venerdì 12 luglio 2013
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Rivoluzione urbanistica, basta bidonville Gli immobili privati in stato d’abbandono - a Milano sono 271 -potranno essere utilizzati per funzioni pubbliche - corriere.it
A MILANO SONO 271 - Fino a quando il proprietario non salderà i conti. Non si tratta di poca cosa visto che gli edifici abbandonati a Milano sono 271. Una bidonville dalle dimensioni di un paese nemmeno tanto piccolo. Se la norma dovesse passare (e non è detto, vista la portata dell'intervento) rappresenterà un incentivo radicale per modificare in positivo la faccia della città. Al via la rivoluzione dell'Urbanistica. Giovedì, il vicesindaco e assessore Ada Lucia De Cesaris ha presentato le linee guida del nuovo Regolamento edilizio. L'ultima versione risale al 1999. E da giovedì è partito il lungo iter (giunta, commissioni, consiglio, osservazioni, approvazione) che, integrando e rivedendo norme e regole del costruire, porterà all'adozione del regolamento. Tante le novità inserite nel testo: dagli incentivi volumetrici per chi costruisce green, alla possibilità di rendere abitabili alcuni seminterrati, passando per l'eliminazione delle barriere architettoniche.
SALE GIOCHI - Ma il Regolamento contiene anche un altro importante divieto. Su un argomento all'ordine del giorno in tutte le grandi città. Il divieto di aprire sale gioco a meno di 200 metri da «scuole pubbliche e private di ogni ordine e grado, edifici e locali di aggregazione giovanile, parchi gioco, caserme, chiese e luoghi di culto, ospedali, cliniche, residenze per anziani e luoghi di cura, luoghi di particolare valore civico e culturale quali musei e sedi di associazioni e di volontariato che si dedicano alla pubblica assistenza». Il divieto si estende anche a quegli edifici «che ospitino funzioni residenziali» e palazzi vincolati.
CORTILI E BICICLETTE - Passiamo a un altro tema molto sentito dai milanesi. I cortili e le biciclette: «Nei cortili delle nuove costruzioni devono essere individuati spazi idonei per il parcheggio delle biciclette di chi abita o lavora nella misura maggiore tra almeno un posto bici ogni unità immobiliare e un posto bici ogni 100 mq di slp, superficie lorda di pavimentazione». Inserito anche l'invito di favorire «nei cortili, così come nei giardini e nelle aree scoperte delle abitazioni private», il gioco dei bambini, fatte salve le fasce orarie di tutela della quiete e del riposo stabilite dai regolamenti condominiali».
Nuove norme anche per quanto riguarda la dimensione minima degli alloggi: si scende da 30 a 28 metri quadrati. Ridotte anche le dimensioni minime delle camere a un posto letto (8 metri) e a due posti letto (12 metri). Introduce una superficie utile minima di 17 mq per il soggiorno con spazio di cottura. Invece i bagni non avranno superfici utili minime ma dimensioni adatte ad ospitare complessivamente la dotazione minima di apparecchi sanitari. Questo permetterà di recuperare tanti alloggi Aler e del Comune che adesso sono fuori legge perché al di sotto degli standard di abitabilità.
SICUREZZA - Altra novità che riguarda la sicurezza. Tutti i fabbricati, entro 30 anni dalla data di collaudo delle strutture dovranno essere sottoposti a una verifica di idoneità statica ogni 15 anni. Chi si ritrova con un edificio il cui collaudo risale a più di 30 anni fa dovrà provvedere alla verifica. Se non lo fa viene meno l'agibilità dell'edificio o delle parti non certificate. «Ora ascolteremo la città - spiega la De Cesaris - parte un periodo di confronto per trovare un percorso condiviso. Abbiamo posto attenzione ai problemi principali della città».
