sabato 22 marzo 2014

Frida Kahlo è una delle mie artiste preferite, anche se aveva un po' di "baffetto".... di Martina Carolo per www.luxuryandtourism.com







Immaginatevi una casa Luxury & Tourism   dove trascorrere il tempo a guardare la danza del sole al largo delle acque cristalline del Golfo del Messico. Immaginatevi serate passate in soggezione nei colori del cielo al tramonto. Immaginate di andare a dormire addormentandovi al suono delle dolci onde che lambiscono la riva. Immaginatevi con me oggi i colori del Messico.

«Ero solita pensare di essere la persona più strana del mondo ma poi ho pensato, ci sono così tante persone nel mondo, ci dev’essere qualcuna proprio come me, che si sente bizzarra e difettosa nello stesso modo in cui mi sento io»


Ieri ha aperto a mio avviso la mostra,  probabilmente la più in dell'anno, Frida Khalo, alle Scuderie del Quirinale di Roma. Sarà in esposizione dal 20 marzo al 31 agosto, ma a settembre farà tappa anche a Venezia a Palazzo Ducale.
E' la prima personale italiana dell'artista messicana (1907-1954), che sarà un'ottima occasione per un vero e proprio ripasso di storia del Novecento, percorrendo la storia di questa donna pasionaria e ribelle simbolo dell'arte al femminile, simbolo dell’Avanguardia artistica e dell’esuberanza della cultura del Messico del Novecento. Una raccolta esaustiva di tutti i suoi capolavori, così densi del suo vissuto personale, il più delle volte drammatico e delle trasformazioni storiche e sociali da lei attraversate durante la sua breve ma intensa vita
La mostra sarà sponsorizzata da Etro e BioNike e comprenderà una selezione di circa 130 opere tra dipinti e autoritratti, compreso l'Autoritratto con collana di spine del 1940 realizzato dal suo amante Muray, mai esposto in Italia.
Non vedo l'ora di vederla e voi????
Allora eccovi alcune info che ho preso direttamente dal sito delle Scuderie del Quirinale.
Gli orari di apertura al pubblico sono i seguenti: dal 20 marzo al 13 luglio 2014, dalla domenica al giovedì dalle ore 10.00 alle 20.00 e il venerdì e sabato dalle ore 10.00 alle 22.30. Dal 14 luglio al 31 agosto 2014, invece, la mostra sarà aperta dalla domenica al giovedì dalle 16.00 alle  23.00, venerdì e sabato dalle 16.00 alle 24.00. Considerate però due aspetti importanti: 1) che l’ingresso è consentito fino ad un’ora prima dell’orario di chiusura e 2) che le prenotazioni sono già numerose, quindi vi conviene telefonare prima e/o acquistare i biglietti on line, in modo da evitare spaventose file (chi è stato alla mostra di Caravaggio qualche anno fa ne sa qualcosa).
Il costo del biglietto è di € 12.00, ridotto € 9.50



Le sue citazioni più famose

Non sono malata. Sono rotta. Ma sono felice, fintanto che potrò dipingere.

Dipingo per me stessa perché trascorro molto tempo da sola e perché sono il soggetto che conosco meglio.

Bellezza e bruttezza sono un miraggio perché gli altri finiscono per vedere la nostra interiorità.

Pensavano che anch'io fossi una surrealista, ma non lo sono mai stata. Ho sempre dipinto la mia realtà, non i miei sogni.

Ho provato ad affogare i miei dolori, ma hanno imparato a nuotare.

Il dolore non è parte della vita, può diventare la vita stessa.

La vita insiste per essere mia amica e il destino mio nemico.


 

Frida Kahlo è una delle mie artiste preferite, anche se aveva un po' di "baffetto",  per quanto riguarda il suo stile, i colori dei suoi abiti e la particolarità dei suoi accessori. Se l'amate anche voi in modo appassionato eccovi alcune idee moda che vi faranno venire la voglia di ammirare le sue opere.








