sabato 4 maggio 2013

Intervista a Gianluca Santacatterina su Golf People Magazine in uscita in questi giorni


Londra, ecco l’immobile più caro del mercato (news.immobiliare.it)


La City inglese e il mercato immobiliare del Regno Unito continuano a tenere banco nelle cronache internazionali del settore. Noi stessi vi abbiamo raccontato di come in Inghilterra sia possibile trovare case ad una sola sterlina, di come il Governo Cameron sia riuscito, pur con fortissime opposizioni interne, a far ripartire il mercato dei mutui o, ancora, di come molti miliardari vogliano prendere casa a Londra, anche se con un occhio di riguardo per la propria privacy.
Adesso si parla ancora della capitale britannica perché da qualche giorno, come ha scritto il giornale The Indipendent, è approdato sul mercato quello che sembra destinato a passare alla storia come l’immobile privato più caro di Londra. Si tratta di una casa messa in vendita con una prima richiesta di 250 milioni di sterline, equivalenti più o meno a 700 volte il valore medio di un immobile medio all’ombra del Big Ben.
Anche le dimensioni, va detto, sono notevoli; la casa in questione è grande all’incirca trenta volte in più di quanto non siano le dimore private del Regno di Sua Maestà Elisabetta II. Attuale proprietario dell’appartamento, che si trova sulla Carlton House Terrace, occupa ben sei piani ed ha la vista su St. James, pare sia un membro di una famiglia reale araba che ha imposto un riserbo altissimo circa le immagini relative all’immobile che possono essere pubblicate. Escludendo alcuni scatti dell’esterno, infatti, sono reperibili senza un appuntamento concordato solo alcune immagini in bianco e nero scattate prima della ristrutturazione operata proprio dall’attuale proprietario.

Banca d'Italia: ricevute prime offerte sopra base d'asta per immobili (borsa italiana.it)


Portafoglio di oltre 400 milioni (Il Sole 24 Ore Radiocor) - Roma, 3 mag - Banca d'Italia ha ricevuto le prime offerte, a valori superiori alla base d'asta per il suo patrimonio immobiliare in vendita. Lo comunica RTI Colliers International Italia ? EXITone, in qualita' di advisor della Banca centrale per la vendita di un portafoglio di immobili di sua proprieta' precisando che, con riferimento al bando integrale di vendita pubblicato lo scorso 15 dicembre, la Banca d'Italia, in questi primi mesi dell'anno, ha ricevuto numerose manifestazioni di interesse su buona parte degli immobili oggetto di dismissione che hanno dato luogo a molteplici sopralluoghi presso gli immobili. Il portafoglio complessivo, del valore di oltre 400 milioni di euro, si legge nella nota, comprende ex filiali e alcune pertinenze a uso residenziale distribuite su tutto il territorio nazionale, con una superficie totale di oltre 240.000 metri quadrati. Il 19 aprile, scaduto il termine per la presentazione delle proposte di acquisto, riferisce la nota, sono pervenute offerte per alcuni edifici a valori superiori alle rispettive basi d'asta. Sono in corso le attivita' di verifica delle offerte stesse, che ? una volta conclusesi in maniera positiva ? consentiranno il perfezionamento delle operazioni di vendita. Nel frattempo sono in corso con la Banca d'Italia gli opportuni approfondimenti per la dismissione del residuo asset.
Com-Ale

Cresce ancora il rischio di bolla immobiliare Aumentano i prezzi per gli immobili a scopo residenziale, ma i redditi sono rimasti stabili (ticinonline.ch)


ZURIGO - In base all'indice della bolla immobiliare di UBS il rischio di una correzione sul mercato elvetico è cresciuto ulteriormente nei primi tre mesi di quest'anno, ma in maniera meno mercato rispetto ai trimestri precedenti. Esso è salito a 1,17 punti, 0,06 in più della fine del 2012.
UBS considera che vi sia una situazione di rischio con valori superiori a 1. Nel terzo trimestre 2012 questa soglia era stata superata per la prima volta dalla bolla immobiliare degli anni '90.
Anche se l'incremento è stato più debole rispetto alla media di +0,11 punti trimestrali registrati dal 2009, il rischio di una correzione è salito ancora, rileva UBS in un comunicato diffuso oggi. I motivi sono da ricercare nell'ulteriore rialzo dei prezzi per gli immobili a scopo residenziale e nell'aumento dei crediti ipotecari, mentre nel contempo i redditi delle economie domestiche e i prezzi al consumo sono rimasti più o meno stabili.
Secondo la grande banca alle regioni a rischio si sono aggiunti Lucerna, Svitto interno e Glattal-Furttal (ZH). Le prime due sono tra le zone in cui si sono avuti i maggiori incrementi dei prezzi dal 2009. La terza ha segnato una crescita più debole, ma fa già parte delle venti regioni con i prezzi più elevati di tutto il paese.

venerdì 3 maggio 2013

New York, con il tatuaggio dell'agenzia immobiliare un aumento di stipendio del 15% by Monitorimmobiliare

http://www.monitorimmobiliare.it/articolo.asp?id_articolo=14507
New York, con il tatuaggio dell'agenzia immobiliare un aumento di stipendio del 15%02/05/2013

Anthony Lolli (foto), fondatore e amministratore delegato di Rapid Realty, una delle maggiori reti di agenzie immobiliari in franchising che operano nell'area di New York, ha proposto un aumento di stipendio – si parla del 15% in più della retribuzione – ai suoi suoi circa 1.100 dipendenti che accetteranno di farsi tatuare il logo della ditta.

Al momento – rivela il network americano Abc, che per primo ha diffuso l'insolita notizia - sembra che solo 40 persone abbiano detto sì all'idea di farsi tatuare la doppia R di Rapid Realty in una qualsiasi parte del corpo.

Il marchio rappresenta una delle prime reti di agenzie – è nata nel 1998 – che negli Usa hanno usato il modello franchising per vendere sia immobili commerciali che residenziali.

Nel 2013 la rivista specializzata Franchise Business Review ha inserito RR nella Top ten delle migliori aziende americane in franchising.