Inutilizzati 273 edifici a Milano, si amplia la forbice dei prezzi tra centro e periferia (Il Sole 24 Ore)
Sono 273 gli immobili e le aree inutilizzate individuate dal Comune di Milano, dentro e fuori la cerchia dei Bastioni. Una mappatura che restituisce il peso di un fenomeno, quello dell'abbandono e dello sfitto, che nel capoluogo lombardo condiziona l'andamento del mercato immobiliare. Si è appena concluso il censimento avviato qualche mese fa dall'amministrazione: «A Milano c'è soprattutto un grande problema nel terziario, sono diversi gli uffici inutilizzati che richiederebbero un ammodernamento», afferma l'assessore all'Urbanistica del Comune di Milano, Ada Lucia De Cesaris.
Concentrati soprattutto nella zona est della città, trovano il loro simbolo nel patrimonio ex Ligresti oggi dismesso, tra tutti nella torre Galfa. Ma gli uffici sono solo una parte degli oltre 270 luoghi abbandonati: una cinquantina sono immobili di proprietà pubblica e, tra gli altri, si contano diverse palazzine sfitte, cantieri non finiti e intere aree edificabili in stand-by per un titolo edilizio annullato o il fallimento dell'impresa. «La vera partita di Milano è il recupero del patrimonio esistente – aggiunge l'assessore –. Stiamo lavorando per mettere in atto un patto, con la collaborazione di tutti gli operatori, per agevolare ipotesi di affitto moderato o di futura vendita con riscatto. Nel frattempo, però, bisogna attivare forme di garanzia degli investimenti». L'amministrazione ha chiarito fin dall'inizio le sue priorità e la mappatura non è altro che l'ultimo tassello di un puzzle finalizzato a ricomporre il tessuto urbano, aggiungendo servizi e funzioni pubbliche per i cittadini.
La risposta dei privati finora è stata positiva. «Abbiamo deciso di dare attuazione all'unica norma che oggi ci consente di intervenire sul patrimonio inutilizzato, l'articolo 24 del regolamento edilizio vigente sulla messa in sicurezza degli edifici e la tutela del decoro urbano», racconta la De Cesaris. Così, all'inizio, sono partite più di 400 lettere intestate ai proprietari immobiliari, invitandoli a dialogare con l'amministrazione per trovare insieme una strada percorribile nella rigenerazione degli asset. I destinatari sono piccoli operatori, grandi proprietari immobiliari, banche che detengono patrimoni e diverse attività fallite.
Per agevolare i recuperi, poi, il Comune ha voluto migliorare gli strumenti urbanistici a disposizione degli operatori: la delibera di giunta n. 886 del 10 maggio 2013 consente di demolire i manufatti inutilizzati senza perdere la volumetria, anche se l'operatore non è in grado subito di progettare e avviare il recupero. «Consente alle imprese di prendere tempo – spiega l'assessore – ai proprietari chiediamo solo di dirci, entro un anno dalla demolizione, cosa intendono fare e poi gli concediamo tre anni per ricostruire».
In realtà, a frenare le rigenerazioni sono spesso le vicende giudiziarie: «Tralasciando i sequestri però – aggiunge l'assessore – non c'è alcuna magistratura che ci obbliga a mantentenere inutilizzato e dimesso il patrimonio. Il caso di Santa Giulia dimostra che, indipendentemente dal procedimento penale in corso, si può iniziare a recuperare e bonificare. Basta farlo in modo trasparente, avviando un dialogo con la magistratura».
Nel frattempo, secondo Nomisma, le quotazioni immobiliari a Milano sono scese (in tutti i settori) del 15-16% rispetto al picco di mercato pre-crisi, con una polarizzazione sempre più marcata tra zone centrali e periferie. A preoccupare è l'allungamento dei tempi medi di vendita, arrivati intorno ai 7 mesi e mezzo sul residenziale usato, mentre lo sconto riconosciuto in trattativa sul nuovo è passato dall'8,4% al 10 per cento. Questi dati, si legge nell'osservatorio Nomisma, «testimoniano la perdurante esiguità e selettività della domanda, a fronte di un'offerta sovrabbondante e in ulteriore preoccupante crescita».
A confermare la fase stagnante del mercato a Milano sono gli operatori immobiliari: «A parte alcune operazioni finanziarie di una certa dimensione, che testimoniano l'appetibilità della piazza milanese – afferma Antonio Anzani, neo presidente dell'associazione dei developer Aspesi Milano –, il resto è tutto completamente fermo. Quello che manca è il motore finanziario che sostiene la domanda».