Martina Carolo

martysparty.it






venerdì 21 marzo 2014

The Caribbean’s 10 Best All-Inclusive Resorts For Golf - caribjournal.com


The Caribbean’s 10 Best All-Inclusive Resorts For Golf





Golf in the Caribbean — sweeping vistas, soft ocean breezes and swaying palm trees. It’s such a beautiful place to play golf that when you slice into the water on the fourth hole, you won’t have a care in the world. But if you want to step up the relaxation, you can stay and play at some of the region’s best all-inclusive properties. Here are our top 10 for 2014, including properties that you might not have realized offer all-inclusive options.






1) Casa de Campo — Dominican Republic
When it comes to Caribbean golf, it doesn’t get any better than Casa de Campo, home to Teeth of the Dog, the Pete Dye-designed course that’s largely considered the best golf course in the entire region, along with two other stellar courses. And with the Casa Complete supplement, you get a complete all-inclusive experience
 

Quali sono i segreti ancora nascosti della Repubblica Dominicana? Ce li svela la direttrice dell'Ente del Turismo -di Giorgia Perbellini per Luxury&Tourism


Oggi ho l'onore di intervistare Neyda Garcia Castillo, direttrice dell'Ente del Turismo della Repubblica Dominicana per la sede di Milano. La Signora Garcia ha esperienza del suo Paese tanto quanto dell'Italia, dove si è trasferita all'inizio degli anni '90. 
Da quanto tempo vivi in Italia? Quali sono state le tue prime impressioni una volta arrivata?

Abito in Italia da 23 anni ma sono rimasta sempre in contatto con il mio paese grazie al lavoro che svolgo. La mia prima esperienza in Italia fu a Roma nel 1988 per prendere una specializzazione in Marketing del Turismo e l’impatto fu molto positivo perchè trovai la città bella e accogliente. Poi mi sono trasferita a Milano e, nonostante le diversità con Roma, mi sono trovata altrettanto bene soprattutto sul lato professionale.

Qual è stato il tuo primo approccio con il mondo del lavoro e quali sono le differenze più evidenti  rispetto al tuo Paese?

Il primo approccio lavorativo è stato a Roma in un’agenzia di viaggi: un’esperienza molto utile per capire la mentalità e il modo di lavorare italiano. In seguito ho iniziato a lavorare per l’Ufficio del Turismo del mio paese. Devo dire la verità: non vedo grandi differenze in termini lavorativi tra Italia e Rep. Dominicana ora come ora.

Sembra che si stia verificando un'inversione di tendenza: i dominicani espatriati anni fa in cerca di lavoro ora stanno ritornando a casa. Com'è cambiata la situazione socio-economica del Paese negli ultimi anni?

Effettivamente si. I Dominicani espatriati stanno tornando a casa in quanto sono riusciti a risparmiare (soprattutto coloro che abitano in Europa dove la moneta euro è più forte) e possono permettersi di comprare una casa nel proprio Paese. Questo anche perché le leggi per l’investimento sono cambiate, ci sono più agevolazioni e più opportunità. Inoltre negli ultimi anni c’è stato un forte sviluppo di infrastrutture e infatti la Repubblica Dominicana è l’unico paese dei Caraibi con due linee di metro, diversi cavalcavia e tunnel per evitare il traffico.


Quali sono le eccellenze ancora nascoste al turismo di massa? Repubblica Dominicana non è solo spiagge sole e mare..

La Repubblica Dominicana non è solo spiaggia e mare ma anche eco-turismo, sport e avventura, cultura, musica e gastronomia. La provincia di Barahona, a sud ovest, è una meta perfetta per gli amanti dell’eco-turismo perchè è ancora incontaminata dal fascino unico di contrasti naturali. Dal deserto alle foreste, dalle bellissime spiagge alle sponde del Lago Enriquillo, che ospita una variopinta fauna di coccodrilli, fenicotteri e iguane. Si sta cercando infatti di sviluppare un nuovo modello turistico green ed eco-sostenibile per viaggiatori consapevoli, indipendenti e curiosi.

Per quanto riguarda la cultura, segnalo l’area coloniale della capitale Santo Domingo che si candida a diventare una delle principali mete del turismo culturale dell’America Latina. Ora sono in corso i lavori di restauro per far tornare la città allo splendore di un tempo.