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Boom prezzi immobili in Iran, +40% in 3 anni by Monitorimmobiliare

http://www.monitorimmobiliare.it/articolo.asp?id_articolo=14520
Boom prezzi immobili in Iran, +40% in 3 anni03/05/2013

Dopo l’apertura di due uffici in Cina e la prossima apertura a Mosca, World Capital sta analizzando le opportunità dei mercati mediorientali.

In questa direzione ha condotto un'indagine sulmercato immobiliare iraniano.

“L’attuale situazione politica iraniana – si legge nel rapporto stilato da dipartimento research del gruppo - ha portato il Paese al più alto tasso di inflazione mai registrato, con un conseguente aumento dei prezzi delle case e dei terreni, che sono cresciuti quasi del 20%.

Nella capitale Tehran il costo degli appartamenti di nuova costruzione è arrivato quasi a 4mila euro/sqm a marzo 2013.

Questo andamento ha fortemente influenzato i canoni di locazione che in Iran solitamente sono rinnovati annualmente e pertanto intrinsecamente legati all’andamento dei prezzi.

Negli ultimi 3 anni il valore delle proprietà immobiliari è cresciuto del 40%, ma ciò non ha frenato il mercato, anzi al contrario, ha attirato l’attenzione degli investitori, specialmente di investitori privati nel settore residenziale.

Questo perché in Iran come in Italia l’investimento immobiliare protegge dall’inflazione”.

L'Iran è uno Paesi del Medio Oriente “con un elevato potenziale degli investimenti immobiliari – conclude il rapporto - e con un elevato tasso di crescita del Pil, che lo rende un potenziale Paese emergente.

Il mercato immobiliare Iraniano negli ultimi 30 anni è stato sempre in crescita, sia in termini di qualità del prodotto sia per quanto concerne i prezzi degli immobili, specialmente nelle città come Teheran.

Infatti, Teheran è conosciuta per i suoi sviluppi e sia nelle costruzioni che nelle infrastrutture”.
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giovedì 2 maggio 2013

Immobili all'Estero Intervista l'arch. Giuliano Tito - General Manager Lombardia ReplatFrimm

Cos'è una piattaforma MLS?
“Il Multiple Listing Service (MLS) è un metodo operativo attivo fra gli operatori immobiliari che prevede la condivisione e la pubblicizzazione delle liste degli immobili al fine di consentire un'ampia collaborazione fra le parti a favore sia delle agenzie sia dei clienti. Tramite gli MLS gli operatori possono soddisfare al meglio le richieste della clientela, potendo favorire sia la domanda che l'offerta. Infatti chi vende avrà la possibilità di avere una platea più ampia mentre chi compra avrà una maggiore scelta di immobili”. Questa è la definizione che Wikipedia dà dell’MLS. Io aggiungerei che l’MLS è il futuro della professione di agente immobiliare: più andremo avanti, più gli operatori diventeranno dei professionisti veri e propri, più si farà uso della condivisione via MLS. Anzi, saranno i clienti a cercare le agenzie connesse ai sistemi MLS. E, infine, l’MLS diventerà uno standard, lo standard per la compravendita immobiliare in Italia.
Con MLS REplat lavoriamo ogni giorno per far comprendere le infinite possibilità della collaborazione tutelata tra operatori: gli agenti immobiliari stanno capendo che è possibile guadagnare di più e con meno lavoro condividendo i propri affari con quanti più colleghi possibile. In MLS REplat, infatti, questi ultimi non sono più concorrenti ma affidabili collaboratori.

Perché in tempo di crisi la piattaforma MLS può aiutare gli agenti immobiliari?
Perché nell’ultimo anno e mezzo – come attestano i numeri del Centro Studi Frimm sulla compravendita MLS – nonostante il calo della domanda l’operatività degli agenti immobiliari connessi al network MLS REplat ha sempre fatto registrare valori positivi: ciò significa che l’operatore che si avvale del MLS – e quindi dei portafogli immobili di migliaia di colleghi - ha un asso nella manica che gli altri, coloro che si affidano al “vecchio” modus operandi, non hanno.
Si calcola che, mediamente, per le esperienze di altri Paesi, con il MLS si triplica il giro d’affari di ogni agente immobiliare aderente, pur rinunciando a una parte delle proprie provvigioni in favore del partner.

Può portare benefici anche al cliente finale?
Eccome: con un semplice click del mouse un MLS mette a disposizione dei propri utenti e dei loro clienti migliaia di immobili in tutta Italia. Immobili veri, garantiti dagli agenti immobiliari che ogni giorno utilizzano uno strumento creato appositamente per loro. L’MLS è prima di tutto uno strumento B2B, cioè per addetti ai lavori, ed è per questo che il database condiviso possiede un altissimo valore qualitativo. La vasta gamma di offerta e l’ampia rete collegata al MLS danno la possibilità di velocizzare i tempi dell’operazione e di fidelizzare la clientela: il consumatore ha più probabilità di trovare ciò che sta cercando e di concludere l’operazione sfruttando i contatti e gli immobili di tutti gli aderenti al sistema.
Inoltre, non deve più avere a che fare con una moltitudine di agenti immobiliari e un’infinita quantità di numeri di telefono. Con MLS REplat, infatti, si può avere un'unica agenzia di riferimento per tutti gli immobili contenuti nella piattaforma.
Infine, decidere di affidare la vendita del proprio immobile a una agenzia MLS REplat, significa incaricare più di 2.000 operatori in tutta Italia che collaboreranno per garantire il massimo guadagno nel minor tempo possibile. Il tutto pagando soltanto una sola commissione. Il cliente può incaricare l’agenzia immobiliare a lui più vicina, anche se si tratta di un immobile che possiede in un’altra città.

