La Rete Casa: "Non sono i prezzi a frenare le compravendite, ma il crollo del potere d’acquisto delle famiglie"
“Non è l’eccessivo costo degli immobili a
frenare il mercato delle compravendite, ma la mancanza di liquidità da
parte delle famiglie a cui si aggiunge la frenata brusca delle
concessione dei mutui, che ha fatto sì che chi vuole acquistare debba
contare essenzialmente sui propri risparmi. Se non si riapre la porta
d’accesso ai finanziamenti non solo non ci sarà ripresa del settore, ma
molte famiglie si troveranno a dover scegliere la strada dell’affitto,
che sicuramente non è una forma di investimento”. Rete Toscana Casa
chiede alle istituzioni un intervento a sostegno della ripresa del
mercato immobiliare, che resta un volano prezioso per l’economia, anche
perché garantisce moltissimi posti di lavoro per il comparto
dell’edilizia e delle ristrutturazioni.
“E’ assurdo continuare a vedere la casa
come una rendita, senza considerare che nella gran parte dei casi le
compravendite sono riferite a persone che non acquistano per speculare
ma sono alla ricerca di un luogo in cui abitare. A Firenze negli ultimi
cinque anni i valori sono diminuiti in media che si avvicina al 20% ed
è difficile pensare che il calo possa continuare ancora su questi
livelli, poiché c’è una soglia sotto cui diventa impossibile scendere
se non si vuole perdere il valore della casa come investimento. Per cui
non ha senso parlare di prezzi gonfiati. Il vero problema – ribadisce
Rete Toscana Casa – resta la sempre più diffusa mancanza di capacità di
spesa. Se non si rende ossigeno alle famiglie non potrà esserci
ripresa. In questo senso riteniamo opportuna anche una riflessione sui
livelli di tassazione degli immobili e chiediamo di rivedere
l’applicazione dell’Imu, non solo abolendo quella sulla prima casa, ma
rimodulando anche quella sugli immobili commerciali e industriali, oggi
quanto mai penalizzati”.
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