtù di uno specifico mandato che vi inviterei a farvi eventualmente esibire – autorizzati ad incassare i soldi per conto del venditore.
Acconti e saldo vanno versati al proprietario o nell’escrow account !
Se il cliente che scrive avesse seguito questo primo semplicissimo consiglio probabilmente ora non piangerebbe per il maltolto…
Seconda importante quanto apparentemente banale regola: prendete informazioni “storiche” sul costruttore che vi sta vendendo l’immobile. Spesso le garanzie maggiori sono quelle date dal nome del costruttore, dalla sua storicità, dalla reputazione e dalla situazione patrimoniale.
Ove possibile, anche se non previsto come obbligo di legge, pretendete l’escrow account.
Iniziativa importante da noi adottata relativamente alla vendita di immobili in Repubblica Dominicana è quella di far assistere il cliente dal Consolato Generale della Repubblica Dominica di Milano.
Spesso capita all’estero – ma potrei portarvi numerosi esempi di fatti accaduti anche nel nostro Paese – che chi vende l’immobile non abbia titolo per farlo o che lo venda a più di una persona, oppure che l’immobile sia gravato da ipoteche o pignoramento e molti altri esempi.
L’assistenza del Consolato – se possibile – del Paese ove è ubicato l’immobile vi eviterà i problemi di cui sopra.
Recentemente – e di questo si è occupato anche un quotidiano nazionale – colui che si spacciava per notaio non lo era e quindi il trasferimento di proprietà sottoscritto dallo stesso non aveva nessuna validità.
Per quanto i prezzi degli immobili all’estero siano tendenzialmente più bassi rispetto a quelli italianil’esborso e’ sempre importante. Adottate alcune semplici regole e affidatevi a professionisti checonoscano specificatamente l’area ove è ubicato l’immobile propostovi.
E’ passato il tempo in cui – sempre che sia mai esistito – gli immobili venivano regalati e le rendite annue garantite raggiungevano valori a doppia cifra…fate molta attenzione a come investite i vostri risparmi!
Al prossimo appuntamento.
Gianluca Santacatterina
mob ph +39 348.4513200
gsantacatterina@me.com

domenica 22 settembre 2013

Jeremy Renner attore ed imprenditore immobiliare di successo - urbanpost.it

I due volti di Jeremy Renner attore e produttore cinematografico e anche imprenditore immobiliare di successo

Jeremy Renner


Di pari passo alla carriera di attore e produttore cinematografico statunitense Jeremy Renner è anche un imprenditore immobiliare di successo. Il divo 42enne, nella sua carriera ha ricevuto due candidature agli Oscar come ‘miglior attore’ nel 2008 per “The Hurt Locker” di Kathryn Bigelow  e ‘miglior attore non protagonista’ nel 2010 per “The Town” di Ben Affleck.  Inoltre nel 2011 ha preso parte a “Mission: Impossible – Protocollo fantasma” e nel 2012 è stato il protagonista del quarto film della serie di Jason Bourne, intitolato “The Bourne Legacy”. Sempre nel 2012 interpreta il ruolo di Clint Barton/Occhio di Falco nel film “The Avengers”  personaggio che ha interpretato anche in un breve cameo nel film “Thor”. Ha preso parte alla commedia horror  “Hansel & Gretel – Cacciatori di streghe”(ovvero “Hansel e Gretel: Witch Hunters”). Renner,  nella vita privata ha una figlia Ava Berlin, nata dalla relazione con la modella canadese Sonni Pacheco.
Hurt Locker
Jeremy Renner Kristoffer Winters hanno comprato, costruito e rinnovato numerose ville esclusive a Los Angeles. Renner, secondo quanto veniva riferito da un numero di Esquire del 2012, nel giro di un decennio, vale a dire dal 2002, ha acquistato e venduto più di 15 residenze: ognuna delle quali sempre più grande e più innovativa dell’altra.  La magione in vendita chiamata “The Reserve” e che ha una struttura art-deco degli anni ’20 si trova sulle Holmby Hills, quartiere nel distretto di Westwood nella zona ovest di Los Angeles. La casa di circa 900 metri quadrati comprende una cantina, un teatro, sei camere da letto e undici bagni su quasi due lotti di proprietà.Proprio Holmby Hills forma con Bel Air e Beverly Hills il “Triangolo di Platino” di Los Angeles.
Winters ha collaborato con l’architetto Philip Vertoch per creare molte delle straordinarie e lussuose residenze dal design particolare.  Secondo i giornali dell’epoca si è saputo che la proprietà era stata acquistata nel 2010 per 7 milioni di dollari ed è stata venduta per 24 milioni di dollari, dopo che la quota iniziale si era attestata sui 24, 95 milioni di dollari.

