mercoledì 7 agosto 2013

Le tasse sugli immobili e la instabilità sono un freno per la ripresa edilizia - newsfood.it



Milano
Intervista "La Padania" al Presidente di Assoedilizia
Achille Colombo Clerici: La riforma catastale, di cui tanto si parla in questi mesi, e' la scusa, anzi l'alibi per far pagare piu' tasse sugli immobili a chi gia' le paga
Pubblicato il 06/08/2013 alle 22:40

-----Original Message-----
Date: Tue, 6 Aug 2013 13:13:28
Subject: Riforma del Catasto - Intervista "La Padania" al presidente Assoedilizia Achillle Colombo Clerici pubblicata in data 6 agosto 2013
     A s s o e d i l i z i a
 
La riforma catastale, di cui tanto si parla in questi mesi, e' la scusa, anzi l'alibi ( che muove dal pretesto di realizzare la perequazione dei valori catastali) per far pagare piu' tasse sugli immobili a chi gia' le paga.

Per la ripresa del settore edilizio, trainante tutta la nostra economia, occorre una ripresa di fiducia, che si basa anzitutto sulla certezza del regime fiscale: ma la prospettiva di questa riforma catastale fatta in modo da atterrire investitori ed operatori, sta generando, piu' che sfiducia, una vera psicosi negativa.

Quanto, poi alla proclamata invarianza del gettito (con correlativa riduzione delle aliquote) che dovrebbe tranquillizzare i contribuenti va anzitutto precisato che agli stessi poco importa dell'invarianza del gettito che risponde alla logica  del pollo trilussiano , interessando piuttosto l'invarianza del prelievo a loro carico ( e questo effetto certamente non e' comportato dal sistema ).  


Inoltre c'e' da dire che, se quell'invarianza e' verificata a livello nazionale, essendo alta in alcune aree l'evasione fiscale, si potra'sempre dire che l'incremento che si produrra' nel gettito delle diverse imposte e' la conseguenza del recupero dell' evasione e non di un aggravio fiscale e conseguentemente non ridurre le aliquote.

E, se poi il Catasto continuera' a funzionare o non funzionare, come succede gia' ora a seconda di fattori contingenti o locali, avverra' quello che e' gia'  avvenuto laddove si e' realizzata una revisione generale per microzone.

I valori imponibili sono stati aumentati, ma le aliquote son rimaste inalterate: quelle stabilite cioe' per far pagare congruamente gli immobili che presentano    
valori non congrui.

E cosi' sara' : i valori non congrui inevitabilmente nel nostro Paese continueranno ad esistere e le aliquote fissate a scala nazionale non saranno mai abbassate.

Per avere idea delle sperequazioni derivanti dal                   Catasto occorre rifarsi al dato relativo al gettito Imu "pro capite": in alcune regioni del nord e' oltre due volte quello che si registra in alcune regioni del sud.

E non e' solo questione di differenza di valori di mercato dei singoli immobili o ovvero di redditivita'degli stessi.
 

Se alcune istituzioni europee, con giudizio sommario, insistono per indurre l'Italia a percorrere la via di questa riforma, bisogna avere la forza di spiegare loro che per la ripresa economica del nostro Paese e' ormai vitale una ripresa di fiducia del settore immobiliare, legato alla economia delle famiglie; e che il Catasto non dev'essere necessariamente un sistema di determinazione di valori di mercato ai fini fiscali, bensi' solo di perequazione dei valori convenzionalmente assunti ai fini della tassazione.

Gettito ed equita' sono i due obiettivi che il fisco deve perseguire: per ottenere il primo basta che le aliquote siano tarate sui valori in modo tale per cui se questi sono bassi le aliquote saranno elevate. E cosi' e' sempre avvenuto.

Ai fini dell'equita' e' necessario che tutti i valori imponibili presentino il medesimo rapporto con il valore di mercato del bene. Se per alcuni immobili questo rapporto e' di un terzo, per altri non puo' essere di due terzi: e'il problema della perequazione.

Per entrambe le finalita' non e' dunque affatto ineluttabile che il Catasto si riporti ai valore di mercato degli immobili.

Il Catasto attuale, peraltro, se c'e' la volonta' di farlo funzionare, permette di intervenire per l'eliminazione delle sperequazioni esistenti e per l'adeguamento dei valori; come e' avvenuto nel caso delle revisioni all'interno delle microzone.
 

La riforma catastale,viceversa, cosi' come viene concepita e realizzata, e' una cappa di piombo che gravera'per anni, come una spada di Damocle, su questo disastrato settore, dandogli il colpo di grazia.

Nessun commento:

Posta un commento