FIDUCIA
Cosimo Cannizzo, imprenditore nel settore immobiliare…….
Cosa ne pensa della fiducia nell’Italia ?
Beh non sono uno un politico in
grado di comunicare con quel linguaggio dove il senso della risposta dev’essere
letto tra gli interstizi delle parole, quindi voglio essere un pratico, penso
che applicando un po’ di buon senso il nostro paese potrebbe ancora recuperare
la fiducia degli Italiani, dell’Europa e del mondo intero, per esempio
iniziando con 5 azioni elementari : 1) Tagliare la spesa pubblica con
razionalità come se fosse il bilancio di una famiglia o di un’impresa, evitare
il superfluo comprendendo se una spesa necessita sul serio oppure no. 2)
Vendere quel patrimonio immobiliare che
allo stato non serve più, tipo le caserme o le case cantoniere, però garantendo
all’acquirente che possa avere le autorizzazioni in tempi stretti e che possa avere il cambio di
destinazione per lo scopo dell’acquisto. 3) Allentare la pressione fiscale in
modo reale non per finta, intendo con una presa di coraggio e quindi di fiducia,
almeno del 10%, riformando tutto il sistema di calcolo fiscale. 4) Avere
fiducia nel fare le riforme, di cui tanto si parla ma nessuno le vuole fare,
bisogna avere quella fiducia che ebbe
Schröder nei primi anni 2000 di cui oggi la Germania ne gode. 5)
Smetterla di alimentare mostri come Equitalia e Agenzia dell’Entrate spaventando
le persone che vogliono fare, inducendo in loro la paura e conseguentemente la
mancanza di fiducia nell’investire.
Cosa ne pensa del mercato immobiliare italiano ?
L’Italiano ha alcune passioni che
l’hanno reso famoso in tutto il mondo, tra queste possedere immobili, lo Stato
ha compreso che l’immobile è una fonte di tasse preziosa preoccupandosi solo di
capire quante tasse applicare, ma non
comprendendo le possibili conseguenze. Il
comparto immobiliare vale il 10% di PIL
e potrebbe valere anche di più nel nostro paese. Ogni Nazione che inizia
la ripresa, include tra i vari dati di riferimento il settore Immobiliare. Ad
esempio sarebbe interessante avere delle agevolazioni per gli immobili da porre
a reddito, per gli immobili utili alle imprese, etc. Questo farebbe
immediatamente riprendere il mercato, invece attualmente tra gli investitori
non c’è alcuna fiducia. I proprietari di immobili stanno letteralmente
dismettendo il loro patrimonio ( escluso la prima casa) perché sono vittime di
un sistema tassativo che li perseguita fino allo sfinimento, con netta
diminuzione del gettito fiscale. Pensiamo solo se uno non ti vuole pagare
l’affitto in Italia come minimo te lo tieni in casa per due anni e tu continui
a pagare ogni tipo di tassa.
Beh a questo punto sono a chiederle, cosa ne pensa del mercato
immobiliare estero ?
Il mercato immobiliare estero è
un mercato in crescita esponenziale, e guarda caso gli Stati che sono in
ripresa, lo devono anche al comparto immobiliare.
Aumentano sempre di più gli
Italiani che decidono di investire all’estero, mentre anni indietro era solo un
investimento per un target alto, oggi
con internet, con aerei sempre più veloci ed economici è un investimento alla
portata di tutti. Le mete più ambite
sono Stati Uniti, America Centrale e alcune parti del Sud America e Africa, sta
iniziando anche un lieve interesse per i pesi Est Asiatici.
So che lei ha è da diversi anni in Centro America, perché ? e dove ?
Si noi siamo ormai da quasi un
decennio in Centro America, tutto è nato dalla voglia di offrire un luogo
paradisiaco agli Italiani dove andare a svernare.
Siamo in Repubblica Dominicana,
un luogo dove non solo l’investimento ha una buona redditività, ma è un luogo
interessante anche per creare migliaia di contatti con tutto il mondo, perché
la posizione geografica è altamente strategica ed inoltre dai Caraibi, prima o
poi ci passano tutti, creandosi così dei contatti e delle opportunità
meravigliose.
