lunedì 8 luglio 2013

Giornata della collera, Squinzi: «Troppe vessazioni sull'edilizia» - corriere.it



«Oggi abbiamo il dovere di protestare contro le vessazioni che affliggono il settore edile». Lo ha detto il presidente di Confindustria Giorgio Squinzi in un passaggio del suo intervento alla seconda «Giornata della Collera», la protesta dei lavoratori del settore dell'edilizia che ha visto piazza Affari, dopo il 13 febbraio scorso, riempirsi di caschetti gialli. «Possiamo essere il fattore che fa ripartire il Paese, ma il nostro deve essere un Paese normale - ha precisato Squinzi - in cui ci sia il gusto di fare investimenti senza il rischio di vessazioni di ogni tipo. Sono con voi e mi batterò quanto so che ognuno di voi è pronto a battersi». Alla manifestazione partecipano una sessantina di associazioni, consulte e ordini professionali legati al settore edile. La giornata è stata ribattezzata «delle vessazioni»: così sono chiamate tutte quelle leggi, procedure, regolamenti che rendono difficoltoso lo svolgimento delle attività per gli operatori del settore delle costruzioni.
La Giornata della Collera 
La Giornata della Collera
    
La Giornata della Collera
    
La Giornata della Collera
    
La Giornata della Collera
   
La Giornata della Collera
«QUADERNI DELLE LAMENTELE» - I caschetti gialli scendono quindi nuovamente in piazza per proporre soluzioni concrete e percorribili per il rilancio dell’edilizia. «Con la Giornata della collera la filiera delle costruzioni ha chiesto interventi urgenti e mirati per il settore e, in particolare, regole certe e certezza dell'azione amministrativa per investire, per lavorare e per vivere», è l'appello lanciato dalle associazioni del comparto. A piazza Affari hanno presentato i cahiers de doléances dove elencano 100 vessazioni raccolte in questi mesi con il contributo di tutti i partecipanti. Si tratta di una lista, precisano i responsabili, «da cancellare con un colpo di spugna, che per la maggior parte non comporta costi per l'Erario». Per ogni vessazione sarà segnalata una possibile soluzione che potrebbe essere messa in atto a costo zero.
«NIENTE LUCE IN FONDO AL TUNNEL» - Il settore dell'edilizia è in crisi profonda: le compravendite di case in Lombardia sono crollate del 24% rispetto a un paio di anni fa e parecchie imprese sono sull'orlo della chiusura se non già fallite. «La situazione è veramente difficile - ha sottolineato Squinzi - e i dati sono sempre in recessione da 9 trimestri. Non riusciamo a vedere la luce in fondo al tunnel nonostante le dichiarazioni ottimistiche del ministro Saccomanni ma solo un debole lumicino peraltro non determinato da noi ma dalla situazione economica internazionale».
DE ALBERTIS - «Bisogna tagliare i costi della burocrazia per eliminare vincoli e liberare risorse per lo sviluppo e la competitività delle imprese, tenuto conto che la semplificazione è una riforma a costo zero», ha detto Claudio De Albertis, presidente di Assimpredil Ance. «Il mercato - per De Albertis - ha bisogno di regole certe per crescere: gli investimenti sono congelati perché mai come ora non vi è certezza del diritto e vi è ancora meno certezza dell'azione amministrativa».

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