venerdì 19 luglio 2013
Cina, record dei prezzi immobiliari - monitorimmobiliare
18/07/2013
In Cina a giugno i prezzi delle case sono aumentati quasi ovunque, raggiungendo livelli record soprattutto nei centri metropolitani.
I prezzi sono saliti in 69 delle 70 città che il governo ha esaminato tramite l'Ufficio nazionale di statistica.
La città d'affari di Guangzhou è quella che ha registrato il maggiore incremento con una crescita del 16% rispetto all'anno precedente.
A Pechino e Shanghai i prezzi sono saliti rispettivamente del 13% e del 12%.
"Con l'economia che rallenta e le altre industrie indebolite, gli investitori non hanno molta scelta, e cercano investimenti immobiliari per ottenere buoni rendimenti" commenta Yao Wei, economista della Societe Generale a Hong Kong.
"Molte delle misure del governo hanno preso di mira lo stock di case esistenti, producendo come effetto l'ulteriore rialzo dei prezzi delle case" ha aggiunto.
In Cina a marzo è stata lanciata una campagna triennale per il raffreddamento dei prezzi immobiliari, e Pechino è stata la città che ha applicato le misure più dure, aumentando il minimo acconto sulle seconde case dal 60% e introducendo una tassa del 20% sulle plusvalenze di capitale sulle case esistenti.
L'unico calo dei prezzi delle case nuove il mese scorso si è verificato nella città orientale di Wenzhou, dove sono scesi del 2,8% rispetto all'anno precedente, secondo i dati.
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Confedilizia: riforma condominio crea problemi privacy Prevede l'obbligo per l'amministratore di presentare l'estratto conto delle entrate e uscite (ANSA)
Confedilizia: riforma catasto al buio senza confronto Governo decide futuro tasse italiani senza contraddittorio (ANSA)
Immobili verdi, quanto l'acquirente è disposto a pagare di più - Nell'acquisto della casa non sempre le tecnologie verdi vengono valorizzate. Spaventano le manutenzioni complesse
Ce lo si domanda negli Stati Uniti. Se, infatti, la maggior parte degli agenti immobiliari dichiara che le funzioni di risparmio energetico rendono le abitazioni più attraenti agli occhi degli acquirenti, la questione è controversa, nel senso che racchiude più punti di vista.
GIOVANI: PIÙ INFORMATI E PIÙ PROPENSI ALL'INVESTIMENTO. Una fascia di compratori che negli ultimi anni ha manifestato un crescente interesse verso le tecnologie green è sicuramente quella dei più giovani, i quali sono spesso più informati e disposti a spendere di più per fare un investimento a lungo termine. "Gli acquirenti più giovani sono più curiosi e più inclini a cercare e richiedere tutti i nuovi elementi di efficienza energetica," spiega l'immobiliarista Claudette Reuther di Gardner Realtors.
Imu e Iva. Tutte le ipotesi in campo per cambiare la tassa sugli immobili di Maria Calderari Ilghirlandaio.com
Al momento non solo le posizioni tra Pd e Pdl sono distanti (il partito di Berlusconi vuole l'eliminazione mentre i democratici puntano a una rimodulazione) ma soprattutto mancano le risorse. Le prospettive economiche tracciate da tutti gli istituti, dalla Banca d'Italia al Fndo monetario internazionale fino all'agenzia di rating Standard & Poor's stimano un peggioramento nel corso dell'anno con un Pil che dovrebbe attestarsi a fine 2013 a -2%. Questo significa che qualsiasi spesa non coperta rischia di portare il debito sopra il tetto del 2% rispetto al Pil. Va ricordato che all'Eurogruppo l'Italia si è impegnata con una "clausola di salvaguardia" a intervenire in corso d'anno se il deficit 2013 minaccia di tornare sopra il 3% del Pil. E non si tratta di un'ipotesi tanto irreale giacché in primavera il Tesoro e la Commissione europea prevedevano un disavanzo italiano sul filo del 3% sulla base di previsioni meno negative di quanto sta emergendo ora. A marzo sia il governo che Bruxelles pensavano che la caduta del pil sarebbe stata dell'1,3% mentre ora le stime sono di una contrazione maggiore.