Analisi del mercato immobiliare attuale
Il mercato immobiliare sta tornando alla normalità. La crisi c’è, come c’è anche una legge non scritta che afferma che i mercati – anche quello immobiliare – si autoregolano. Una certezza che ci arriva dai numeri del passato. Se prendiamo in considerazione l’andamento del mercato italiano dal 1985 a al 2011 scopriamo che la media delle compravendite effettuate è di 600mila unità. Il dato oscilla tra le 869mila unità registrate nel 2006 e le 430mila totalizzate nel 1985. Ebbene, nel 2011 i dati riferiscono di circa 598mila compravendite effettuate: un dato perfettamente nella media degli ultimi tre decenni. E se si pensa che il -21% di compravendite registrato nel 2012 (fonte: Agenzia del Territorio) sia un dramma, si sbaglia. Tra il 1991 e il 1992, infatti, accadde la stesso: -19% in appena un anno. A seguito di quella improvvisa depressione, però, il mercato reagì crescendo di anno in anno con grande regolarità perché ogni momento di crisi è una risposta che un sistema attua per salvaguardare la propria sopravvivenza.

Previsioni e prospettive future
Come ho detto in precedenza, la vera prospettiva per il mercato immobiliare è l’integrazione completa dell’MLS all’interno del sistema di compravendita. L’MLS è lo strumento che farà fare il vero salto di qualità all’intero comparto: ne trarranno giovamento sia gli agenti immobiliari sia gli acquirenti/venditori. Oltre a ciò, lo dicevamo, il mercato si riprenderà anche se non tornerà ai numeri – dopati – che ci hanno fatto sfiorare le 900.000 compravendite all’anno

Filippine: corre il mercato immobiliare Il mattone nel Paese asiatico gode di ottima salute, sostenuto da un periodo di crescita economica e di aumento della fiducia tra le imprese, a sua volta dovuto al migliorato rating per gli investimenti ottenuto dal Paese asiatico - Forte aumento degli affitti, in particolare nel settore degli uffici (firstonline.info)


Il mercato immobiliare filippino resta positivo sostenuto da un periodo di crescita economica e di aumento della fiducia tra le imprese grazie al migliorato rating per gli investimenti ottenuto dal Paese asiatico. In particolare, i valori delle proprietà e gli affitti sono cresciuti nel distretto degli affari di Manila Metro. È questa la fotografia per il primo trimestre del 2013 data dall’azienda di consulenze immobiliari Colliers. 

“Il mercato resterà positivo in tutti i settori, ma ci saranno richieste in particolare per il mercato residenziale e degli uffici” spiega Julius Guevara Colliers, associate director di Colliers International Philippines. 

Nel distretto degli affari di Makati, gli affitti mensili per gli uffici di lusso sono cresciuti del 5,1% rispetto al trimestre precedente per una fascia di prezzo che va da 860 a 1.100 peso filippini al metro quadrato. Colliers prevede che nei prossimi 12 mesi ci sarà un ulteriore increment del 7,1% a 880-1.220 peso al metro quadrato. Nel settore residenziale, gli affitti per un appartamento di lusso con tre camere da letto in centro sono cresciuti del 2,3% trimestre su trimester a 737 peso al metro quadrato. 

La percentuale di uffici sfitti nel trimestre è stata pari al 3,38% in leggera diminuzione rispetto al 3,48% del trimestre precedente. La “vacancy” per gli alloggi residenziali nel trimestre è stata pari al 9,8% in diminuzione rispetto al 10 per cento. 

Imu: Ocse, più importante ridurre tasse su lavoro Per il capoeconomista Padoan, le priorità sono crescita e occupazione (ANSA)


Imu: Ocse, più importante ridurre tasse su lavoro
(ANSA) - ROMA, 2 MAG - ''Se le priorita' sono crescita e occupazione la prima cosa da tagliare sono le tasse sul lavoro''. Così il capoeconomista dell'Ocse, Pier Carlo Padoan, in conferenza stampa. ''Ridurre le tasse sul lavoro e' piu' importante che ridurre l'Imu'', osserva. Secondo Gurria, per compensare si possono fare tre cose: ''imposte sui consumi come l'Iva, sulla proprieta' e sulle emissioni di CO2''.(ANSA).




Irlanda, spending review domestica per i cittadini: così si rinegoziano i mutui by Monitorimmobiliare

http://www.monitorimmobiliare.it/articolo.asp?id_articolo=14496
Irlanda, spending review domestica per i cittadini: così si rinegoziano i mutui02/05/2013

Un piano di controllo della spesa affinché i contraenti morosi possano rinegoziare il mutuo.

E' un'idea partorita dal governo irlandese che, per fronteggiare la crisi, ha progettato un sistema dispendig review da applicare ai privati cittadini, invece che ai bilanci della pubblica amministrazione, in linea con i propositi di una recente direttiva europea.

Il programma, che prevede in pratica che sia lo Stato a indicare ai propri cittadini dei tetti massimi di spesa per i consumi, nasce su iniziativa dell’Insolvency Service of Ireland, un organismo creato a marzo da Dublino con l’obiettivo di implementare il complesso programma di ristrutturazione dei mutui, in un Paese dove si registrano in media ritardi di 90 giorni nei pagamenti delle rate.

In questo modo a guadagnarci sono soprattutto le stesse banche, che preferiscono accettare una perdita rinegoziando il credito piuttosto che sancire il definitivo default del debitore.

Un eventuale successo del programma di ristrutturazione dei mutui potrebbe contribuire alla ripresa irlandese, attestata da diverse stime di crescita europee.