Per quanto riguarda l’offerta sportiva e l’avventura, la Repubblica Dominicana offre la possibilità di praticare tante attività sportive per una vacanza attiva. Giocare a golf, praticare ogni varietà di surf, così come cimentarsi in canyoning, rafting, snorkeling, escursioni in kayak o canoa, passeggiate a cavallo, visite nei parchi avventura, tour in vere e proprie navi dei pirati: sono solo alcune delle esperienze che l’isola può offrire agli amanti dell’avventura.

E' cambiato negli anni il tipo di turista che visita la Repubblica Dominicana?

Credo che negli ultimi anni stia cambiando la tipologia di turista: prima erano tutti interessati solo al villaggio all inclusive invece ora tanti turisti decidono di comprare il volo e girare l’isola cambiando strutture e prenotando escursioni. Stanno arrivando inoltre visitatori dai paesi emergenti come Brasile, Cile, Argentina, Russia.  Da sempre l’americano preferisce gli alberghi di lusso, hotel boutique o crociere.

Chi sono i maggiori investitori stranieri?

I maggiori investitori  sono gli spagnoli con quasi il 70% degli investimenti nel paese. Seguono americani, venezuelani e russi.

Che consiglio daresti agli italiani che vorrebbero cambiare vita trasferendosi proprio nella tua terra?

Il consiglio principale è quello di andare prima a conoscere il Paese, informarsi riguardo al sistema economico, sanitario, educativo, bancario. E inoltre capire prima quale lavoro si può svolgere visto che è un paese che offre molte opportunità agli stranieri.

Come vedi l'idea di tornare un giorno a vivere nel tuo Paese?

 L’idea di tornare nel mio paese la vedo un po’ lontana, per il semplice motivo che ho due figli che studiano e si stanno formando nel sistema Europeo. Però come si dice, mai dire mai, magari quando andrò in pensione.

 di Giorgia Perbellini per Luxury&Tourism


Unicef: su web la vendita dei lasciti immobiliari L'iniziativa è frutto di un accordo con Immobiliare.it - ansa.it

Unicef: su web la vendita dei lasciti immobiliari

(ANSA) - ROMA, 20 MAR - L'Unicef ha deciso di affidarsi ad internet per trasformare in fondi per i propri progetti gli immobili ricevuti in donazione ed in eredità. L'iniziativa, come comunica una nota, è frutto di un accordo con il sito specializzato Immobiliare.it, dove, in una pagina appositamente dedicata saranno disponibili gli immobili in vendita. "Grazie alla generosità di molti donatori" ha dichiarato Davide Usai, Direttore Generale del Comitato italiano per l'UNICEF, "l'UNICEF è stato beneficiario di diverse proprietà in tutta Italia. Per ripagare la fiducia di queste persone così vicine ad UNICEF abbiamo l'obbligo di cedere quanto prima gli immobili al fine di devolvere i proventi per i nostri progetti nel mondo." I fondi ricavati dalla vendita degli immobili permetteranno di sostenere i progetti di UNICEF in Medio Oriente, nell'Africa occidentale e centrale ed in altre aree povere, consentendo di salvare migliaia di bambini con vaccinazioni e kit salvavita e alimenti terapeutici. "Per noi è un grande onore che UNICEF abbia scelto Immobiliare.it per un progetto così importante." ha dichiarato Carlo Giordano, Amministratore Delegato di Gruppo Immobiliare.it, "e siamo stati molto felici di mettere a disposizione del Comitato italiano la nostra esperienza per dare un aiuto concreto a chi veramente ne ha bisogno."(ANSA).

giovedì 20 marzo 2014

Dal cielo alla casa, un'agenzia immobiliare a Londra per il patron di Easyjet -idealista.it