Imu: ingegneri, ok su immobili che producono reddito Sostenere edilizia, settore strategico per ripresa (ANSA)
Tracciabilità degli immobili, intesa tra notai e agenti immobiliari - veneziatoday.it
Ville e immobili di pregio: 73mila «case di lusso» non rientrano nella sospensione Imu di Gianni Trovato - Il Sole 24 Ore
giovedì 11 luglio 2013
Spagna: a maggio vendita alloggi scende del 3,7% Ma da inizio anno mercato registra incremento del 7% (ANSA)
Fisco: censiti 61,6 milioni unità immobiliari L'imponibile Imu medio per unità è di 69.544 euro (ANSA)
Mercato immobiliare fermo, -74 mld euro di acquisti in 6 anni Ance, Imu ha contribuito in maniera determinante a caduta (ANSA)
Eurostat: prezzi case in calo nell'Eurozona, -2,2% Nel I trimestre diminuiti in Italia del 5,7% e in Spagna del 12,8 (ANSA)
Immobiliare: aumentano mutui per acquisto seconda casa (wallstreetitalia.com)
ROMA (WSI) - Nonostante l'Imu e la crisi, il mercato di chi compra un`abitazione per le vacanze o da mettere a reddito tiene. È questo il risultato dell`indagine svolta dal portale Mutui.it, in collaborazione con Facile.it: i mutui seconda casa passano, in un anno, dal 4% al 6% del totale dei finanziamenti erogati.
L`analisi, condotta confrontando le erogazioni di mutui nel primo semestre 2013 con quelle dello stesso periodo del 2012, evidenzia come, tuttavia, si siano ridotte sia la cifra richiesta sia quella erogata: l`importo medio che si cerca di ottenere si ferma a circa 125.000 euro, il 10% in meno rispetto al 2012, mentre il valore concesso mediamente dalle banche scende a 98.000 euro, ben il 18,6% in meno, afferma Mutui.it.
"Che la percentuale di erogazioni per l'acquisto di una seconda abitazione sia in leggero aumento rispetto allo scorso anno - dichiara Lorenzo Bacca, responsabile business unit mutui dell'azienda - è interpretabile da un lato alla luce del calo dei prezzi del mattone, forte soprattutto in alcune zone d'Italia, e dall'altro perché resiste una piccola percentuale di italiani che non ha problemi ad ottenere un mutuo e, sfruttando la propria storia creditizia e i propri risparmi, investe ancora negli immobili".
Il mutuo accordato dalle banche andrà a coprire una percentuale che non arriva nemmeno alla metà del valore dell'immobile: il cosiddetto loan to value, il rapporto tra la cifra erogata e il valore dell'abitazione, si ferma - afferma Mutui.it - al 47% (era il 51% un anno fa).
"Viste le cifre, si capisce come gli immobili oggetti di acquisto non siano certamente di lusso: anche il valore medio degli immobili si è contratto, in un solo anno, del 9%, dato che conferma l'idea si tratti di investimenti di medio livello", osserva Mutui.it.
La durata dei mutui seconda casa, stando ai dati, è più bassa di un anno fa: 19 anni contro i 21 del primo semestre 2012; l'età del richiedente, invece, resta stabile: chi compra una seconda abitazione ha, mediamente, 43 anni. (TMNEWS)
Le conseguenze della bolla immobiliare in Italia - Lavoce.info
di Marco Spampinato (lavoce.info)
La bolla
L’espressione bolla indica una dinamica in cui i prezzi non sono determinati dall’incontro tra domanda e offerta, ma da aspettative continue di rialzo. Quando una bolla speculativa altera le convenienze a investire tra settori, il processo di sviluppo economico risulta modificato.
Nel decennio passato l’edilizia italiana non è stata solo favorita dalla bolla immobiliare, ma anche da altri vantaggi nella gestione degli appalti di lavori pubblici. (1) L’esaurimento di queste condizioni di favore è premessa per una ripresa della competitività dell’economia italiana nel suo insieme, oltreché per nuove politiche pubbliche per la crescita del capitale umano e dell’occupazione.