Gli ultimi dati delle Finanze indicano un calo importante del gettito tributario dovuto proprio alla crisi che tra le conseguenze ha avuto anche la rateizzazione delle imposte.
A fronte di questo scenario gli spazi di manovra per Saccomanni sono davvero risicati. Tant'è che secondo indiscrezioni, il ministro punterebbe a far slittare tutta la partita in autunno mettendo il Pdl nell'angolo con la minaccia che togliere l'Imu ora significa una manovrina correttiva in autunno dalle conseguenze disastrose per i redditi delle famiglie. Il ministro sa che l'Europa guarda, valuta e non può quindi permettersi di legare gli sconti Imu a poste aleatorie. Come una spesa per interessi sul debito (80 miliardi l'anno) meno esosa del previsto se lo spread però si mantiene sotto i 300 punti. Cosa questa non così scontata dopo il declassamento di Standard & Poor's e soprattutto l'outlook negativo.
Nell'attesa cabina di regia di giovedì quindi il ministro dell'Economia ha messo tutte queste considerazioni sul tavolo della maggioranza per tirare le fila. I tecnici del ministero hanno elaborato varie ipotesi sulle quali fare una prima ricognizione giacchè difficilmente la cabina di regia riuscirá a trovare la quadra.
Vediamo le varie ipotesi. C'è quella di innalzare la franchigia da 200 a 600 euro, operazione che consentirebbe di esentare l'85% dei proprietari di prima casa ma che risulterebbe costosa: richiede infatti una copertura di circa 3 miliardi, non così lontana dal buco di 4 miliardi che comporterebbe l'eliminazione tout court dell'imposta sulla prima abitazione. C'e' anche un 'piano B' che prevede di alleggerire l'imposta legando la franchigia all'Isee, l'indicatore del reddito. Diversi i parametri che potrebbero essere presi in considerazione: dal numero dei figli al valore catastale dell'immobile, ai metri quadri fino alla presenza di un mutuo. Tra le ipotesi, al momento solo sussurrate, anche un possibile ulteriore rinvio della rata da settembre a dicembre, considerata solo un'opzione di riserva, nel caso in cui i partiti non riuscissero a trovare un accordo. Si lavora anche alle soluzioni per evitare del tutto l'aumento dell'Iva, per ora solo rinviato al 1 ottobre. I tecnici stanno valutando coperture alternative all'aumento degli acconti Irpef e Ires. Rinviare lo scatto a fine anno costerebbe un altro miliardo. Resta sempre in piedi anche la possibilitá di arrivare alla cosiddetta 'service tax' che assorbirebbe Imu e Tares sui rifiuti.
Ma in questo caso si tratta di evitare che la fusione delle due imposte si trasformi in un moltiplicatore con l'effetto di aumentare la pressione fiscale. Abbiamo giá visto che per quanto riguarda le modifiche al decreto sul lavoro, nella parte della flessibilitá legata allExpo 2015, il governo ha scelto la strada del rinvio mettendo come traguardo il 15 settembre. Non è quindi escluso che Saccomanni segua la stessa logica anche per l'Imu. Il problema non è solo quello delle coperture. C'è anche un quadro politico che è agitato e sul quale pende la sentenza del 30 luglio a carico di Berlusconi. Le vicende internazionali con la questione kazaka hanno messo altra benzina. Insomma tutto lascia consigliare a Saccomanni un rinvio sul quale anche la maggioranza, con i mugugni di rito, potrebbe non essere del tutto in disaccordo.
giovedì 18 luglio 2013
Nella meravigliosa cornice del Chervò Golf - San Vigilio Pozzolengo - Lago di Garda si è tenuto in data 17.07.2013 il 3° Campionato Italiano a Squadre PF Golf.
