sabato 5 aprile 2014

Voglia di festa? Una festa totalmente arancione? di Martina Carolo per www.luxuryandtourism.com






Felice che sia sabato e soprattutto felice  di dirvi di prendere in mano un calendario e ricordarvi che il 25 aprile  ci sarà un ponte ghiottissimo.
Voglia di festa? Una festa totalmente arancione?  Prenotate subito il vostro biglietto per Amsterdam, vi aspetta la  Festa della Regina, quest’anno del Re. Il 30 aprile di ogni anno dal 1948 si festeggia questa festa,  con questo nome perché era il compleanno della Regina Giuliana.
Quest’anno diventerà  per la prima volta la Festa del Re e sarà il 27 aprile compleanno del Re Guglielmo Alessandro.
Passo ora a raccontarvi la cosa divertente che caratterizza questa festa.
In maniera molto rispettosa e non eccessiva il popolo olandese si trasforma indossando parrucche, magliette, scarpe rigorosamente di colore arancione. Se dimenticate a casa il vostro gadget arancione, non preoccupatevi poiché potrete rimediarlo nelle migliaia di bancarelle.
Tutta le gente canta, balla e come il nostro carnevale, solo che i loro carri, sono le barche addobbate nei canali. Un insieme di energia, sorrisi e follia pura.
Il quartiere di Jordaan si riempie su ogni ponte e stradina di mercatini improvvisati, stupendo a prescindere dalla festa, da girare in bicicletta.
Che dire…Amsterdam è geometrica, con le sue strade e i suoi canali disposti come un disegno




E’ romantica, con le sue case con le finestre senza tende affacciate sui canai.
E’ colorata, con i suoi fiori di ogni profumo che  ne decorano ogni angolo.
E parlando di moda, potrebbe essere uno spunto, per il vostro guardaroba estivo, aggiungere una nota di arancio che quest’anno alle sfilate  è stato presentato  più chiaro e meno fluo. Un arancione più vellutato. Eccovi allora alcuni orange outfit delle stars. Non mi resta che augurarvi buon weekend con un bacio naturalmente “orange”.





venerdì 4 aprile 2014

Immobili dello Stato in vendita: al via il roadshow del Demanio per investire sul patrimonio pubblico -casa24.ilsole24ore.com

Parte ad aprile il roadshow dell'agenzia del Demanio per illustrare le opportunità di investimento nel patrimonio immobiliare pubblico in via di dismissione. L'Agenzia organizza questo mese una prima serie di incontri dedicati agli operatori del settore immobiliare per presentare i bandi di vendita in corso e il calendario delle dismissioni degli immobili di proprietà dello Stato pianificato per l'anno 2014. 
L'iniziativa, che toccherà tutte le regioni interessate dalle vendite in corso, partirà da Venezia il prossimo 10 aprile, per poi proseguire il giorno successivo, 11 aprile, ad Ancona e approdare a Milano lunedì 14 aprile. Il ciclo di incontri si concluderà il 16 aprile a Bari.

Nel corso degli incontri verranno illustrate tutte le opportunità di investimento rappresentate dai beni attualmente in vendita sul territorio nazionale ai principali players dell'industria immobiliare, agli investitori istituzionali e agli esponenti dell'imprenditoria locale. Il focus sarà su beni di pregio come: il Castello di Gradisca d'Isonzo a Gorizia, un immobile nel centro storico di Trieste, l'ex Convento S. Domenico Maggiore Monteoliveto a Taranto, lo storico edificio denominato Casa Nappi in prossimità del Santuario Mariano di Loreto (AN) e l'Isola di Poveglia a Venezia, di cui è possibile acquisire il diritto di superficie. Si tratta, quindi, di proprietà con notevoli potenzialità di sviluppo, soprattutto nel settore turistico-ricettivo, delle quali verranno approfondite nel dettaglio le caratteristiche e le nuove destinazioni d'uso. Saranno inoltre descritte le modalità di partecipazione alla gara che si svolgerà attraverso la procedura telematica delle aste online. Saranno infine, illustrate le prossime iniziative di mercato sul patrimonio pubblico, previste nell'anno.
Agli incontri saranno presenti: il direttore generale dell'agenzia del Demanio Stefano Scalera, il direttore centrale gestione Patrimonio Immobiliare dello Stato, Paolo Maranca, e il direttore centrale strategie, progetti di valorizzazione e partecipazioni, Stefano Mantella.
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Salvatore ci insegna che per accettare le diversità bisogna innamorarsi della nuova terra come della propria donna -di Giorgia Perbellini per Luxury&Tourism


