Oggi intervisto per voi Stefano, architetto cinquantenne che ha deciso di dare un taglio netto alla sua vita dopo essere rimasto quasi disoccupato. E l'ha fatto trasferendosi in Repubblica Dominicana.
Da quanto tempo vivi
in R. Dominicana? Hai sempre vissuto in Italia prima?
Vivo in questo paradiso terrestre da circa un anno e mezzo,
prima ho sempre vissuto in Italia nonostante mi muovessi molto per lavoro
soprattutto tra Europa e Stati Uniti.
Cosa ti ha spinto a
cambiare Paese proprio ora?
Purtroppo sono rimasto quasi senza lavoro in Italia dopo 30
anni di professione, e questo mi ha dato la spinta per un cambiamento
radicale nonostante non sia più un
ragazzino.
Il pregio più
grande è sicuramente il clima caldo che permette di vivere in un'estate
perenne... un sogno per molti italiani! Il difetto è che vivendo qui per lavoro
spesso non riesco a godermi pienamente tutte le bellezze che l'isola offre.
Come si è trasformato il tuo lavoro di architetto dopo il trasferimento?
Ho dovuto
adattarmi molto rapidamente al sistema lavorativo dominicano, che è completamente
differente dal nostro. Non è stato semplice e non lo è tuttora dopo più di un
anno. Il vantaggio è la nostra professionalità, ma inserirsi in un ambiente già
formato non è facile.
Quali sono le motivazioni che dovrebbero
spingere un italiano a investire in R. Dominicana? Non solo mare e spiagge...
Indubbi vantaggi
fiscali e una buona redditivita’ immobiliare ma bisogna
sempre cercare di affidarsi alle persone giuste perchè le truffe sono
all'ordine del giorno. In ogni caso costruire
costa meno e rende sicuramente bene.
Molti investitori stranieri stanno
scegliendo le terre dominicane come base per le loro aziende: si avverte un
certo fermento o il cambiamento sta avvenendo in modo lento?
Il cambiamento è
lento e complesso ma ben visibile. Le aziende hanno convenienza a trasferirsi
qui sia per l'aspetto fiscale che per la facilità burocratica con cui si
svolgono le pratiche. Immagino che nei prossimi anni assisterò alla
nascita/trasferimento di diverse società estere qui in terra caraibica.
Dove ti vedi tra qualche anno?
Difficile dirlo!
Sicuramente, e lo dico a malincuore, non in Italia.
di Giorgia Perbellini per Luxury&Tourism
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