 

 

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Redditi da locazione estera. Cosa cambia con l'Ivie? (Fiscooggi)



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Un contribuente residente in Italia possiede un immobile locato in Germania. Alla luce delle nuove regole sugli immobili situati all’estero, deve essere dichiarato il reddito percepito, tenuto conto che sono già state pagate le tasse in Germania?
Emanuela Zani
L’articolo 165 del Tuir dispone che, per i redditi di fonte estera che concorrono alla formazione del reddito complessivo di un soggetto residente, assoggettati a tassazione anche in Italia, è riconosciuto un credito per le imposte sui redditi che il contribuente ha pagato allo Stato straniero a titolo definitivo. L’imposta sul valore degli immobili situati all’estero, introdotta nel nostro ordinamento del decreto “salva Italia”, ha invece natura patrimoniale. Non prende infatti in considerazione il flusso di ricchezza di un contribuente in un determinato periodo (nel caso specifico, i canoni di locazione), ma il valore dell’immobile posseduto o detenuto all’estero da cittadini, italiani o stranieri, comunitari e non, residenti in Italia.
Per evitare problemi di doppia imposizione, è previsto che dall’Ivie si detrae un credito d’imposta pari all’importo dell’eventuale imposta patrimoniale versata nell’anno di riferimento nello Stato estero in cui è situato l’immobile. Inoltre, per gli immobili situati in Paesi appartenenti alla Ue o aderenti allo Spazio economico europeo che garantiscono un adeguato scambio di informazioni, dall’imposta dovuta in Italia è possibile detrarre un ulteriore credito d’imposta derivante dall’eventuale eccedenza di imposta reddituale estera sugli stessi immobili non utilizzata ai sensi dell’articolo 165 del Tuir.


risponde

Gianfranco Mingione

mercoledì 1 maggio 2013

Letta: rimodulare l'Imu prima casa, stop al pagamento rata di giugno by Monitorimmobiliare

Letta: rimodulare l'Imu prima casa, stop al pagamento rata di giugnoLetta: rimodulare l'Imu prima casa, stop al pagamento rata di giugno29/04/2013

L'annuncio che con l'insediamento del nuovo Governo qualcosa sul fronte Imu stesse per cambiare era nell'aria.

Ora è ufficiale: stop al pagamento della rata Imu di giugno, in vista di una rimodulazione delle imposte sulla prima casa.

Lo ha detto il presidente del ConsiglioEnrico Letta, nel corso dell'intervento alla Camera per il discorso di presentazione del programma di Governo, che ha fatto da apripista alla richiesta di fiducia per il nuovo esecutivo.


“Serve una politica fiscale della casa – ha aggiunto il neopremier - che limiti gli effetti recessivi sull'edilizia, a partire dal superamento dell'attuale sistema di tassazione della prima casa”.

Per ora poche frasi, che andranno meglio chiarite nei prossimi giorni, in un discorso programmatico più ampio, che ha visto in primo piano emergenze come il lavoro, la riforma del welfare, lo sviluppo e la coesione sociale del Paese.


Il 17 giugno è la scadenza fissata per il pagamento dell'imposta municipale da parte di tutti i contribuenti, ora l'ipotesi è un decreto legge urgente che comporterà lo stop ai pagamenti dell'imposta sulla prima abitazione.

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S&P: in Italia quest'anno prezzi case giù del 3%. Ripresa dopo il 2015 by Monitorimmobiliare

http://www.monitorimmobiliare.it/articolo.asp?id_articolo=14470


S&P: in Italia quest'anno prezzi case giù del 3%. Ripresa dopo il 2015 

S&P: in Italia quest'anno prezzi case giù del 3%. Ripresa dopo il 2015 29/04/2013
Dopo la correzione in negativo sui fondamentali dell'economia italiana, anche i prezzi delle casequest'anno scenderanno di un altro 3%, che seguirà al calo medio del 4% registrato nel 2012.

Niente crolli dei valori di mercato, ma nessun recupero in vista prima del 2015.

Le previsioni sono contenute nella ricerca trimestrale di Standard&Poor's.

Il trend al ribasso dei prezzi riguarda una larga fetta dei Paesi europei, dove dovrebbe continuare per tutto il 2013 per poi rallentare  - o stabilizzarsi - nel 2014.

La Spagna resta tra i Paesi messi peggio: il calo dei prezzi quest'anno sarà dell'8% e ci sarà un altro -5% nel 2014.

Anche le quotazioni Francia sembrano destinate a una correzione: -5% il calo atteso per quest'anno.

I problemi di crisi economica e bassi redditi interesseranno, oltre che l'Italia, anche Olanda e Portogallo.

In controtendenza invece i mercati di Germania Gran Bretagna.

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Usa: balzo prezzi case, +9,3% L'aumento maggiore da maggio 2006 (ANSA)


(ANSA) - NEW YORK, 30 APR - I prezzi delle case nelle 20 maggiori citta' americane, misurati dall'indice Case-Shiller, sono aumentati nei 12 mesi che si sono chiusi in febbraio del 9,3%. Si tratta dell'aumento maggiore da quasi sette anni: era infatti dal maggio 2006 che non si registrava un balzo cosi' elevato. L'aumento e' superiore alle attese degli analisti.(ANSA).

Imu: Piccoli proprietari plaude alla decisione del Governo Per l'associazione il "rilancio dell'economia passa dal comparto del mattone" (ANSA)

(ANSA) - ROMA, 30 APR - L'Appc, l'associazione piccoli proprietari case, plaude alla linea programmatica del nuovo governo Letta auspicando una riforma complessiva che porti all'abolizione del peso fiscale sulla prima casa e lo stop alla scadenza Imu della rata di giugno potrebbe fare scommettere sulla volonta' di riforma, considerato che l'82% degli Italiani e' proprietario dell'abitazione principale. L'Appc ribadisce come il rilancio dell'economia passa, soprattutto, dal comparto del mattone.(ANSA).

Presentazione nuovi prodotti in Rep Dominicana


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Lunedì 29 aprile, nella splendida cornice della bianchissima spiaggia del Bavaro in Repubblica Dominicana, il gruppo H4S ha presentato ad amici e clienti una serie di progetti - nell'isola stessa - di cui è agenzia unica di riferimento per il mercato italiano.
 
Frutta fresca e "camarones a la parjlla"  annaffiati da "batido de papaia"  e di "Ron" per i più audaci, questi sono i progetti che sono stati presentati :


- Green Tower (Juan Dolio - Rep. Dominicana). Trattasi dell'unico progetto "green" in Repubblica Dominicana : tutta l'energia delle parti comuni sarà auto prodotta.
Alla sommità dei 17 piani verrà costruito un ristorante girevole con vista sul mare e sul retrostante campo da golf.


- Playa Nueva Romana (La Romana - Rep. Dominicana) Intervento che si sviluppa attorno all'albergo 5 stelle Bahia Principe - già esistente e funzionante - e i due campi da golf (uno a 9 e uno a 18 buche). Appartamenti , ville e ville bifamiliari con piscina privata.