il mercato del mattone sembra aver conquistato l'imprenditore greco-cipriota stelios haji-ioannou, patron della celebre compagnia low cost easyjet. a quanto pare, il finanziere sta lavorando per lanciare a londra l'agenzia immobiliare easy-property, il cui obiettivo è quello di tagliare i costi e agganciare la ripresa del mercato britannico
ad annunciare la nascita di easy-property è stato lo stesso imprenditore greco-cipriota, che ha detto: "a nessuno piace cambiare casa. comporta tempo, stress e soprattutto denaro. noi abbiamo intenzione di sconvolgere il mercato immobiliare, rendendo vendere, comprare e affittare veloce ed economico"
a parte ciò e a parte il fatto che nell'avventura il patron di easyjet verrà affiancato da robert ellice (numero uno dell'agenzia clarke hillyer), poco ancora si sa di questa nuova agenzia immobiliare. ma l'interesse di stelios haji-ioannou per il mattone non è nuovo. già nel 2009 il finanziere aveva fatto sapere di voler entrare nel business dell'immobiliare commerciale. e, a quanto pare, ora il momento è arrivato
easygroup, holding che riunisce tutte le attività del gruppo, è all'opera per costruire la nuova compagnia. un possibile insuccesso non spaventa. in tal caso, infatti, l'imprenditore è pronto a congelare l'idea per riprenderla quando il mercato sarà pronto. il patron di easyget non teme le sfide e dopo i cieli è deciso a conquistare il mattone.
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Lido di Venezia, asiatici in pista per gli hotel Excelsior e Des Bains -casa24.ilsole24ore.com

E' arrivata al traguardo la gara per gli hotel del Lido di Venezia. Da tempo bisognosi di mezzi freschi per tornare agli antichi fasti.

La gara è stata indetta qualche mese fa da Est Capital Sgr, gestore del fondo Real Venice 1, nel quale gli immobili sono inseriti, in attesa di passare le consegne ad Hines Italia che è stata scelta come futura Sgr dalla maggioranza degli azionisti il 14 febbraio scorso.

La decisione è stata dettata dalla mancanza di fiducia nella gestione attuale che però, stando a quanto fanno sapere da Est Capital, non ha avviato la riqualificazione del complesso per ritardi dovuti alla situazione generale del mercato immobiliare - che non gode certo di ottima salute - e alla mancanza del credito che le banche avrebbero dovuto erogare.

Ieri sul tavolo di Est Capital Sgr sono arrivate tre offerte, secondo le indiscrezioni che circolano sul mercato. La prima, che potrebbe avere le caratteristiche per essere la più appetibile e articolata, è quella portata da Regent hotel & resort, catena asiatica dell'hotellerie che vanta strutture a Bali, Berlino, Turks & Caicos, Singapore e così via. Il gruppo sarebbe disposto a mettere sul piatto una cifra pari a 70 milioni di euro per il solo Excelsior, oltre alla valorizzazione del Des Bains, che dovrebbe ospitare residenze di lusso. Si tratterebbe di mezzi freschi, tema che interesserà particolarmente le banche coinvolte. 
La seconda proposta riguarda il finanziere Raffaelle Costa, che avrebbe offerto una cifra intorno ai 60-65 milioni di euro per l'Excelsior, la concessione delle spiagge e i beni minori a servizio dell'hotel, con l'obiettivo di realizzare in Italia una collezione di hotel di lusso. La terza porterebbe la firma dell'imprenditore anglo-indiano Mustak Musa. Nessuna offerta è pervenuta invece relativamente a tutto il perimetro del fondo, come si pensava in un primo momento. I pretendenti hanno preferito concentrarsi sugli asset di prestigio.
Dal canto suo Hines Sgr un mese fa ha raccolto la sfida – e aveva anche inviato la richiesta di sospensione temporanea della gara (solo una raccomandazione, precisavano dalla società) – procedendo all'avvio di una fase di incontri preliminari con soggetti interessati al compendio. Hines Italia ha già chiesto il contributo dell'architetto Vittorio Gregotti, con la consulenza strategica dello studio internazionale Aecom, che si è occupato tra l'altro di aree interessate dalle Olimpiadi di Londra, non ha però ancora presentato il piano strategico per il Lido.
Difficile dire cosa accadrà adesso. Est Capital intende valutare le offerte per agire nell'interesse dei quotisti. Puntando a portare a casa una buona dismissione oggi che l'interesse degli investitori esteri è tornato a considerare l'Italia Paese degno di nota nel panorama dell'asset allocation immobiliare, Hines invece propende per valorizzare gli immobili nell'attesa di vedere invece una ripresa del mattone.