Vendere casa oggi: ci vogliono 8 mesi e mezzo ma solo con realismo sui prezzi di Michela Finizio - Il Sole 24 Ore
Borsa: dopo l'arresto dei Ligresti vola Fonsai, gli immobili sperano nel concordato(firstonline.info)
Così tramonta l'impero dell'Ingegnere di Paternò, ma l'effetto degli arresti sui titoli di Borsa sconta la possibilità che ora per gli immobili del gruppo il concordato diventi più vicino - Dopo un'apertura in territorio negativo, Fonsai mette il turbo a Piazza Affari.
L'impatto emotivo è durato un'ora o poco più. Il titolo Fonsai ha perduto fino all'1,5% subito dopo la notizia degli arresti di Salvatore Ligresti, delle figlie e dei collaboratori più stretti. Poi, il mercato ha preso atto che le contestazioni dei magistrati, da quel che si apprende dalla conferenza stampa, non aggiungono nulla di nuovo a quanto già si sapeva: un buco nella riserva sinistri di circa 600 mln euro, più un danno patrimoniale di circa 300 milioni dovuto all'occultamento di "un'informazione sensibile e determinante per le scelte degli investitori, la cui mancata comunicazione ha cagionato un grave danno ad almeno 12.000 risparmiatori", come si legge nel comunicato della Fiamme Gialle.
Si tratta, insomma, di una cifra già nota e già coperta da Unipol-Fonsai con la previsione nel piano 2012-2015 di rafforzamenti delle riserve sinistri danni di esercizi precedenti per circa 900 milioni di euro. Anzi, l'uscita di scena dei Ligresti fa venir meno la minaccia di azioni legali di disturbo da parte dell'ex gruppo di controllo, già paventate nelle scorse settimane dopo dichiarazioni sibilline di Giulia Ligresti.
Il mercato, in cambio, non crede che la nuova Fonsai possa rifarsi sugli ammanchi nei confronti dei vecchi amministratori: un'azione legale potrebbe essere avviata ma non è facile prevedere quali somme potrebbero essere recuperate. Nessuna conseguenza nemmeno sulle partite ancora aperte sui terreni coinvolti nei fallimenti di Inco e Sinergia, che non sono confluite in Unipol Fondiaria. Tre settimane fa il Comune di Milano e la Regione Lombardia hanno reso noto di aver congelato le decisioni sul cosiddetto progetto Cerba, il Centro europeo di ricerca biomedica, che riguarda un terreno che rientra nel fallimento del gruppo Ligresti, e si trova all'interno del Parco Agricolo Sud Milano.
L'area Cerba era stata ipotecata da Salvatore Ligresti per 120 milioni di euro per avere prestiti da Unicredit e da altre banche, ipoteche che però nell'ambito del fallimento di Imco e Sinergia Holding, a monte del gruppo, sono state giudicate dal Tribunale fallimentare in primo grado "operazione depauperatoria" e "atto formato senza i requisiti di legge”. “Ora il ceto bancario dovrà mettere a punto la sua proposta, ma possiamo dire che il concordato è più vicino”, dichiarò in quell'occasione il numero uno di Hines in Italia, Manfredi Catella. Il Cerba, del resto, è l'asset chiave attorno al quale ruota l'intero piano di concordato che sarà presentato dalle banche creditrici esposte verso il sistema delle holding dei Ligresti per 325 milioni. Il piano prevede il conferimento delle aree in un fondo immobiliare gestito da Hines oltre ad altri immobili di proprietà di Imco e Sinergia.
E' l'ultimo pezzo di quello che fu l'impero immobiliare della Milano da bere.
Il valore degli immobili in Toscana sono scesi del 20% in cinque anni - gonews.it
La Rete Casa: "Non sono i prezzi a frenare le compravendite, ma il crollo del potere d’acquisto delle famiglie"
mercoledì 17 luglio 2013
Golf People Real Estate - La pizza buona non è più sufficiente ad attirare investimenti stranieri
NEWS. La pizza buona non è più sufficiente ad attirare investimenti stranieri…
Accetto con piacere ogni tipo di commento.