-  Residence Costa Atlantica (Bavaro - Rep. Dominicana) Appartamenti di varie metrature direttamente sulla spiaggia del Bavaro caratterizzati da una piscina mozzafiato che finisce direttamente in spiaggia.


Tutti gli interventi sono caratterizzati dalla vicinanza di meravigliosi campi da golf.
Il gruppo H4S organizza mensilmente viaggi per far visitare gli appartamenti, le ville ai propri clienti anche in altre zone dell'isola dove detiene mandati di vendita per altri prestigiosi progetti.



lunedì 29 aprile 2013

Bankitalia: famiglie meno ricche, ma riducono debiti Nel 2012 meno domande per prestiti, stabili i nuclei ritenuti vulnerabili (ANSA)


(ANSA) - ROMA, 29 APR - Le famiglie italiane nel 2012 hanno visto diminuire la loro ricchezza a seguito del calo dei prezzi delle case e la cessione di strumenti finanziari, ma hanno anche ridotto il loro indebitamento a causa del "forte indebolimento della domanda di prestiti". E' quanto afferma la Banca d'Italia secondo cui le famiglie vulnerabili sono rimaste "stabili".(ANSA).

Bankitalia: crescono sofferenze per mutui sulla casa Ma rialzo rimane contenuto. Le aziende del settore costruzioni sono le più colpite (ANSA)


(ANSA) - ROMA, 29 APR - La Banca d'Italia non vede particolari criticità per il pagamento dei mutui sulla casa da parte delle famiglie. Nel rapporto sulla stabilità finanziaria segnala come "la crescita delle sofferenze rimane contenuta", mentre salgono quelle nei prestiti al consumo o personali. Diverso il caso delle aziende dove si registrano segnali di "tensione crescente" e un aumento delle sofferenze soprattutto nel settore costruzioni che grava anche sul comparto bancario.(ANSA).

Croazia: referendum a Dubrovnik su nuovi campi da golf L'investimento per la realizzazione del progetto è stimato in un miliardo di euro (ANSA)


Croazia: referendum a Dubrovnik su nuovi campi da golf
(ANSA) – ZAGABRIA, 28 APR – Gli abitanti di Dubrovnik, l'antica Ragusa ora perla dell'Adriatico croato che ogni anno attira quasi un milione di turisti, si pronunciano oggi per un referendum locale sulla costruzione o meno di una struttura di campi da golf con alberghi di lusso e ville sull'altopiano che sovrasta la citta' medievale. L'investimento, quasi interamente straniero, e' stimato in un miliardo di euro, ed e' il piu' grande progetto turistico mai proposto in Croazia. Si tratta pero' di un'idea fortemente avversata dalle associazioni ambientaliste e per la difesa dello sviluppo urbanistico della citta', che parlano apertamente di speculazione immobiliare e spiegano: ''Solo il 5 per cento della struttura verrebbe destinata ai due campi da golf, mentre sui restanti 300 ettari dell'altopiano sarebbero costruite 240 villette e 400 appartamenti privati''. Per essere valido il referendum deve raggiungere il quorum del 50% dei 38 mila aventi diritto. (ANSA).




Tra Imu e Tares stangata in arrivo sui capannoni by Monitorimmobiliare

http://www.monitorimmobiliare.it/articolo.asp?id_articolo=14461
Tra Imu e Tares stangata in arrivo sui capannoni29/04/2013

Incubo Imu e Tares per chi possiede un capannone.
 
Secondo la Cgia di Mestre tra il previsto rincaro dell'Imu e l'introduzione della Tares, “gli aumenti di imposta rispetto al 2012 si annunciano molto pesanti” e oscilleranno “tra i 459 e i 623 euro per un capannone di 500 mq; tra i 998 e i 1.444 euro per uno di 1.000 mq; tra i 1.877 e i 2.591 euro nel caso di un fabbricato di 2.000 mq”.
 
Spiega la Cgia che “nel 2013 l'Imu sui capannoni sarà più gravosa anche nel caso in cui l'aliquota rimanga quella applicata nel 2012, in quanto il coefficiente moltiplicatore utilizzato per la determinazione della base imponibile passerà da 60 a 65”.
 
In questa analisi sono state fatte due ipotesi.
 
La prima: viene utilizzata l'aliquota media nazionale applicata nel 2012 (9,5 per mille).
 
La seconda: viene utilizzata l'aliquota massima applicabile (10,6 per mille).
 
“Con l'introduzione della Tares - si legge in una nota - l'aumento di questa tassa sui capannoni dovrebbe essere superiore, rispetto a quanto pagato l'anno scorso, del 15,5%.
 
Questa percentuale corrisponde all'incremento del gettito medio nazionale necessario per coprire i costi totali del servizio di asporto e smaltimento dei rifiuti, condizione prevista dall'introduzione della Tares.
 
La situazione diventa ancor più preoccupante se osserviamo gli aumenti di imposta che si verificheranno quest'anno rispetto al 2011, anno in cui si applicava ancora l'Ici.
 
Per il capannone da 500 mq l'aggravio (a seconda dell'aliquota applicata) varia tra i 1.409 e i 1.572 euro; per un capannone di 1.000 mq l'aumento va da 3.288 e 3.734 euro; infine, per un fabbricato da 2.000 mq l'incremento varia tra i 5.870 e i 6.583 euro".
 
“Siamo tutti d'accordo che l'Imu sulla prima casa deve essere abolita o sensibilmente ridotta - esordisce Giuseppe Bortolussi segretario della Cgia di Mestre - ma è altrettanto necessario che venga scongiurato l'aumento del coefficiente moltiplicatore sui capannoni, altrimenti l'effetto combinato con la Tares provocherà un incremento di imposta difficilmente sostenibile”. 