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Un patrimonio immobiliare da 10 miliardi per Amancio Ortega (Zara) -moda24.ilsole24ore.com

Nelle offerte per le proprietà più prestigiose al mondo, Amancio Ortega Gaona fa concorrenza ai fondi sovrani e agli investitori istituzionali. Il quarto uomo più ricco al mondo, patron di Inditex che controlla fra gli altri i marchi Zara, Oysho e Massimo Dutti, ha accumulato un patrimonio immobiliare da favola, per un valore complessivo stimato attorno ai 10 miliardi di dollari. Secondo solo a Donald Bren, presidente di Invine, che controlla proprietà per un totale di 14,4 miliardi di dollari.
Solo negli ultimi quattro mesi Ortega ha speso quasi un miliardo di dollari per acquistare immobili nel Meatpacking District di Manhattan, nel West End di Londra, in Rodeo Drive a Beverly Hills e in Passeig de Gracia a Barcellona. A Londra si è potuto permettere di pagare addirittura il più alto prezzo al metro quadro di sempre per un edificio di uffici.
D'altra parte il magnate del retail made in Spagna non è nuovo a bliz fenomenali nel settore immobiliare. Nel 2011 Tishman Speyer, già proprietario del Rockefeller Center, del Chrysler Building e della Tower Place a Londra, era vicino a conquistare il più famoso grattacielo di Madrid, la Picasso Towe. All'ultimo minuto, però, il proprietario decise di vendere a Ortega per un'offerta da 400 milioni di euro. A convincerlo fu la cifra versata in contanti.
Il miliardario avrebbe deciso di investire nell'immobiliare come bene rifugio alternativo al mercato obbligazionario, che attualmente negli Stati Uniti è vicino a minimi storici. Non è, peraltro, il solo ad aver fatto una scelta simile. Altri miliardari hanno seguito la sua strada dal magnate delle telecomunicazioni Carlos Slim al banchiere brasiliano Moise Safra, dalle famiglie tedesche Conley e Otto al cinese Zhang Xin.
Ortega, però, non si concentra solo su proprietà di lusso. In Spagna sta approfittando del periodo di crisi per rilevare a prezzo di sconto proprietà immobiliari dopo il collasso del mercato nel 2007. Da allora il valore degli edifici nel paese è sceso, infatti, mediamente del 40% sia nel residenziale che nel settore uffici. Tanto più che spesso affitta gli immobili a marchi del suo gruppo, come Zara, di fatto diventando l'affittuario di se stesso e guadagnando così su due fronti.
Figlio di un dipendente delle ferrovie del Nord della Spagna, Ortega ha aperto il primo negozio Zara nel 1975 ed è arrivato a controllare un gruppo che oggi fattura 16,7 miliardi di euro e genera un utile netto da 2,38 miliardi. Il magnate, il cui patrimonio viene valutato in 61,1 miliardi di dollari, ha lasciato la presidenza di Inditex nel 2011, pur continuando a controllare la quota di maggioranza del 59% della società.Si può così dedicare alla sua passione per il real estate, non solo attraverso le due società veicolo che usa per investimenti a livello internazionale.
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Immobiliare: Fimaa Milano, richieste solo location Top -ilghirlandaio.com

Chi può spendere, vuole solo location ''al top''. Gli altri, seppure in zone centralissime, non sono piu' disposti a pagare cifre esorbitanti e cosi' le quotazioni scendono. I valori delle buonuscite nelle principali vie di Milano sono stati aggiornati da Fimaa Milano, la Federazione Italiana Agenti Immobiliari, e Il Ghirlandaio ha avuto in anteprima i dati relativi alle nuove rilevazioni. Un argomento, quello delle buonuscite, che ha acceso molte polemiche soprattutto negli ultimi mesi, con i cambiamenti che hanno interessato la Galleria Vittorio Emanuele: con i passaggi, cioe', dei rami d'azienda dell'Argenteria Bernasconi (acquisita da Versace per quindici milioni di euro) e del Cravattificio Zadi, passato invece nelle mani di Armani per oltre 7 milioni di euro. Cessioni milionarie che, pero', poco rispecchiano i reali valori di quei locali. Nel ''Salotto'' di Milano, infatti, rileva Il Ghirlandaio, il costo di una buonuscita per un'azienda con negozio di due o tre vetrine (proprio come l'Argenteria Bernasconi) e' tra 1,5 e 3 milioni di euro: inferiore a quello di corso Vittorio Emanuele e di via Montenapoleone, dov'è compreso tra i 2 e i 6 milioni, e molto simile a quello di via della Spiga (tra 1,5 e 2,5 milioni di euro). ''Negli ultimi due anni queste cifre sono rimaste pressoche' identiche'' ha spiegato al Ghirlandaio Giovanni Larini, coordinatore nazionale del ''Listino prezzi delle aziende'' edito da Fimaa.