Al prossimo appuntamento.
Commerzbank: cede gli immobili nel Regno Unito - advisoronline.it
A.A.A. (S)vendesi isole - news.immobiliare.it
A.A.A. (S)vendesi isole
Chi fa della difesa della natura e del territorio una parte integrante della propria vita non può che rimanere amareggiato alla notizia che sono tanti i paradisi naturali nel mondo messi in vendita per quei privati che possono permetterseli. I vincoli per l’utilizzo di isole e arcipelaghi sparsi in tutto il mondo sono tanti, ma quella delle isole in vendita resta una questione complessa e da indagare con attenzione.
L’Isola di Budelli è in vendita
Attualmente, l’isola in questione è di proprietà di una società immobiliare di Milano andata in fallimento: da qui la decisione del tribunale di Tempio Pausania, in Gallura, di mettere lo strano “immobile” all’asta. Parliamo di 1.610.153 metri quadri che però non possono essere oggetto di alcun intervento, visti i forti vincoli di tutela del territorio imposti dal Ministero dell’Ambiente. Nessuna costruzione, nessun resort o albergo di lusso potranno mai essere realizzati in quel contesto da favola. Anzi, chi la comprerà dovrà chiedere il permesso e l’accompagnamento del personale del Parco della Maddalena persino per visitarla.
Certo, vista la bellezza del territorio in questione – celebre per la sua Spiaggia Rosa – sarebbe stato meglio che ne diventasse proprietario lo Stato italiano, che gode attraverso il Ministero dell’Ambiente del diritto di prelazione. Ma dai vertici della Nazione non è giunto alcun cenno di attenzione (vista la scarsità di fondi): da qui la decisione del Presidente del Parco della Maddalena di proporre l’isola di nuovo ai privati. Base d’asta: 2 milioni e 945mila euro. Gli interessati sono invitati a partecipare con la loro offerta all’incontro del primo ottobre prossimo.
I precedenti della Sardegna: Spargi e Santo Stefano
La probabilità che l’isola di Budelli vada nelle mani di qualche magnate straniero è davvero alta e, oltretutto, non sarebbe nemmeno la prima volta: nel 2011, ad esempio, una imprenditrice umbra ha acquistato – per la modica cifra di 127mila euro – otto ettari di macchia nell’isola di Spargi, all’incirca la metà della sua estensione totale.
Un anno dopo, invece, ad una società romana sono bastati 90 mila euro per acquistare un angolo dell’isola di Santo Stefano, un’altra delle isole che compone il parco della Maddalena.
Le “offerte” in giro per il mondo
Offerte di isole in vendita non mancano lungo le coste di tutta la Penisola, ma chi è disposto a spingersi più a Nord potrebbe trovare quello che cerca nell’Europa del Nord, magari in Irlanda o in Scandinavia. Le Maldive, infine, pullulano di offerte, anche se i prezzi salgono tantissimo e le trattative si fanno sempre riservate.