Prezzi e nuove costruzioni negli ultimi venti anni
La stima più importante dei prezzi in serie storica è ancora quella di Nomisma, benché di recente l’Istat abbia migliorato le statistiche di settore. (2)
A partire dal 1998, e fino al 2007, l’andamento dei prezzi immobiliari cumula una inflazione totale del 71 per cento, con una media annua del 10 per cento. Da qui in avanti si ha stabilità e una lieve deflazione. Lo stesso andamento, accentuato, hanno le variazioni reali annuali dei prezzi, differenza tra inflazione immobiliare e variazione dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati (grafico 1).
Grafico 1 – Variazioni semestrali dei prezzi delle case, variazioni annuali reali, numero di abitazioni progettate e costruite nell’anno, variazioni del valore aggiunto
Nota: elaborazione su: dati Nomisma, stime su base semestrale dei prezzi nelle tredici maggiori aree urbane: Bari, Bologna, Cagliari, Catania, Firenze, Genova, Milano, Napoli, Padova, Palermo, Roma; serie ricostruita dall’Istat per il numero di nuove abitazioni progettate e costruite (la serie unifica la rilevazione dei permessi di abitabilità, di agibilità e delle licenze di costruzione (fino al 1984), la rilevazione sull’attività edilizia (fino al 2004), la rilevazione statistica dei permessi di costruire (dal 2005); dati Istat per l’indice dei prezzi al consumo delle famiglie di operai ed impiegati, e per il valore aggiunto ai prezzi di mercato (valori concatenati espressi all’anno di riferimento 2000).
Grafico 2 – Permessi di costruzione e superficie media delle abitazioni, anni Duemila
Fonte: elaborazione su dati Istat, nuova serie sui permessi di costruire
Il numero di nuovi appartamenti costruiti ogni anno segue dall’inizio del primo decennio Duemila la crescita dei prezzi, arrivando a oltre 300mila nel 2005. Dopo il 2007, la produzione scende ai livelli degli anni Novanta. Le variazioni dei prezzi e dell’offerta hanno un buon accostamento all’andamento del valore aggiunto dell’intera economia negli anni Novanta; al contrario, durante la bolla speculativa non vi è correlazione tra mercato immobiliare e crescita economica (grafico 1).
Considerando come fisiologica una produzione media di poco inferiore a 200mila case all’anno, si può attribuire al periodo 2000-2007 la costruzione di circa 820mila case in più di quelle che si sarebbero costruite senza la dinamica speculativa, che peraltro ha favorito la realizzazione di appartamenti sempre più piccoli (grafico 2).
Il comparto immobiliare sostiene che l’incremento dell’offerta e dei prezzi non è dovuto a una bolla speculativa, ma alla crescita della domanda, conseguenza di un’ondata demografica. Per dare credito all’obiezione ho calcolato la popolazione in età 25-40 anni negli ultimi due decenni. I giovani potenzialmente interessati all’acquisto di una prima casa sono circa 500-600mila. Pertanto il livello di produzione degli anni Novanta sarebbe stato sufficiente a soddisfare la domanda aggiuntiva in meno di tre anni anche se tutti avessero voluto acquistare da single.(3) La rapida inflazione ha consentito invece molti investimenti speculativi. D’altra parte, una forte inflazione sulla casa aumenta le rate del mutuo, o richiede più disponibilità di risparmio: non è quindi nell’interesse di giovani che acquistano il bene perché necessario.
Gli investimenti in edilizia
Il deflatore del valore aggiunto è una misura approssimata delle dinamiche settoriali nei prezzi dei prodotti finiti; offre quindi una indicazione su come cambia la convenienza a investire: le aspettative degli investitori infatti si aggiustano per seguire i profitti attesi, a loro volta correlati alle dinamiche di prezzo. (4)
Il settore delle costruzioni è uno dei tre a maggiore dinamica inflattiva dal 1970 in avanti (grafico 3); leggendo i dati per decenni si scopre che si avvantaggia soprattutto negli anni Duemila (grafico 4). Agricoltura e industria sono al contrario sempre caratterizzate da inflazione più modesta, poiché la concorrenza e le minori relazioni con la politica riducono le possibilità di aumenti nei prezzi. (5)
Grafico 3 – Deflatore del valore aggiunto per settori (base 1970=100)
Fonte: elaborazione su dati Istat di contabilità nazionale.