 ''La vera novita' e', al contrario, il forte calo di corso Venezia, dove le quotazioni sono scese di oltre il 50%'': due anni fa erano tra i 500 mila euro e i 2 milioni, oggi sono la metà. Il motivo e' che tutti cercano di concentrarsi nelle vie più importanti e, per essere presenti nel vero cuore commerciale della città, cioè la Galleria, i nuovi inquilini sono disposti a spendere molto di più: ''E' una questione di immagine, ed e' paragonabile quindi a un investimento pubblicitario nei giornali più famosi'', fa notare Larini. Quando un nuovo marchio ha deciso di entrare nel Salotto di Milano, insomma, l'offerta di cifre cosi' alte e' un mezzo per incentivare il potenziale venditore, che magari non aveva alcuna intenzione di vendere. Tutte le altre aziende, che subentrano invece in posti comunque prestigiosi ma di minore visibilità, non accettano più, come avveniva in passato, di pagare cifre non corrispondenti alla realtà. 

Diverso discorso, invece, per gli affitti, che non hanno subito cali: e' ancora corso Vittorio Emanuele a presentare le quotazioni maggiori, con cifre che oscillano tra i tremila e i quattromila euro annui al metro quadrato. Seguono via Montenapoleone (fra 2.000 e 3.000), via della Spiga corso Venezia (entrambe fra 1.500 e 3.000 euro) e solo al quinto posto Galleria Vittorio Emanuele (1.200/ 2.000), pressappoco come via Manzoni e via Dante.

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mercoledì 19 marzo 2014

Confabitare: nel 2013 boom vendite nuda proprietà -a-realestate.it

Nel 2013 c'è stato un vero e proprio boom della vendita di immobili in nuda proprietà, con un aumento del 15%. In tutta Italia 95.000 anziani hanno scelto questa formula, soprattutto nelle grandi città e al nord, a partire da Bologna. Emerge da un'analisi di Confabitare, associazione proprietari immobiliari. Schiacciati dal peso della crisi e con il costo della vita che aumenta, spiega l'associazione, sempre più scelgono di sacrificare la casa, con uno strumento che consente di vendere l'immobile a un prezzo inferiore al mercato mantenendo però in cambio l'usufrutto. Secondo l'analisi il primato del ricorso degli anziani alla vendita in nuda proprietà spetta appunto all'Emilia-Romagna, con un aumento medio del 37%, seguono Lazio (+16%), Piemonte e Lombardia (+15%), Toscana con (+8%) e Liguria (+7%). L'aumento delle vendite in nuda proprietà si registra ovunque ma non è omogeneo: è un fenomeno più accentuato al nord, e/o nelle grandi città. Non a caso a Bologna l'aumento è stato del 35%, a Roma del 32,5%, a Torino del 31%, a Milano del 30,8%, a Firenze del 29,5%, a Genova del 27,5%, a Padova del 26%, a Venezia del 25,6%, a Napoli del 23,4%, a Catania del 22,8%, a Palermo del 22%, a Cagliari del 21,5%, a Bari del 16%. "Questo preoccupante fenomeno che va sempre più diffondendosi, sintomo della pesante crisi che colpisce soprattutto la fascia dei pensionati, deve portare il Governo - ha detto Alberto Zanni, residente di Confabitare - a prendere provvedimenti ormai non più procrastinabili. Per questo motivo abbiamo scritto al Presidente del Consiglio Matteo Renzi, al Ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan, al Ministro del lavoro Giuliano Poletti e a tutti i capigruppo di Camera e Senato affinché vengano assunti tutti i provvedimenti necessari per dare una risposta a questo problema". 


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