martedì 16 luglio 2013
Regno Unito, nuovo record dei prezzi: +0,3% a luglio by Monitorimmobiliare
http://monitorimmobiliare.it/articolo.asp?id_articolo=15493 15/07/2013 Nel Regno Unito continua la corsa dei prezzi del residenziale. A luglio, secondo la società di intermediazioneRightmove, i prezzi hanno toccato un livello record, crescendo almeno il doppio rispetto a quanto previsto per quest'anno. I prezzi richiesti sono aumentati dello 0,3% a una media di 253.658 sterline (383.300 dollari), e secondo Rightmove saliranno ancora del 4%, invece che del 2% come ipotizzato precedentemente. A Londra i prezzi medi richiesti si aggirano sempre intorno alle 515.379 sterline. "Una combinazione di apparente stabilità economica internazionale e segnali di una ripresa economica a livello nazionale stanno spingendo potenziali debitori ad accrescere i loro impegni finanziari", ha detto Miles Shipside, un esponente della società. "A meno di un serie di cattive notizie economiche, ci aspettiamo che l'impatto positivo di questo andamento economico sul mercato immobiliare prosegua". Rispetto all'anno precedente, i prezzi medi in Inghilterra e Galles sono aumentati del 4,8%, a Londra invece del 12%. "Sembra però che i venditori di Londra si siano presi una pausa di respiro", ha detto Shipside. "Resta da vedere se questo è l'inizio del consueto rallentamento estivo o se la forte domanda da parte degli acquirenti e la carenza di scorte vedrà i prezzi aumentare di nuovo al di sopra della media della bella stagione, che è tradizionalmente più bassa”. |
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Ibiza vieta gli sfratti - Monitorimmobiliare.it
http://monitorimmobiliare.it/articolo.asp?id_articolo=15492 15/07/2013 Niente più sfratti ad Ibiza (almeno sulla carta). L'isola sarà infatti dichiarata "libera dagli sfratti", così come chiesto e ottenuto dalla delegazione locale dell'Associazione spagnola delle vittime dei mutui (PAH), dopo l'incontro con la consigliera alla Partecipazione cittadina, Carmen Dominguez. Mancherebbe però ancora l'ok delle istituzioni locali. Aitor Morras, portavoce dell'associazione, ha assicurato l'importanza dell'accordo e ha garantito che, una volta ottenuto il via libera degli enti locali, "le istituzioni non metteranno più a disposizione mezzi per eseguire sgomberi", escludendo quindi l'intervento di polizia locale, vigili del fuoco o fabbri. Quella degli sfratti è una delle principali emergenze della Spagna scoppiata dopo l'inizio della crisi economica, a cui il governo ha cercato di porre rimedio approvando una legge per una moratoria degli sgomberi nel caso di debitori con ipoteca a carico. |
Posted by Monitorimmobiliare |
Piattaforma degli agenti immobiliari per dire stop ai cartelli «Vendesi» abusivi - di Michela Finizio - Il Sole 24 Ore
Barbie cerca casa a Milano. Con l'aiuto del Politecnico di Giovanna Mancini. - Il Sole 24 Ore
Imu: si lavora su sconto,verso aumento soglia esenzione (ANSA)
lunedì 15 luglio 2013
Mediobanca e gli allarmi sulla casa - osservatoriofinanziario.com
L'Italia rischia il fallimento, è la tesi Mediobanca, perché lebanche sono deboli. E su questo alert si accende immediatamente l’attenzione e la polemica (nella quale interviene piccatamente, anche Enrico Tomaso Cucchiani, amministratore delegato di Intesa Sanpaolo). Ma, in realtà, il report contiene un'altra previsione potenzialmente devastante, ma che finisce colpevolmente in un cono d’ombra. Vale a dire: le banche sono deboli per colpa del mercato immobiliare. Il giudizio tranchant che fa balzare sulla sedia Breglia e gli esperti del settore.
Ma cosa potrebbe accadere all'Italia da qui a sei mesi? È vero che il mercato immobiliare crollerà, e con esso anche le banche e l'intero Paese? Per capirlo, bisogna innanzitutto fare un passo indietro. E ripercorrere per sommi capi la tesi di fondo del report di Mediobanca.
Per prima cosa, dice Guglielmi, i segnali di crisi già ci sono. Sono numerosi, e arrivano da più parti. Come per esempio il rendimento dei Btp che ha recentementesuperato quello dei Bot di pari durata, lasciando presagire un atteggiamento prudente e attendista da parte degli investitori, che quindi, sembra stiano aspettando un default del Paese a breve.
Secondo, rispetto a quanto accadde nel 1992, stavolta la situazione si presenta peggiore. Il contesto macroeconomico sta colpendo l’economia italiana più pesantemente di quanto accadde allora. Mentre l’Italia, dal canto suo, non può più contare sulla leva della svalutazione, come 21 anni fa, quando a svalutarsi fu la lira.
