mercoledì 31 luglio 2013

Gravi sofferenze per le nuove costruzioni - news.immobiliare.it



Il vero rischio, ormai, è quello di abituarcisi e non realizzare l’entità del problema. In molti, inclusi noi, hanno più volte parlato delle gravi difficoltà che sta attraversando da diversi anni il settore dell’edilizia, ma i numeri diffusi da Istat e relativi al secondo semestre del 2012 per il comparto delle nuove costruzioni residenzialisono ben più che allarmanti.

È vero, chiariamolo subito, stiamo parlando di più di sei mesi fa e auspicabilmente nel frattempo qualcosa è cambiato, ma se ci fermiamo a guardare la foto scattata dall’Istituto Nazionale di Statistica quello che ne emerge è un ritratto che definire a tinte fosche sarebbe riduttivo.
Rispetto all’anno precedente i permessi di costruzione sono diminuiti sia in termini numerici (-28,3%) sia riguardo alla superficie effettivamente realizzata (-26,4%). A pesare maggiormente è stato il calo del quarto trimestre dove la flessione nel numero delle nuove unità immobiliari residenziali ha sfiorato il 30% arrivando ad un -29,8% e quella della superficie utile è arrivata ad una diminuzione del 27,8%.
Leggermente migliore, ma non certo postitiva, la situazione rilevata dall’ Istat per l’edilizia non residenziale. In questo caso le flessioni sono state, rispettivamente, del 17,9% se si considerano i permessi di edificazione, del 20,6% se si analizza la superficie utile edificata.
L’Istat ha anche comunicato i risultati relativi al sentiment delle imprese che si occupano del settore e che, esattamente come reso noto dal periodico indice sulla fiducia immobiliare realizzato da Immobiliare.it, in un anno è salito di 5 punti percentuali.

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