Grafico 4 - Deflatore del valore aggiunto per settori (ogni anno iniziale del decennio = 100)
Fonte: elaborazione su dati Istat di contabilità nazionale.
Durante la bolla speculativa, il rapporto tra impieghi bancari nel settore delle costruzioni e impieghi nel settore manifatturiero cresce continuamente: gli impieghi in edilizia giungono a pesare il 60 per cento degli impieghi nel manifatturiero, che si riducono anche rispetto all’investimento nei servizi (grafico 5). (6) Poiché l’edilizia ha una produttività media comunque inferiore a quella manifatturiera, il processo ha ridotto la produttività aggregata della nostra economia.
Grafico 5 – Finanziamenti del sistema bancario alle imprese (1998-2011)
Fonte: elaborazione su dati Banca d’Italia
Il lamento dei costruttori edili è quindi fuori luogo. (7) Una tassazione progressiva sugli immobili può contribuire a ridurre l’incentivo alla rendita rispetto all’investimento in progetti a maggiore produttività e a rendimento differito. In questo modo l’Italia può tornare a scommettere su settori a maggiore domanda di conoscenza, sul capitale umano e su nuove politiche pubbliche.
(1) Una ricerca valutativa sul mercato dei lavori pubblici sotto soglia comunitaria è stata pubblicata nella Rivista Giuridica del Mezzogiorno: Marco Spampinato, “Il mercato come eccezione. Regole di esclusione automatica, convergenza strategica e cartelli di fatto nei mercati regionali dei lavori pubblici, 2000-2006”, in Rivista giuridica del Mezzogiorno 3/2012, pp. 537-612.
(2) L’Italia non ha una tradizione di buone statistiche in questo settore. Una spinta a migliorare proviene da regolamenti e direttive comunitarie.
(3) Se si ipotizza più realisticamente che circa 300mila “giovani coppie” abbiano voluto comprare una casa nuova nel periodo 2000-2007, si ha comunque un eccesso di offerta di circa 500mila case. Anche se si tenesse conto delle difficoltà a trovare “la casa giusta” nel luogo di residenza, si dovrebbe considerare parimenti l’entità del patrimonio immobiliare usato disponibile.
(4) Il deflatore del valore aggiunto settoriale, come il deflatore del Pil, è dato dal rapporto tra il valore aggiunto a prezzi correnti e il valore aggiunto a prezzi costanti di un anno base. Nei grafici i deflatori sono costruiti con numeri indici del valore aggiunto a prezzo costanti (prezzi 2000), e numeri indici del valore aggiunto di ciascun settore a prezzi correnti, con base 1970=100 nel primo grafico, e con base all’anno iniziale di ciascun decennio nel secondo grafico.
(5) Per approfondire le cause e le relazioni tra costruttori e politici si dovrebbero valutare gli effetti di deregolamentazioni normative come il silenzio-assenso, per la concessione della agibilità su nuove costruzioni spesso viziate da irregolarità. Il grado di irregolarità varia sul territorio, così come il legame con la politica. Tra i tanti saggi e ricerche disponibili, segnalo Salvatore Settis, Paesaggio Costituzione cemento. La battaglia per l’ambiente contro il degrado civile, Einaudi, 2010 e Rocco Sciarrone (a cura di), Alleanze nell’ombra, mafie ed economie locali in Sicilia e nel Mezzogiorno, Donzelli, 2011.
(6) L’erogazione di prestiti per investimenti in edilizia non ha finanziato solo la realizzazione di nuovi immobili, ma anche l’acquisto di immobili preesistenti per diversi scopi, tra i quali anche quelli speculativi (acquisti e cessioni di immobili di privati o provenienti dalle dismissioni del capitale immobiliare di enti pubblici).