Terzo, le banche hanno visto ridursi, dal 2007 a oggi, il tasso dicopertura cash dei crediti problematici, passato dal 51 al 40% del 2013. Diventando, necessariamente, molto più dipendenti dalle garanzie realirispetto a qualche anno fa. Prima che la crisi divampasse. Così, se i prestiti concessi non vengono rimborsati, o vengono restituiti solo in parte, le garanzie reali,cioè gli immobili, diventano fondamentali. Ma con i prezzi delle case che si riducono, la situazione rischia di destabilizzare il sistema.
Ma davvero la situazione è così catastrofica? Certo, l'allarme lanciato da Mediobanca potrebbe condizionare le politiche future degli investitori, andando a peggiorare comunque la situazione. E già il nuovo taglio di rating dell'Italia (sceso a BBB), stabilito il 9 luglio daStandard&Poor's, non lascia presagire buone notizie in arrivo.
Che vanno poi ad aggiungersi a un ulteriore calo del 5,7%, calcolato rispetto allo stesso periodo di un anno fa, registrato nel primo trimestre del 2013.
Anche Tecnoborsa e l'Agenzia delle Entrare, in un recente sondaggio sempre riferito al primo trimestre 2013, parlano di contrazione del costo delle abitazioni. In particolare, dai dati emerge che circa l’83% degli agenti immobiliari nei primi 3 mesi ha dovuto accontentarsi di prezzi ridotti rispetto alle aspettative, di valori che si aggirano anche intorno al -15,6% sul prezzo atteso.
E nonostante i prezzi siano in costante calo, le compravendite non si risollevano. In una recente indagine pubblicata daNomisma e relativa all'andamento del mercato immobiliare in 13 città italiane, infatti, emerge un ulteriore calo del 14,2% nell'acquisto di abitazioni, registrato solo nel primo trimestre 2013. Che vuol dire -25,8% rispetto al 2012, per un totale di circa 154.000compravendite in meno. E si traduce, anche, in una dilatazione dei tempi medi di vendita. Per acquistare una casa, infatti, servono 8,5 mesi. Mentre uffici, negozi e box, non se la passano meglio, e richiedono rispettivamente 10,4, 9,8 e 7 mesi per essere venduti.
Anche Tecnoborsa e l'Agenzia delle Entrare, in un recente sondaggio sempre riferito al primo trimestre 2013, parlano di contrazione del costo delle abitazioni. In particolare, dai dati emerge che circa l’83% degli agenti immobiliari nei primi 3 mesi ha dovuto accontentarsi di prezzi ridotti rispetto alle aspettative, di valori che si aggirano anche intorno al -15,6% sul prezzo atteso.
E nonostante i prezzi siano in costante calo, le compravendite non si risollevano. In una recente indagine pubblicata daNomisma e relativa all'andamento del mercato immobiliare in 13 città italiane, infatti, emerge un ulteriore calo del 14,2% nell'acquisto di abitazioni, registrato solo nel primo trimestre 2013. Che vuol dire -25,8% rispetto al 2012, per un totale di circa 154.000compravendite in meno. E si traduce, anche, in una dilatazione dei tempi medi di vendita. Per acquistare una casa, infatti, servono 8,5 mesi. Mentre uffici, negozi e box, non se la passano meglio, e richiedono rispettivamente 10,4, 9,8 e 7 mesi per essere venduti.
Ma, il rischio di un default del Paese, non per tutti, sembra essere un'ipotesi concreta. "I dati di Mediobanca sono effettivamente allarmanti e condivido i timori di fondo", spiega Luca Dondi, Responsabile del settore immobiliare di Nomisma, "ma non credo che ci saranno effetti traumatici nella seconda parte dell'anno. Le sofferenze sono un problema enorme ed è vero che si è fatto eccessivo affidamento sulla capacità di copertura delle garanzie immobiliari, in un mercato divenuto ormai del tutto illiquido. Non credo tuttavia che il gradualismo, spesso eccessivo, che ha caratterizzato l'adeguamento dei valori immobiliari venga improvvisamente meno, nonostante i richiami all'ordine in tal senso di Banca d'Italia". Che, infatti, proprio a marzo 2013 ha inviato, a tutti i principali istituti di credito, una lettera contenente la richiesta di aggiornare le perizie e riclassificare crediti difficili, sofferenze e incagli, valutando anche la liquidabilitàdegli immobili. Vale a dire: i tempi, e i ricavi che si otterrebbero da una eventuale vendita dell'immobile dato in garanzia. Aggiornando così le stime di valore. Per essere, poi, in grado di far fronte a eventuali perdite.