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Confedilizia: nuovo governo pensi a politiche abitative by Monitorimmobiliare

http://www.monitorimmobiliare.it/articolo.asp?id_articolo=14454
Confedilizia: nuovo governo pensi a politiche abitative 29/04/2013

"Il nuovo governo ha le carte in regola e avrà certo la forza di dedicare la propria attenzione anche allepolitiche abitative, finora dimenticate nonostante l'emergenza sociale che affligge il settore".
 
Lo afferma Confedilizia in una nota, in cui spiega di attendersi che "nell'interesse generale, l'immobiliare torni protagonista dello sviluppo e che provvedimenti adeguati siano assunti per combattere lo sfitto involontario di uffici e negozi, oltre che delle abitazioni, in un momento in cui la situazione drammatica del comparto esigerebbe proprio il contrario".

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domenica 28 aprile 2013

Imu: è incertezza tra delibere comuni e attesa nuovo governo Comuni possono cambiare aliquote fino al 16 maggio;i Caf sono in difficoltà (ANSA)


NSA) - ROMA, 27 APR - La stagione dell'Imu inizia in piena incertezza. E' una vera e propria corsa ad ostacoli quella che si preannuncia per il contribuente alle prese con i calcoli dell'imposta da pagare. Mentre il termine di pagamento si avvicina, non c'é solo l'incognita sulle possibili modifiche che potrebbero arrivare dal nuovo governo, visto che il termine di pagamento si avvicina. A creare qualche difficoltà sono anche le novità introdotte con il decreto sul pagamento dei debiti della Pa che, per dare maggiore tempo ai comuni, ha concesso loro la possibilità di modificare le aliquote entro il 16 maggio mentre lo scorso anno avevano potuto farlo entro il 23 aprile. E c'é anche chi nel frattempo punta il dito contro ipotesi 'radicali' di modifica: tipo la restituzione e la cancellazione dell'imposta. Un'ipotesi che - secondo il Nens - finirebbe per favorire i contribuenti più ricchi che da soli pagano circa il 44% dell'imposta sulla prima casa. Il contribuente avrà così un tempo davvero limitato (fino al 17 giugno) per fare i calcoli e pagare il dovuto, perché - prevede la legge - deve tener conto delle eventuali modifiche introdotte. I tempi stretti stanno però già creando qualche difficoltà alla più potente macchina organizzativa che si nuove attorno al fisco, quella dei Caf. Sono loro che compilano la gran parte dei moduli ed hanno già fatto scattare un pre-allarme, rinviando la compilazione dei moduli a quando il quadro sarà più chiaro. "E' partita la macchina per la compilazione delle dichiarazioni dei redditi e la gente viene già da noi per sapere dei pagamenti - spiega il presidente della Consulta del Caf, Valeriano Canepari - C'é grande incertezza. Siamo in attesa di capire se ci sono decisioni di cambiamento da parte del futuro governo. Ma, comunque, lo slittamento al 16 maggio delle possibili modifiche dei comuni ci sta creando negatività gestionali. Sarebbe stato molto meglio usare la regola del passato, cioé far pagare al primo acconto la metà di quanto versato nell'anno precedente". L'incrocio delle due modifiche - quella decisa dai comuni e quella ipotizzabile dal nuovo governo - metterebbe a dura prova i contribuenti alle prese con i calcoli. Inoltre, in attesa che possano concretizzarsi sorprese positive, come una riduzione dell'imposta data magari dal raddoppio delle detrazioni, è invece concreto il rischio di novità negative. Già perché quest'anno il gettito va a finire per gran parte ai comuni (tranne che per gli immobili industriali) e questi hanno una doppia possibilità di modifica: oltre al 16 maggio il decreto sui Debiti Pa prevede anche la scadenza del 16 novembre per cambiare le aliquote. La norma non spiega se il ritocco può essere fatto una sola o due volte. Al momento, però, questa opportunità non sembra esclusa tanto che il Caf Cia ha paventato espressamente un doppio ritocco di aliquota con un aggravio che potrebbe sfiorare i 700 milioni di euro in più.(ANSA).

Bellini (Anama) chiede incontro con Zanonato, neoministo dello Sviluppo economico by Monitorimmobiliare

Bellini (Anama) chiede incontro con Zanonato, neoministro dello Sviluppo economico
http://www.monitorimmobiliare.it/articolo.asp?id_articolo=14453
Bellini (Anama) chiede incontro con Zanonato, neoministo dello Sviluppo economico28/04/2013

Lettera aperta scritta dal presidente nazionaleAnama (Associazione nazionale agenti e mediatori d'affari), Paolo Bellini, a Flavio Zanonato (foto), sindaco di Padova e neoministro dello Sviluppo economico del Governo Letta.

Questo il testo della missiva firmata Bellini: “Caro Flavio, posso darti ancora del tu?

Sono felice e contento di trovarti alla guida del Ministero dello Sviluppo Economico, il ministero di riferimento degli agenti immobiliari.

Ti conosco da anni da quando 'con i pantaloni corti' frequentavamo le stanze dei bottoni, come amministratori pubblici, da parti opposte ma uniti dall’entusiasmo di contribuire al miglioramento della società.

Ti ricordo presente in terra Polesana con i tuoi trascorsi nella cooperazione e poi un balzo in alto quando, nel 1993 prendi la guida della Città di Padova.

Oggi sei sempre il primo cittadino “della città dei signori” che ha saputo usare mezzi forti e decisioni impopolari quando c’era da sconfiggere la delinquenza e il degrado, ma anche la sensibilità e la lungimiranza nel prevedere la Padova del futuro.

Ora sei a capo di un Ministero che conta!

Sei il Ministro con una delle più importanti responsabilità, chiamato a gestire i settori vitali di un’Italia in crisi ma desiderosa di farcela.

Ecco quindi il mio augurio e le congratulazioni anche a nome dell’associazione che presiedo, per l’importante compito a cui sei stato chiamato dove, sono certo, saprai distinguerti com’è tuo stile.

Tra i primi appuntamenti in agenda metti pure un incontro con il rodigino Paolo Bellini e l’Anama – Confesercenti per fare il punto sulle istanze provenienti dal settore dell’intermediazione immobiliare.

Abbiamo in ballo il praticantato ed il regolamento di attuazione alla legge 57 del 2001 mai approvato.