Oggi ho il piacere di farvi conoscere la storia di Salvatore, che da 5 anni ha deciso di far diventare la Thailandia la sua nuova casa, pur continuando la stessa attività lavorativa.
Da quanto tempo vivi in Thailandia? Hai sempre abitato in Italia prima?

Vivo in Thailandia dal 2009 ed è la mia prima esperienza da residente all'estero, anche se ho avuto la possibilità di girare molto tra Cina, Russia, Brasile Stati Uniti.

Di cosa ti occupavi in Italia e di cosa ti occupi ora?

Ho iniziato nel 1995 come agente immobiliare e ad oggi svolgo ancora la stessa professione.

Lavorativamente parlando, quali sono le differenze maggiori che caratterizzano il sistema thailandese rispetto al nostro?

Innanzitutto gli aspetti burocratici sono molto più veloci rispetto all’Italia, e questo per quanto riguarda tutti i settori.  In Thailandia è sufficiente aprire una Company ovvero una società, attivare le licenze necessarie, munirsi di permesso di lavoro e cominciare a lavorare: il tutto con tempi di realizzazione di 60 giorni, e con un costo indicativo intorno ai 1.500 euro. Questa cifra in Italia forse non basta nemmeno per pagare la parcella notarile.

Hai notato negli anni un aumento degli italiani che si trasferiscono lì?

Si negli ultimi anni c’è stato un aumento di italiani che si sono trasferiti in Thailandia. Personalmente ricevo molte e-mail di famiglie che mi chiedono informazioni per come fare e cosa fare per potersi trasferire, e questo è dovuto sicuramente al momento di grande sofferenza che sta attraversando l’Italia.

Quali sono le motivazioni più forti che spingono l'italiano a scegliere proprio la Thailandia per viverci o per fare un investimento immobiliare?

Le motivazioni sono simili a tutti gli altri Paesi esotici dove la vita costa ancora poco. Chi arriva qui per la prima volta resta affascinato dagli scenari paradisiaci che trova, dal clima tropicale per 12 mesi , dalle bellissime spiagge, e soprattutto dal costo della vita molto basso. Credo che l'idea di poter aprire un'attività propria a cifre irrisorie possa ridare speranza a chi nel proprio Paese non ce la fa più a vivere dignitosamente.

Quali sono stati, secondo la tua esperienza, gli aspetti culturali più difficili da accettare?

La parola "accettazione" è la chiave di tutto. E' un po' come nella vita di coppia: finche c’è amore i difetti si accettano senza dare peso e senza farci troppo caso.
Io amo la Thailandia e pertanto non riesco ad essere molto obiettivo, pero mi rendo conto che per un occidentale non è semplice vivere qui se non si ha una certa apertura mentale. 

La Thailandia veniva chiamata la terra "dove il tempo non ha tempo", perchè è molto facile perderne la cognizione. Anche la quotidianità sembra voler confermare questa teoria: negozi e centri commerciali sono aperti tutti i giorni 24 h, molto diverso dalle nostre abitudini. Non esiste il sabato sera o la domenica, giornata in cui ci si riposa o in cui ci si dedica alla famiglia e agli amici; qui ogni sera è buona per uscire in compagnia. Inoltre c'è da considerare l’aspetto lavorativo sul quale i thailandesi peccano un pochino. Nessuno si ammazza di lavoro ma anzi diciamo che non è la priorità assoluta nella vita.