La situazione, dunque, resta tesa. Anche se l'ipotesi di un default sembra essere scongiurabile. E anche se non si assisterà alla bancarotta del Paese, gli esperti sembrano concordi nel dire che non sarà un periodo facile per il mercato immobiliare.
"Ci sarà sicuramente una riduzione del valore più che proporzionale rispetto alle dinamiche congiunturali (bisogna recuperare i compiti non fatti in passato), ma non prevedo tracolli", continua Dondi che prevede, "il fenomeno continuerà ad essere gestito, con le ovvie ricadute in termini di efficienza del mercato, ma con la garanzia di una tenuta a livello sistemico. Una sorta di tutoraggio, che risulta influenzato dal dinamiche congiunturali senza prevedere automatismi negli adeguamenti nel caso in cui emergano sopravvalutazioni rispetto agli effettivi livelli di mercato".
Anche le banche, però dovranno fare la loro parte. "Sarebbe il caso di chiedere 'più banca nell'immobiliare'", chiarisce, infatti, Breglia,"per le famiglie che possono pagare un mutuo ma non gli viene dato, per le operazioni immobiliari che possono avere un ragionevole buon esito e gli viene negato. L'immobiliare, come insegnano nei primi giorni dei corsi di economia, è il motore dell'economia di un Paese sano".
Ma finché la situazione rimane stabile, non si possono non prevedere ricadute sull'andamento della crisi economica. "È evidente che l'esigenza di accompagnamento allunghi i tempi dell'uscita dalla recessione. Non parlerei di bolla speculativa, che ha caratteristiche diverse, ma di potenziale recessivo ancora inespresso", spiega Dondi,d "due modi diversi per dire che i prezzi degli immobili caleranno ancora". Con buona pace di chi decide di comprarsi casa. Sempre che, alla fine, riesca a ottenere un finanziamento.
© Of-Osservatorio finanziario - riproduzione riservata
Cina: investimenti immobiliari aumentati del 20.1% nel primo semestre - crionline
Secondo i dati, nella prima metà dell'anno l'aumento degli investimenti nel settore immobiliare nell'intero paese ha subito una riduzione di 0,8 punti percentuali rispetto al primo trimestre e un calo di 0,3 punti percentuali rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente.
Mercato immobiliare, l’ora della svolta di Paolo Onofri * Stefania Tomasini - Repubblica.it
Slovenia: prezzi immobili in calo Scesi del 4,3% nel primo trimestre 2013 (ANSA)
domenica 14 luglio 2013
Valeria Marini e Dario Argento: nelle loro case gli italiani non vivrebbero (comunicati123.com)
Nella casa di quale personaggio famoso vorresti vivere? | |
Leonardo da Vinci |
26%
|
Salvo Montalbano |
17%
|
Silvio Berlusconi |
15%
|
La Casa Bianca |
12%
|
Francesco Totti-Ilary Blasi |
8%
|
Carlo Cracco |
6%
|
Elisabetta d’Inghilterra |
6%
|
Roberto Bolle |
4%
|
Madonna |
3%
|
Raffaella Carrà |
1%
|
Nella casa di quale personaggio famoso non vivresti mai? | |
Valeria Marini |
24%
|
Dario Argento |
19%
|
Bruno Vespa |
13%
|
Beppe Grillo |
10%
|
Flavio Briatore-Elisabetta Gregoraci |
9%
|
Paolo Limiti |
7%
|
Barbara d’Urso |
7%
|
Al Bano-Loredana Lecciso |
5%
|
Teo Mammuccari |
3%
|
Licia Colò |