(7) Nel mentre lamenta il deterioramento delle condizioni favorevoli avute fino ad oggi, la lobby degli edili di Confindustria presenta anche alcuni grafici esplicativi dell’abnorme crescita degli investimenti nel decennio passato. Si veda la serie storica di investimenti espressi a prezzi costanti, ricostruita dal 1970, in Ance, Osservatorio congiunturale sull’industria delle costruzioni, giugno 2012, p. 58
*Sono laureato in Scienze Politiche (Perugia, 1993) con un indirizzo di studi in analisi quantitativa per le scienze sociali, ed ho conseguito un Master in Economics (Torino, 1995). Ho lavorato come analista sulle politiche di sviluppo regionale, e come ricercatore sui comportamenti di mobilità e sulle politiche dei trasporti; dal 2003 sono stato componente dell’Unità di valutazione degli investimenti pubblici (presso il Dipartimento per le Politiche di Sviluppo e Coesione) per due quadrienni, fino al febbraio 2011. I miei nuovi interessi di ricerca riguardano la psicologia dell’apprendimento, cultura e valori nello sviluppo umano, le connessioni tra psicologia, economia e politica.
Scambiare casa per andare in vacanza di Paola Dezza - Il Sole 24 Ore
Una volta fatta l'iscrizione e pagata la quota si accede al sito internet con le proposte di scambio in tutto il mondo. In rete si possono vedere le case messe nel circuito e accedere al profilo di chi si propone per scambiare la casa. Attivando la propria scheda cliente, con tutte le informazioni e le foto relative alla casa, si possono inviare e ricevere le proposte. I questionari sono molto dettagliati, con tanto di informazioni sulla composizione del nucleo famigliare, sulla presenza di animali domestici, sulla possibilità di avere un'auto a disposizione e così via. La liberta è massima dato che lo scambio può anche non essere simultaneo. L'evoluzione del servizio negli ultimi anni ha permesso ai network di includere anche le proposte last minute, per gli indecisi, e il segmento delle abitazioni di lusso, dalle ville ai Caraibi a qualche castello francese, solo per fare qualche esempio.
Nomisma: calano del 6% le compravendite e del 5,6% i prezzi nel 2013. Giù Firenze, tiene Napoli di Emiliano Sgambato - Il Sole 24 Ore
«Si confermano fosche le percezioni degli operatori riguardo l'andamento del mercato residenziale nei prossimi sei mesi», si legge nell'Osservatorio. Dal monitoraggio emerge infatti come più del 50% degli intervistati ritiene verosimile un ulteriore calo delle compravendite e quasi il 70% prevede un calo dei prezzi delle abitazioni.Il sentiment degli operatori sui prezzi conferma il suo andamento fortemente negativo. La sensazione è chiara: i valori immobiliari devono ulteriormente calare, considerando il dimezzamento delle compravendite realizzatosi negli ultimi sei anni, e a cui occorre aggiungere un'ulteriore revisione al ribasso delle aspettative sul fronte delle quantità scambiate. Un segnale di miglioramento delle aspettative si coglie al riguardo dei canoni di locazione, ma questo non mitiga l'attesa degli operatori rispetto a un nuovo calo dei valori. «Non è possibile – per Nomisma – parlare di una vera e propria ripresa vista l'incertezza e la precarietà del quadro marcoeconomico»
Sul fronte prezzi Nomisma prevede per il 2013 un calo superiore al 5% dei prezzi in tutti i comparti. L'istituto di ricerca inoltre stima che l'andamento deflattivo proseguirà anche nel 2014 e 2015 con intensità in ogni caso decrescente. I tempi medi di vendita di sono ulteriormente allungati raggiungendo una media di 8,5 mesi per l'acquisto di abitazioni, 10,4 mesi per gli uffici, 9,8 mesi per i negozi e 7 mesi per i box. Per tutte le tipologie di immobili in un anno l'allungamento dei tempi è stato di un mese e mezzo circa.