In Italia a seguito della crisi economica stiamo assistendo a una "fuga di cervelli" sempre più massiccia. Quali prospettive hanno invece i giovani thailandesi una volta terminati gli studi?

Qui ci sono diverse possibilità, sicuramente chi può permettersi di studiare perché viene da una famiglia agiata non avrà difficoltà a trovare occupazione oppure avviare un business.

Per indole i giovani thailandesi, pur essendo curiosi di conoscere altre culture, sono molto nazionalisti e vedono il loro futuro in patria. Molti di loro partono per fare esperienza all'estero ma poi tornano e si costruiscono qui la carriera. C'è un forte senso di patriottismo, dovuto anche alla monarchia e alla figura del Re.

Se pensi al futuro, dove ti vedi tra dieci anni?

Mi vedo sicuramente qui in Thailandia, mi piacerebbe conoscere e vivere anche in altre città, ma sempre in questa meravigliosa terra.


di Giorgia Perbellini per Luxury&Tourism 




giovedì 3 aprile 2014

Immobiliare: New York, sul mercato il nido d'amore dell'ex coppia Kate Moss e Johnny Depp -ilghirlandaio.com

Quella fra Kate Moss e Johnny Depp è stata una delle relazioni più chiacchierate e invidiate degli anni '90. Ora, come segnalato da Immobiliare.it, il loro ex nido d'amore è sul mercato. Per affittarla? Servono 19.000 dollari al mese. L'immobile in questione è nel Greenwich Village di New York ed è caratterizzato da uno "stile molto ricercato a metà fra i loft americani e le case di design della vecchia Europa", spiega il noto portale.
L'appartamento è inserito in un edificio del diciottesimo secolo e fu preso in affitto dalla modella proprio negli anni d’oro della sua lunga, ma turbolenta relazione con l'attore protagonista dei Pirati dei Caraibi. Vissero assieme fra queste mura ogni volta che si trovavano a New York, ricorda ancora Immobiliare.it. Disposto su due livelli, l’appartamento ha una superficie complessiva di 180 metri quadrati in cui trovano spazio due bagni, due camere da letto, una cucina a vista con soffitto a cassettoni e arredamento ultramoderno e una sorta di piccolo giardino pensile su due livelli; vera rarità per lo standard degli appartamenti newyorkesi.
La stanza più caratteristica è senza dubbio il salone su cui si affaccia il soppalco e in cui troneggia un camino che dà carattere a quello che l’agente immobiliare che ha in carico l’affare definisce, senza mezzi termini, “un’oasi di tranquillità” in una delle zone più esclusive (e costose!) della Grande Mela, conclude il portale.

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Nel Nord Europa le città senza crisi: sviluppo urbano «smart», infrastutture e prezzi in tenuta -casa24.ilsole24ore.com

