venerdì 12 luglio 2013

Ville e immobili di pregio: 73mila «case di lusso» non rientrano nella sospensione Imu di Gianni Trovato - Il Sole 24 Ore



Secondo il Fisco la casa media italiana vale 79.140 euro, e nel Paese esistono solo 73.273 case «di lusso» (immobili di pregio, ville e castelli) che sono escluse dalla sospensione dell'Imu sull'abitazione principale e valgono in media poco meno di 499mila euro.
I numeri emergono dalle tabelle depositate in commissione Finanze dal ministero dell'Economia in risposta a un'interrogazione parlamentare. Nelle tabelle, che per la prima volta dettagliano in modo puntuale numeri e valori di ogni categoria di immobili, si legge anche che i capannoni, alle prese quest'anno con il nuovo incremento di valore imponibile (e quindi di Imu) deciso nel 2011 sono 1,4 milioni, e valgono in media 470.391 euro, i negozi sono poco meno di 2 milioni e gli studi e uffici sfiorano le 644mila unità.
Le tabelle ministeriali offrono una nuova conferma, dati alla mano, del fatto che la querelle sull'abitazione principale coglie solo un aspetto di un problema molto più ampio, anche dal punto di vista economico. Proprio oggi l'Ance, l'associazione dei costruttori, ha diffuso i propri calcoli secondo i quali rispetto a sei anni fa le compravendite annuali di abitazioni in Italia hanno perso 74 miliardi di valore, 11.200 imprese edili sono fallite, e il 30% delle aziende del settore non sono in condizioni di reggere un altro anno per mancanza di liquidità.
Una dinamica che ha fatto perdere all'edilizia 690mila posti di lavoro mentre, secondo le stime, 50-80mila persone oggi in cassa integrazione potrebbero non essere reintegrate: in questo quadro, accanto ai mancati pagamenti da parte della Pubblica amministrazione, secondo il presidente dell'Ance Paolo Buzzetti «l'Imu ha contribuito in modo determinante», per cui va corretta in fretta.
Sull'agenda della riforma pesa però come un macigno lo scontro politico che si è riacceso dopo la decisione della Cassazione di fissare per il 30 luglio l'udienza del processo Berlusconi sul caso Mediaset. In attesa di decisioni, il dibattito prosegue: «Sono d'accordo con Buzzetti - ha spiegato per esempio il presidente della commissione Finanze Daniele Capezzone, sui cui tavoli stanno passando tutti i dossier fiscali del momento a partire dalla legge delega - e serve subito uno shock». «L'Imu - gli ha fatto eco il ministro delle Infrastrutture Maurizio Lupi - andrebbe studiata all'università come caso di bad practice».

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