lunedì 24 marzo 2014

Confabitare: sempre più proprietari chiedono minor fitto -a-realestate.it


La crisi che divora il reddito delle famiglie, la perdita del lavoro o la cassa integrazione si ripercuotono pesantemente sul settore immobiliare e soprattutto sulle locazioni. Ne è prova un fenomeno che si sta sempre più affermando: la scelta del proprietario di ridurre il canone di affitto al conduttore tramite lo strumento del minor fitto, in quanto le famiglie fanno sempre più fatica a pagare gli affitti". Lo rileva un'indagine di Confabitare. "In questo modo - spiega il presidente dell'associazione proprietari immobiliari, Alberto Zanni - oltre ad evitare una possibile morosità dell'inquilino, il proprietario può sia mantenere in essere il rapporto con l'inquilino stesso, a volte un buon rapporto e anche di lunga data, e nel medesimo tempo aiutarlo a superare un momentaneo periodo di difficoltà". Nel corso del 2013 i dati confermano l'affermarsi del minor fitto in tutt'Italia, rispetto al 2012, con ampie percentuali, come emerge dall'indagine che ha messo a confronto i dati della propria analisi con quelli dell'Agenzia delle Entrate. In testa alla classifica c'è Bologna +42,5%, poi Padova +40,3%, Catania +35,8%, Palermo +33%, Bari +32,5%, Venezia +31,8%, Genova +30%, Cagliari +29,7%, Firenze +29%, Roma +28,6%, Milano +28%, Torino +27,5% e Napoli +22%. Secondo Confabitare, inoltre, mediamente il ribasso del canone percepito si attesta intorno a un 10-15%, "il che - spiega Zanni - significa che un proprietario che incassava un affitto mensile di 600 euro lo riduce dai 60 ai 90 euro circa e un affitto di 1.000 euro viene ridotto dai 100 ai 150 euro circa. "In questo momento di crisi - conclude il presidente di Confabitare - i proprietari si dimostrano particolarmente sensibili alle difficoltà dei loro inquilini, trovando tutte le soluzioni possibili anche per evitare la dolorosa conclusione dello sfratto per morosità".


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