I Paesi europei che hanno evitato la crisi immobiliare e vivono da diversi semestri una fase positiva per il mattone stanno viaggiando come locomotive verso le città del futuro. Le moderne tecnologie applicate alle costruzioni, una visione urbanistica ampia, i progetti di sviluppo e di riqualificazione di intere aree delle città, come si è visto per esempio al Mipim di Cannes per Stoccolma, permettono di cambiare volto alle metropoli in modo rapido ed efficace.
La società di consulenza JLL ha analizzato le città europee nel report "City momentum index" per capire in quale fase dello sviluppo si trovano e di conseguenza valutare dove l'investimento immobiliare è più interessante. I 12 centri più dinamici vedono ancora una volta Londra, presenza ormai scontata ai vertici di ogni classifica, e Parigi dominare le preferenze come metropoli in grado di attirare capitale umano, investimenti nel real estate, anche residenziale se pensiamo che gli italiani sono stati per anni i primi acquirenti nella Ville Lumière e hanno surclassato nel 2012 i russi nella capitale inglese. A seguire ci sono Mosca, Istanbul, e poi città che fondano il proprio successo sulla ricchezza di tecnologie come Monaco, Stoccolma, Berlino e Amsterdam, e ancora Dublino, Edimburgo, Oslo o hub finanziari come Francoforte. Tutte entrate in classifica per una combinazione di fattori che vanno dall'innovazione alle infrastrutture, dal trend dei prezzi del mattone alle tecnologie applicate al costruire.
Partiamo da Amsterdam. «La città olandese sposa la concentrazione di start up tecnologiche all'attenzione all'ambiente – spiega Jeremy Kelly, direttore della divisione Global Research per JLL –. Non solo. Il mercato immobiliare è uno dei più trasparenti e liquidi in Europa. E i prezzi delle case sono ancora contenuti e vanno da 2.300 a 3.750 euro al metro quadro». In città i quartieri più gettonati dagli stranieri, per il residenziale, sono Oud Zuid,Oost Watergraafsmeer e Zeeburg. Non dimentichiamo però che il Paese ha vissuto mesi di difficoltà, anche sul fronte immobiliare.
Di Dublino molto si è detto in questi mesi, per il forte recupero che ha caratterizzato l'Irlanda, tornata meta interessante per gli investitori internazionali sul fronte del real estate. Anche se la cautela è ancora d'obbligo. La crescita dei canoni di affitto è la più elevata in Europa. Nel residenziale la forchetta di prezzo va da 2.600 a 7.000 euro al mq e le zone più interessanti Ballsbridge, Fitzwilliam e Troinity College. Stesso discorso nella scozzese Edimburgo, dove però il residenziale si compra con 2.000-4.200 euro al metro quadrato.
Restando a nord, Oslo e Stoccolma rappresentano due mercati dinamici, anche se con trend di crescita diversi. La crescita economica di Oslo resta sostenuta e l'aumento dei canoni sia per gli uffici sia per gli spazi retail è uno dei più elevati in Europa, anche per via della forte concorrenza nel segmento commerciale tra i retailer di lusso. Gli investimenti immobiliari, poi, sono elevati se si analizza la dimensione di questa economia. Nel residenziale i prezzi del mattone viaggiano tra i 2.500 e i 7mila euro al metro quadro.
Stoccolma deve la sua recente fama di città innovatrice alle start up tecnologiche di alto livello. E al tempo stesso può vantare uno degli ambienti più "green" del Vecchio continente. Il mercato real estate sta avendo una performance che surclassa ampiamente molte delle altre città dell'euro-zona. A Stoccolma il quartiere di Hammerby è un esempio di quanto si riesce a realizzare con le moderne tecniche per assicurare vivibilità, costruzioni eco-sostenibili e riqualificazione urbana. I rifiuti vengono convertiti in riscaldamento ed elettricità e l'80% degli spostamenti avviene con mezzi pubblici, in bicicletta o a piedi.
Istanbul è una tra le città più affascinanti della classifica, sospesa com'è tra Asia ed Europa, tra antico e moderno, anche nell'architettura. Diventata una porta tra Oriente e Occidente, Istanbul vive una forte crescita nel "commercial" real estate. I due settori trainanti sono gli uffici e gli shopping mall. Basti pensare che a Istanbul, secondo i dati di JLL, ci sono 1,9 milioni di mq di uffici in costruzione e secondo Cushman & Wakefield si arriverà a 440 centri commerciali nei prossimi cinque anni, molti dei quali di oltre 150mila metri quadri. Segno che la fiducia nei consumatori sale. Grazie al miglioramento in termini di trasparenza, il mercato immobiliare del Paese è oggi più attraente per gli investitori esteri. Il residenziale in città ha prezzi che vanno da 2mila euro al mq a 6.500 euro per i nuovi complessi di lusso che rispondono alle richieste di compratori esigenti e cosmopoliti. E Mosca? La crescita economica segna il passo, ma il real estate resta dinamico. 

