Boom immobiliare: aumentano i prezzi - bluewin.ch
Con i maggiori requisiti patrimoniali chiesti dalle
banche la domanda di abitazioni in proprietà nel segmento di prezzo più
elevato e in alcune regioni caratterizzate da prezzi alti è diminuita.
Da un lato, l'attenzione si sposta verso il centro della forbice dei
prezzi, ragion per cui il costo degli immobili standard nel primo
trimestre 2013 è cresciuto ancora notevolmente. Dall'altro, i potenziali
acquirenti si trasferiscono in agglomerati meno centrali e quindi meno
costosi. È quanto rileva il Credit Suisse nel suo monitoraggio
immobiliare pubblicato oggi.
La dinamica dei prezzi si muove così dalle regioni "surriscaldate" di
Ginevra e Zurigo verso il Mittelland e la Svizzera orientale. Nel
complesso, quindi, la crescita dei prezzi delle abitazioni in proprietà
dovrebbe proseguire, anche se in misura meno marcata. Effettivamente -
si legge nello studio - il tasso di espansione del volume ipotecario è
passato nel giro di un anno dal 5 al 3,9%.
Il potere dei bassi
tassi di interesse, che trainano la domanda, è però ancora troppo forte
perché si possa verificare un'inversione di tendenza, ed è inoltre
corresponsabile della vivace attività di costruzione di superfici a uso
ufficio.
Secondo gli esperti del Credit Suisse comincia ad
acquisire parziale visibilità lo spostamento della domanda determinato
dalla regolamentazione, in particolare quella introdotta
dall'Associazione svizzera dei banchieri in base alla quale da luglio
2012 gli acquirenti devono apportare almeno il 10% di capitale proprio.
Per
contro il cuscinetto di capitale anticiclico, deciso in febbraio dal
Consiglio federale, ha solo effetti marginali. Da fine settembre le
banche devono detenere un ulteriore cuscinetto di fondi propri pari
all'1% delle posizioni garantite da immobili residenziali per le quali è
previsto un fattore di ponderazione di rischio.
Certamente il
provvedimento aumenta il costo delle nuove ipoteche, ammettono gli
esperti della grande banca, ma l'entità del rincaro sembra essere
troppo bassa per contrapporsi ai tassi di interesse ai minimi storici e
mutare il comportamento sul fronte della domanda. I prezzi dovrebbero
quindi salire ulteriormente, ma in maniera meno dinamica.
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