Ma anche la gestione delle norme europee, l’adeguamento dell’attività alle istanze professionali, l’Enasarco, la previdenza e l’accesso alla qualifica professionale.

Ma anche (e soprattutto) bisogno di speranza, di essere ascoltati, di trovare in Te, Veneto, padovano e uomo di squadra un interlocutore attento e concreto, capace come sempre di prendere decisioni importanti nei momenti più delicati della nostra vita sociale ed economica.

Un “in bocca al lupo” Flavio e mi raccomando ... non dimenticare mai le tue origini e il tuo essere uomo della gente che oggi rappresenta tutti noi!”.

Posted by Monitorimmobiliare

L'energia alternativa costerà ancora di Michela Finizio - Il Sole 24 Ore


Produrre energia green in casa propria costa ancora troppo. E a luglio, quando si chiuderà il V Conto Energia e le detrazioni fiscali scenderanno al 36%, sarà ancora più oneroso per i piccoli proprietari immobiliari. L'adozione di una fonte rinnovabile consente sicuramente di alleggerire la bolletta, ma la convenienza viene erosa da elevati costi iniziali ed è estremamente variabile, in base alle caratteristiche climatiche e strutturali dell'edificio. 
Per analizzare se e quanto converrà produrre energia green da fonti alternative, Casa24 Plus ha chiesto all'Energy & Strategy Group del Politecnico di Milano di elaborare una simulazione sull'impatto di alcuni impianti (fotovoltaico, solare termico, caldaia a biomasse, pompa di calore geotermica) in edifici residenziali, in particolare in una villetta monofamiliare e in un condominio medio con 15 appartamenti. Dai risultati appare evidente come il destino del fotovoltaico sia strettamente legato al sistema incentivante: i tempi di ritorno per un tetto fotovoltaico si allungano oltre i 15 anni con la sola detrazione del 36% delle spese iniziali, oltre allo scambio sul posto (vedi grafico a fianco).

Per esempio, su una villetta in Calabria (più in generale al Sud) un impianto di 3 kilowattora di potenza costa 6.900 euro e genera un risparmio annuo in bolletta di 630 euro: i proprietari inizierebbero a guadagnarne solo dopo 19 anni, considerando anche i l'attualizzazione dei flussi di cassa annui futuri (ad un tasso del 4% circa) e spese annue (di assicurazione, gestione e manutenzione) pari a circa 100-150 euro. Al Nord lo stesso investimento, con meno giornate di sole, taglia i costi di 490 euro l'anno, ma spalma i tempi di rientro fino a 30 anni. «In genere al Sud – afferma Marco Alberti dell'Energy & Strategy Group – le condizioni climatiche portano a preferire interventi che coprano il fabbisogno elettrico, più richiesto per il condizionamento dei locali, e il fotovoltaico risulta vantaggioso, vista la maggiore presenza di sole. Al Nord, invece, risultano più efficaci interventi per il fabbisogno termico, essendo il riscaldamento la principale voce di costo».
L'intera simulazione è stata elaborata proiettando il sistema incentivante a inizio luglio (quando sarà possibile detrarre solo il 36% delle spese iniziali e accedere al Conto termico) e ai prezzi correnti dei moduli, che probabilmente a luglio si abbasseranno per andare incontro alle nuove esigenze di mercato. «Il pay back time si allungherà – aggiunge Alberti – perché la quota detraibile che tornerà in 10 anni sarà nettamente inferiore». La sola attualizzazione dei flussi monetari, secondo le simulazioni del Politecnico, sposta in avanti di circa 8 anni il rientro dell'investimento.

Sarà invece più "conveniente" il solare termico al Sud, dove bastano meno metri quadrati di impianto, rispetto al Nord, per coprire i consumi di acqua calda sanitaria di un condominio: dimensionati sul 70% del fabbisogno, i pannelli faranno risparmiare fino a 3.440 euro l'anno, ripagando l'investimento in 10 anni. In questo caso si potrà richiedere l'incentivo del Conto termico, appena entrato in vigore, che per impianti superiori ai 35 kw consente di recuperare in 5 anni una cifra considerevole.
Lo stesso incentivo varrà per una caldaia a biomasse (ad esempio pellet) o una pompa di calore geotermica (che preleva il calore da una sonda verticale sottoterra) abbinata a terminali di riscaldamento a pannelli radianti. Ma in questo caso i costi lievitano e i tempi di ritorno si allungano nuovamente. Installare una caldaia a pellet (16 kw termici di potenza) in una villetta costa 9.600 euro e diventa conveniente in un orizzonte di 15-20 anni, senza contare gli oneri di approvvigionamento della materia prima. Anche se poco diffuse a livello centralizzato, queste caldaie risultano particolarmente incisive in condominio, specie al Nord: un impianto di 150 kw di potenza termica costa fino a 60mila euro, ma una volta in funzione la bolletta si riduce di 5.390 euro l'anno e l'investimento rientra in soli sei anni. Le pompe di calore geotermiche scontano ancora gli elevato costi di perforazione e la disponibilità degli spazi dove trivellare: richiedendo investimenti iniziali che toccano i 15mila euro per una villetta monofamiliare e 95mila per un condominio.

Nonostante i costi eccessivi e i vantaggi non immediatamente percepibili, l'urgenza di intervenire in Italia sul patrimonio edilizio esistente attribuisce all'auto-produzione di energia green un ruolo importante: «Bisogna procedere in parallelo – aggiunge Alberti – intervenendo prima di tutto sulla struttura dei numerosi edifici-colabrodo (ad esempio con isolamento a cappotto, ventilazione, cambio degli infissi, ndr) e poi adottando le rinnovabili, ma non a tappeto. In alcuni contesti può diventare conveniente, in altri meno. Il giusto intervento è un mix di diverse scelte, l'approccio dev'essere sistemico e la convenienza di un impianto rinnovabile dipende da numerosi parametri di contesto, climatico e di fabbisogno dell'edificio».
Nel 2012 la spesa per le rinnovabili è stata di poco superiore ai 9,6 miliardi di euro e il 63% è stato investito nel fotovoltaico. Il 70% delle utenze termiche residenziali è ancora alimentato da caldaie tradizionali, il 20% da caldaie a condensazione e solamente un 10% da varie fonti rinnovabili (biomasse, geotermia o pompe di calore ad aria, meno costose). Secondo la Strategia energetica nazionale presentata l'8 marzo scorso dai ministri dello Sviluppo Economico e dell'Ambiente, nel 2020 il 19-20% dei consumi totali lordi saranno coperti da fonti rinnovabili, con un contributo pari al 35-38% su quelli elettrici e del 20% su quelli termici.