Nessuna italiana in classifica. Ma il dato non stupisce, purtroppo.

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mercoledì 2 aprile 2014

Venezuela: gli immobili da più di 20 anni in affitto vanno venduti -atlasweb.it

La Sovrintendenza nazionale per i contratti di locazione del Venezuela ha stabilito che i proprietari di edifici da 20 anni o più in affitto dovranno venderli ai rispettivi inquilini.
Sarà concesso un periodo di 60 giorni per offrire gli immobili, secondo la risoluzione del Ministero della Casa pubblicata questa settimana sulla Gazzetta Ufficiale.
I proprietari che non rispetteranno il provvedimento riceveranno una multa pari a circa 29 mila euro per ogni proprietà non offerta ai propri inquilini.
Avranno cinque giorni di tempo per cancellare l’ammenda e, in caso di recidiva, questa sarà raddoppiata.
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Roma Est, sale l'interesse estero per il mattone nazionale -casa24.ilsole24ore.com

Il vivace mercato del mattone aspetta nuove operazioni. E una delle transazioni nell'aria potrebbe essere anche uno dei maggiori deal nel segmento real estate retail di questo primo semestre 2014. Cbre global investors avrebbe messo in vendita per una cifra pari a 200 milioni di euro il 50 per cento del centro commerciale Roma Est perche' si avvicina la scadenza del fondo che ha in portafoglio la quota relativa all'asset citato. L'altro 50% e' di GIC, il fondo sovrano del Governo di Singapore.
Il centro commerciale vale infatti oltre 400 milioni di euro. Le trattative in corso vedono protagonisti tra i maggiori gruppi internazionali come Eurocommercial, Westfield e Unibail. E l'operazione sarebbe, se si concretizzasse, l'ennesima conferma dell'interesse degli investitori esteri per il retail italiano, dopo che lo scorso anno innumerevoli sono stati i deal oltre 100 milioni di euro fino alla transazione da oltre 600 milioni che ha coinvolto Morgan Stanley sulle gallerie Auchan in Italia.
Lo scorso anno è passato di mano anche il Franciacorta outlet acquistato da Blackstone per 130 milioni circa, e sempre Blackstone ha acquistato per complessivi 144,5 milioni il centro commerciale Valecenter (Marcon, Venezia) e il centro commerciale Airone (Monselice, Padova).
Pimco e Gwm puntano, invece, a costituire un portafoglio da un miliardo di euro per investire in shopping center, parchi commerciali e outlet nel nostro Paese. La JV, che vede Gwm al 30% e Pimco al 70%, ammonta a un miliardo di euro e, oltre ad avere acquistato da Aig Lincoln per circa 130 milioni Market Central Da Vinci (centro commerciale sviluppato su 57 mila metri quadrati vicino all'aeroporto di Fiumicino, alle porte di Roma) ha messo gli occhi anche sul centro commerciale Maximo di Roma, dal valore di circa 300 milioni.
Non poche le strutture che potrebbero passare di mano. In vendita sul mercato ci sarebbe infatti anche la galleria del Lingotto di Torino.
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Usa: boom vendite case a Manhattan, volano prezzi -a-realestate.it

Boom del mercato immobiliare a Manhattan: complici gli appartamenti di lusso, il numero delle vendite e' salito ai massimi degli ultimi sette anni nel primo trimestre. E anche i prezzi sono record: 1.363 dollari per 0,09 metri quadrati. Lo riporta il New York Times citando i dati di alcune delle maggiori agenzie immobiliari. Il prezzo medio di un appartamento a Manhattan e' schizzato a 972.428 dollari nel primo trimestre, il 18% in più rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente ma il 5% in meno rispetto al picco del 2008. 


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