“L’Italia non si salva se non si fa ripartire il settore immobiliare” di Sibilla Di Palma - repubblica.it

INTERVISTA AL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEL NOTARIATO, D’ERRICO: “PER NOI UN CALO DEL FATTURATO FINO AL 50 PER CENTO, NON SOLO PER COLPA DEL MATTONE MA ANCHE DELLE SOCIETÀ”


Roma L a crisi dell’immobiliare sta frenando la ripresa economica, ed è per questo che occorre agire per via normativa sul settore. È la convinzione di Maurizio D’Errico, presidente del Consiglio Nazionale del Notariato, una categoria a sua volta fortemente penalizzata dalla paralisi del mattone. L’Italia è in recessione e l’immobiliare vive una delle sue crisi più profonde. Questa situazione sta impattando anche sul vostro business? «Questa crisi è molto invasiva forse perché l’Italia vive da sempre sul mattone, e con l’immobiliare fermo e il denaro che non circola abbiamo subito una contrazione dell’attività del 50% negli ultimi cinque anni. Da sottolineare poi che in questo periodo abbiamo dovuto fare i conti anche con il blocco dei movimenti societari. Per capire la gravità della situazione, basta dire che attualmente un quinto del notariato ha i requisiti per ricevere l’assegno di integrazione economica che viene erogato al fine di mantenere aperto e funzionante lo studio nel territorio. La situazione è inoltre diventata preoccupante dato che eroghiamo a favore dei professionisti che esercitano in località svantaggiate. La situazione è inoltre diventata preoccupante anche per i nostri collaboratori, circa 48mila persone, per le quali stiamo ricorrendo alla cassa integrazione». A suo modo di vedere quali misure possono essere messe in campo per far ripartire il Paese? «Abbiamo sviluppato una serie di proposte
da presentare al Governo sul settore abitativo. Una di queste è incentivare il rent to buy, detto anche “affitto con riscatto”, che potrebbe rappresentare una valida alternativa al finanziamento bancario in una fase di restrizione nell’erogazione del credito. In sostanza, la formula prevede la possibilità di sottoscrivere un contratto di locazione, con l’opzione che in futuro si potrà acquistare l’immobile detraendo dal prezzo di acquisto le rate corrisposte per l’affitto. Inoltre, al compratore e al venditore verrebbe concesso un credito sulle imposte versate durante la locazione». Recentemente è stata avanzata da più parti la proposta di favorire la cartolarizzazione dei mutui per liberare capitale in capo alle banche, coinvolgendo nell'operazione la Cassa depositi e prestiti. Come vedete questa ipotesi? «Siamo molto favorevoli a questa soluzione perché consentirebbe di riattivare il ciclo del credito che si è interrotto con la crisi, con ricadute positive per tutta l’economia italiana ». Eppure le cartolarizzazioni sono finite all'indice quando è scoppiata la bolla dei subprime americani... «Conosciamo la crisi americana che per il 12% era dovuta a frodi. La cartolarizzazione in sé non è un male, a patto che lo strumento venga utilizzato in situazioni circoscritte e non a fini speculativi. Riteniamo che si possano minimizzare i rischi, a tal fine il notariato potrebbe essere disponibile a rafforzare la garanzia, a chi rileva i crediti, che i beni sottostanti sono liberi da gravami o ipoteche». Qui sopra, Maurizio D’Errico, presidente del Consiglio Nazionale del Notariato