Al cartello «Vendesi» abusivo tocca una multa salata di Michela Finizio - il Sole 24 Ore


Sono anni che la normativa per l'affissione dei cartelli «Vendesi» prevede multe salate e, ancora oggi, numerosi agenti immobiliari incorrono in sanzioni. A gennaio 2012, inoltre, si è aggiunto l'obbligo di riportare l'indice di prestazione energetica (Ipe) sugli annunci di vendita, affissi su facciate o cancelli di edifici in città. Fimaa Milano ha raccolto i casi più frequenti e, al fianco dei suoi associati, li assiste nelle controversie cercando di conciliare.
«Ognuno interpreta la normativa sul territorio - afferma Beatrice Zanolini di Fimaa Milano - e, nel caso di alcuni ufficiali zelanti, alcune multe erogate sono state un po' inopportune. Si arriva fino a 3mila o 4mila euro per cartello. Abbiamo raccolto alcune casistiche, per informare meglio le nostre agenzie immobiliari. In alcuni casi abbiamo anche fatto dei ricorsi e ottenuto delle cancellazioni». Le multe più frequenti sui cartelli «Vendesi», secondo Fimaa Milano, sono quelle per violazione del codice della strada. Non troppo tempo fa, in provincia di Milano, è stato sanzionato un cartello perché affisso su un cancello in prossimità di un incrocio, che avrebbe potuto distrarre i conducenti delle automobili. La multa di 600 euro faceva riferimento all'articolo 23 del Codice che vieta ogni tipo di pubblicità che «per dimensioni, forma, colori, disegno e ubicazione possono ingenerare confusione con la segnaletica stradale, ovvero possono renderne difficile la comprensione o ridurne la visibilità o l'efficacia, ovvero arrecare disturbo visivo agli utenti della strada o distrarne l'attenzione».
Lo stesso articolo sottopone l'affissione di mezzi pubblicitari visibile dalle strade «ad autorizzazione da parte dell'ente proprietario della strada nel rispetto delle presenti norme. Nell'interno dei centri abitati la competenza è dei comuni, salvo il preventivo nulla osta tecnico dell'ente proprietario se la strada è statale, regionale o provinciale». Nel caso, dunque, in cui si trovi all'interno di un centro abitato la normativa dipende da Comune a Comune, in base al Regolamento affissioni locale. Per le strade del Comune di Bologna, ad esempio, non è necessaria l'autorizzazione se gli avvisi sono entro il quarto di metro quadro (quindi non più grandi di un foglio A4 circa) e posti sull'immobile di riferimento. Il regolamento del capoluogo lombardo non differisce molto da quello emiliano, ma sul territorio ognuno fa da sé.
L'indicazione delle dimensioni ritorna anche nella normativa sull'imposta di pubblicità. Il Decreto Legislativo 15 novembre 1993, n.507, che impone il pagamento di un'imposta comunale per le affissioni pubblicitarie anche su proprietà privata, all'articolo 17 comma 1 lettera b), stabilisce la stessa esenzione: «Gli avvisi al pubblico (...) riguardanti la locazione o la compravendita degli immobili sui quali siano affissi, di superficie non superiore ad un quarto di metro quadrato». I cartelli «Vendesi» con queste caratteristiche, dunque, devono essere affissi sull'immobile oggetto dell'avviso: da qui le diciture «in questo stabile» o «in questo immobile», presenti nella maggior parte degli annunci
Anche se affissi da agenzie immobiliari, i cartelli sono soggetti alle stesse regole, ma in più l'agenzia deve poter dimostrare, su richiesta delle autorità, l'avvenuta procura da parte del cliente e gli avvisi non devono essere finalizzati a promuovere il marchio dell'agenzia, altrimenti è necessaria l'autorizzazione e il pagamento dell'imposta di pubblicità. Tanto più sulle stesse vetrine dell'agenzia, ma anche in questo caso possono intervenire i regolamenti comunali: Bologna, ad esempio, ha esonerato dal pagamento dell'imposta le vetrine di annunci che non contengono il marchio e il recapito della agenzia, ma solo la descrizione dell'immobile, considerando i cartelli senza logo una "esposizione di un prodotto" e non una pubblicità aziendale. In altri Comuni, invece, l'agenzia deve pagare un tributo all'ufficio pubblicità in base alla superficie espositiva della vetrina.
Allo stesso modo ci sono enti locali che chiedono di essere informati per l'affissione di ogni singolo cartello, indipendentemente dalle dimensioni; altri che non entrano nel dettaglio, lasciando libertà interpretativa agli agenti di polizia sul posto. Così che, racconta Fimaa Milano, si incontra pure l'ufficiale dell'Amsa che ritiene l'affissione «imbrattamento dei muri».
In questo scenario, da più di un anno si è inserita la norma sull'obbligo di indicare la classe energetica e l'Ipe dell'immobile: anche in questo caso le Regioni hanno deliberato ciascuna per conto proprio, ma nonostante dietro tanti cartelli possa nascondersi un'autodichiarazione in classe G, sono ancora pochi quelli multati per questo motivo. «Qualche sanzione è arrivata in zone provinciali - aggiunge Beatrice Zanolini - magari dove è più facile avere la presenza degli organi di controllo sul territorio. Ma riceviamo molte più chiamate di chiarimento dagli uffici comunali, che chiedono a noi se tale cartello è sanzionabile o no. Insomma, la circolare non è chiara, ci sono stati degli esoneri e la confusione è un deterrente per i controlli».