Sono sempre stato fiducioso di
questa scelta fatta in tempi dove pochi ci credevano, ma la fiducia e la
determinazione ci stanno ripagando. Ai
nostri clienti non vendiamo un semplice appartamento, ma gli offriamo un sogno,
un luogo dove fare affari, un luogo dove si respira la voglia di fare come nei
nostri anni 60, un luogo dove rinascere e rigenerarsi, un luogo dove si può
fare vacanza, business e buona qualità vita.
In questi anni di profonda crisi per l’Italia, quando pensa possa
esserci la ripresa ?
Questa domanda necessita di una
risposta articolata, integrando diversi aspetti sociali, politici ed economici
e quindi diventa difficile dare una risposta che possa riassumersi in poche
righe. Però voglio toccare un argomento che è tra i più importanti, che è il
nostro atteggiamento tipico ed esclusivo di noi Italiani. Noi Italiani siamo e
dobbiamo essere, fiduciosi e determinati che ne usciremo da questa “guerra”, si
perché non è una guerra bellica ma una guerra finanziaria, che ha già fatto
molte vittime.
Però la fiducia e la
determinazione non ci deve mai mancare e noi siamo un popolo che proprio grazie
alla nostra fiducia e della nostra positività siamo sempre riusciti a venirne
fuori e sono convinto che anche questa volta ce la faremo. Non dobbiamo farci sopraffare dalla paura,
perché la paura immobilizza e l’immobilizzazione non fa fare azioni di
miglioramento, dobbiamo vedere le cose sì
con realismo ma, al tempo stesso con una leggera distorsione tipica dei geni
che poi trovano le soluzioni vincenti.
Sono convinto che da questa crisi ne usciremo tutti più forti a
condizione però che si abbia una visione solo e sempre fiduciosa. Questa crisi, sta lacerando anche i rapporti
tra le persone, nella società, nelle famiglie e nelle imprese, perché quando si
entra in uno stato di crisi così forte come quello attuale, si tende sempre a
scaricare la responsabilità agli altri, disgregandosi anziché rimanere uniti e
compatti. Bisogna essere assolutamente uniti, guardare oltre il momento
difficoltoso, perché in situazioni come queste o vinciamo come società,
famiglia o impresa, o falliremo come singoli individui. Penso che con la nostra fiducia e la nostra
determinazione, inizieremo a riprenderci già a fine anno ed invito tutti a prendere
visione di cosa sta succedendo fuori casa nostra, con delle opportunità
d’investimento meravigliose, dobbiamo abbattere quei freni mentali e quei
pregiudizi che non ci fanno vedere le opportunità nel mondo, queste sono alla
portata di tutti, basta volerlo.
Cosimo Cannizzo, nato a Brindisi
il 19/05/1973, porta nel cuore il calore e l’allegria della Puglia. Quando è in giro per il mondo,
ama dire che ancora prima di essere italiano è un allegro pugliese.
Proveniente da umili origini,
appena finita la scuola dell’obbligo ha iniziato subito a lavorare presso una
piccola azienda artigiana. Nel frattempo però non ha mai abbandonato gli studi,
frequentando corsi di specializzazione tecnica e percorsi autodidattici nei
settori marketing, comunicazione e impresa.
All’età di 18 anni, ha fondato
insieme al fratello, la sua prima impresa, dove ha sperimentato personalmente
quanto appreso. Oggi è a capo di alcune società operanti nel settore dei
servizi e delle costruzioni. Ha anche intrapreso il percorso
d’internazionalizzazione, acquisendo in centro America, una società
commerciale, e stante gli ottimi risultati conseguiti è stato premiato con
l’investitura di funzionario della Camera di Commercio Italia-Repubblica
Dominicana.
È
un vulcano in continua eruzione, energico, dinamico e frizzante; mascherato
dalla sua classe ed eleganza garbata, è amante delle sfide continue, anche con
sé stesso.
Le sue iniziali sono C.C. che a
lui piace interpretarle in “conto corrente e combattimento continuo”