Commissione europea a caccia di idee per eco-edilizia Da edifici 42% consumi energia finale, consultazione è online (ANSA)
mercoledì 10 luglio 2013
Imu: Letta, impegno a toglierla su prima casa Vogliamo superare attuale regime che ha provocati 'danni' al sistema economico (ANSA)
Nomisma: nel 2013 mercato immobiliare ancora in calo Le previsioni degli operatori del settore sono 'fosche', -6% complessivo (ANSA)
Fiaip reclama uno stop alla tassazione immobiliare | News Attico.it
Fiaip reclama uno stop alla tassazione immobiliare | News Attico.it
Cancellare l’Imu sulla prima casa per ridare ossigeno alla nostra economia. Così Fiaip.È necessario evitare lo scontro tra chi chiede l’abolizione dell’imposta e l’abbassamento del costo del lavoro. Fiaip ritiene inopportune le ingerenze del Fondo Monetario Internazionale ed Ocse sui regimi fiscali nazionali. E stigmatizza le raccomandazioni dei funzionari del Fondo Monetario Internazionale, così come quelli dell’Ocse che suggeriscono all’Italia di mantenere l’Imu sulla prima casa.
“È una vera e propria invasione di campo nella politica nazionale. Confidiamo in una drastica riduzione del carico fiscale a partire dall’immobiliare”. Così ha sottolineato il Presidente nazionale Fiaip Paolo Righi a seguito del monito del Fmi che qualche giorno fa ha raccomandato di “mantenere la tassa sulla prima casa per ragioni di equità e di efficienza”.
Per ridare fiato alla nostra economia è necessario evitare lo scontro tra chi chiede l’abolizione dell’Imu e l’abbassamento del costo del lavoro: è una “guerra tra poveri” che giova esclusivamente a chi intende destabilizzare l’economia italiana con ricette che mal si adattano alla struttura economica del nostro Paese.
Sostiene il presidente Fiaip Paolo Righi “Siamo il quarto Paese nell’Eurozona per peso fiscale e la tassazione immobiliare, oltre che abbattersi sull’80 per cento delle famiglie proprietarie di casa, è la più alta in Europa. Confidiamo che il Governo e i suoi ministri sappiano onorare l’impegno preso per l’abolizione dell’Imu sulla prima casa. Come Fiaip auspichiamo quindi che la maggioranza sappia trovare una soluzione alle coperture economiche necessarie, attraverso una vera e propria riduzione della spesa pubblica al fine di abbassare il peso delle imposte sulle famiglie e sulle piccole e medie imprese”.
a cura di Anna Carbone
Il mito dell’investimento sicuro è crollato i fondi immobiliari hanno perso il 75% di Adriano Bonafede - repubblica.it
Il mito dell’investimento sicuro è crollato i fondi immobiliari hanno perso il 75%
A TANTO PUÒ ARRIVARE LO “SCONTO” A CUI DEVE RINUNCIARE CHI VOLESSE USCIRE IN ANTICIPO DA UN SUO INVESTIMENTO. ERRORI DI GESTIONE E ALTI COSTI DI COMMISSIONE SI AGGIUNGONO ALLA CRISI DEL SETTORE. IL RISCHIO CHE LE VALUTAZIONI VADANO ANCORA PIÙ GIÙ. UN MERCATO ORMAI ILLIQUIDO
Adriano Bonafedetassi usura, il vademecum per scoprire se il tuo mutuo è annullabile (idealista.it)
il consumatore per verificare se il proprio contratto di mutuo rientra nella fattispecie sancita dalla corte e sia quindi, eventualmente annullabile, dovrà
1) essere fisicamente in possesso del contratto di mutuo
2) qualora non ne fosse in possesso, chiedere alla propria banca e/o al notaio che ha effettuato il rogito una copia
3) valutare il tasso concretemente e complessivamente applicato dall'istituto di credito o finanziario. per i mutui a tasso variabile con cap e per i finanziamenti confconsumatori consiglia di chiedere già in questa fase la perizia di un ragionere o di un commercialista
4) confrontare il tasso con i tassi soglia stabiliti trimestralmente dalla banca d'italia
5) qualora il tasso complessivamente applicato dalla banca sia superiore al tasso soglia, e quindi la banca pratica usura, il consumatore dovrà inoltrare una formale diffida all'istituto di credito chiedendo l'applicazione del principio sancito dalla sentenza della corte di cassazione
6) dopo il fallimento di qualsiasi soluzione bonaria alla vicenda, e prima di promuovere qualsiasi giudizio, sarebbe opportuno effettuare una perizia relativa all'intero rapporto per determinare l'entità di quanto dovuto e quanto richiesto
Bowie, Elton John, Iggy Pop, Bee Gees. In vendita il recording studio (immobiliare.it)
In questo splendido immobile a pochi chilometri da Parigi sono stati registrati successi memorabili come Stayin’ Alive o How Deep is Your Love dei Bee Gees, Low di David Bowie, The Idiot di Iggy Pop, Obscured by clouds dei Pink Floyd e moltissimi altri brani del baronetto del Pop inglese Sir Elton John.
