Oggi ho il piacere di intervistare Federico, ventenne veronese che ha deciso di lasciare l'Italia per trasferirsi esattamente dall'altra parte del mondo: in Nuova Zelanda.
Cosa ti ha portato a
decidere di lasciare l'Italia appena concluso il Liceo? E perchè hai scelto
proprio la N.Z.?
Inizialmente volevo
provare una nuova esperienza di vita. Sono nato e cresciuto a Malcesine, un
paesino sul Lago di Garda dove tutti si conoscono, per cui mi era venuta voglia
di scoprire come si vivesse dall'altra parte del mondo. La scelta della Nuova
Zelanda è arrivata per vari motivi: innanzitutto mi hanno sempre attirato i
paesaggi selvaggi e naturali, poi per il culto della barca a vela (il mio
sport) che c'è in questo Paese e inoltre perchè la maggior parte dei ragazzi
italiani all'estero scelgono l'Australia, quindi volevo evitare di ritrovarmi a
fare amicizia solo con miei connazionali.
Com'è la situazione
economica? I giovani fuggono a causa della crisi come in Italia o c'è lavoro
per tutti?
La situazione economica
è in continua crescita. Non è difficile arrivare a trovare anche due lavori in
24 ore, e questo grazie all'ottima gestione del settore economico da parte
dello Stato. Come dico sempre "in Nuova Zelanda è il lavoro che cerca
te!".
Quali sono state le
tue prime impressioni appena arrivato?
Ho avuto la fortuna di
arrivare subito in un paesino molto simile al mio originario, Malcesine, e
questo mi ha aiutato molto. I primi giorni avevo l'impressione che le abitudini
delle persone e la quotidianità non fossero poi così diverse dalle nostre.
Invece dopo qualche tempo mi sono accorto che di simile c'è ben poco, a
cominciare dalle persone che sono molto più aperte e socievoli perchè vivono
tutti in modo rilassato e sereno, senza stress.
Com'è stato
l'approccio col mondo del lavoro?
Ti dico solo che è
stata la stagione lavorativa più divertente della mia vita! Tralasciando la
timidezza dei primi giorni, non appena ho preso confidenza con la lingua e le
persone è stato bellissimo e il capo e lo staff mi hanno fatto sentire parte
della famiglia trattandomi come un figlio.
Descrivici una tua
giornata tipo
La mia giornata tipo
lavorativa come cameriere si svolgeva più o meno così: sveglia intorno alle 12,
tempo libero fino alle 15-16 e poi si iniziava a lavorare. Ora da qualche
settimana ho smesso di lavorare per girare il Paese da turista e ovviamente una
giornata tipo in vacanza non esiste.
Dopo averla girato in
lungo e il largo, qual è il posto che più ti ha affascinato?
Difficile scegliere un
luogo su tutti, questi sono i tre preferiti: le cascate e l’incredibile
colorazione verde della vegetazione di Doubtful Sound; le scogliere a Nugget
Point Lighthouse e le incredibili spiagge di Kaiteriteri Beach.
Consiglierei di farsi
aiutare per i primi mesi da amici e una volta raggiunta una certa indipendenza
viaggiare da soli e cercare il posto più adatto per iniziare una nuova vita.
Dove ti vedi tra
qualche anno? Pensi di fermarti in Italia a studiare/lavorare o continuerai a
viaggiare?
Tra un mese torno in Italia
per passare l’estate con amici e parenti. Sul mio futuro sono ancora indeciso:
penso che nonostante la condizione economica di questi ultimi tempi, l'Italia
rimanga il posto più bello del mondo, ma sinceramente qui mi è piaciuto
talmente tanto che ci vorrei tornare. Una soluzione potrebbe essere viaggiare e
lavorare/studiare all'estero, per poi fare ritorno in Italia più avanti.
di Giorgia Perbellini per Luxury&Tourism
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