Oggi, dopo una serie di vicissitudini a metà fra la cronaca musicale e quella nera, il castello è in vendita. L’annuncio descrive l’immobile come composto da 30 stanze, un parco di 42.000 acri in cui trovano posto anche una piscina e un campo da tennis.
Costruito nel 1740 dall’architetto Gaudot, il castello fu comprato nel 1962 dal compositore Michael Magne il quale, dopo che un incendio distrusse l’ala sinistra della proprietà, nel 1969 trasformò quella parte del castello in uno studio di registrazione in grado di ospitare per moltissimo tempo tecnici e cantanti, regalando così agli artisti la pace, e la privacy, necessarie per creare capolavori immortali come quelli incisi fra le mura di Château d’Hérouville.
Lo studio chiuse nel 1985, un anno dopo il suicidio di Michael Magne, travolto da problemi legali e finanziari. Come ha recentemente dimostrato un sondaggio di Immobiliare.it, molti sono disposti a pagare addirittura più del prezzo di mercato se l’immobile che vogliono acquistare è stato abitato o comunque frequentato da personaggi famosi.
Con queste premesse, e vista l’indiscutibile bellezza di Château d’Hérouville, facile prevedere che trovare chi sia disposto a pagare 1.730.000 di dollari come chiesto dalla proprietà non sarà difficile.
martedì 9 luglio 2013
Usa: offerta scarsa spinge prezzi case Boom a New York, per ogni appartamento in coda decine persone (ANSA)
i proprietari di un'abitazione principale all'estero non sfuggono all'ivie (news.idealista)
se tutti parlano dell'imu, quasi nessuno si occupa della sua sorella minore l'ivie, l'imposta che si applica sugli immobili all'estero dei cittadini residenti in italia. e se il governo ha sospeso la tassa sulla prima casa, nulla è stato previsto per gli immobili adibiti ad abitazione principale che si trovano fuori dal territorio nazionale, che dovranno versare quanto dovuto nel 730
agli immobili situati all'estero dei residenti in italia, si applica l'aliquota agevolata dello 0,4% solo nel caso si tratti di soggetti che prestano lavoro "per lo stato italiano, per una sua suddivisione politica o amministratica o per un suo ente locale e per le persone fisiche che lavorano all'estero presso organizzazioni internazionali cui aderisce l'italia". in tutti gli altri casi si applica l'aliquota ordinaria dello 0,76%
se l'immobile si trova nei paesi dell'ue o dello spazio economico europeo, la base imponibile si calcola facendo riferimento al valore catastale, come determinato e rivalutato nel paese in cui l'immobile è situato. negli altri paesi, la base imponibile fa riferimento al costo risultante dall'atto di acquisto o dai contratti o, in sua mancanza, si utilizza il valore di mercato rilevabile al termine di ogni anno solare nel luogo in cui si trova l'immobile. per gli immobili che vengono acquisiti per successione o donazione, il valore è quello dichiarato nella dichiarazione di successione o nell'atto di registro
per l'ivie prima casa valgono le stesse agevolazioni previste per l'imu, ovvero, le detrazioni di 200 euro e di 50 euro per ogni figlio fino ai 26 anni. è previsto inoltre il diritto a dedurre dall'ivie l'imposta patrimoniale pagata all'estero per evitare la doppia tassazione