"Il mercato immobiliare vede in Veneto una parziale ripresa nel
secondo trimestre 2013. Lo afferma un'indagine del centro studi del portale
'Casa.it', secondo la quale le compravendite hanno segnato un trend positivo da
aprile a giugno, anche se restano inferiori ai dati del primo semestre 2012.
Secondo i dati dell' Agenzia delle Entrate - riferisce 'Casa.it' -, rispetto ai
primi tre mesi del 2013, nel secondo trimestre (aprile-giugno) le compravendite
nelle province di Venezia e Rovigo risultano in crescita, mentre i comuni che
registrano le migliori performance sono Vicenza (+40%), Rovigo (+32,0%),
Belluno (+27,4%). Ugualmente positivo, ma con una crescita minore il comune di
Treviso (+3,5%). A contribuire a questo parziale miglioramento, tra gli altri
fattori, vi sarebbe la cosiddetta 'fase calante' dei prezzi degli immobili che
ha ridotto il divario tra domanda e offerta, favorendo una ripresa delle
contrattazioni".
Cerchiamo di capirne di più mettendoci per una
volta dalla parte del costruttore anzichè del consumatore o dell'agenzia
immobiliare. Lo facciamo con Luca Perbellini, imprenditore e costruttore veronese che a
causa (o grazie?) alla crisi ha saputo reinventarsi e sviluppare un progetto
edilizio all'avanguardia.
Qual è stato il periodo peggiore per il mondo dell'edilizia?
Decisamente il 2011. In quell'anno si è registrato un brusco e
improvviso calo delle vendite che ha colto impreparati tutti noi che questo mestiere l'avevamo sempre fatto con successo. L'edilizia
è stata un settore trainante
dell'economia italiana per parecchi decenni quindi non eravamo pronti a una
crisi così pesante.
Assolutamente si. L'evoluzione ne è stata una diretta conseguenza. Non essendo un lavoratore dipende con lo stipendio fisso assicurato, nel bel
mezzo del blocco immobiliare, ho deciso di puntare su qualcosa di nuovo. Si
iniziava a parlare, ma ancora timidamente, di case a risparmio energetico,
autosufficienti, amiche dell'ambiente. Così ho deciso di informarmi e ho capito
subito che quello sarebbe stato il futuro dell'edilizia. Dal 2012 costruisco
abitazioni in legno e devo dire che gli affari vanno molto meglio rispetto a
tutte le aziende locali che producono in maniera tradizionale. Ma sa una cosa?
Il legno è il presente, il futuro vedrà costruzioni di mattone in calce e
canapa, totalmente ecofriendly. Noi ci stiamo già attivando.
Cosa ne pensi della ripresa del mercato
immobiliare veneto riportata da Casa.it?
Se devo essere sincero non ho notato alcun miglioramento del mercato
tradizionale: alcune costruzioni in mattone che ho realizzato negli anni
passati sono ancora invendute e forse lo rimarranno per molto tempo. Quello che
si sta muovendo sono i settori di nicchia: gli immobili extralusso che attirano
sempre più stranieri nel nostro Paese e poi le costruzioni in bioedilizia o in
legno. Al giorno d'oggi la casa non viene più considerata solo come patrimonio
immobiliare. La tendenza è quella di vivere in un'abitazione passiva, che riesca a
funzionare con un costo vicino allo zero. I giovani d'oggi sono molto più
informati e sensibili verso le tematiche ambientali, quindi hanno una visione
della casa molto differente da quella dei loro genitori.
Le cause sono molteplici ma cito sicuramente il cattivo sistema
amministrativo che ha bloccato il nostro Paese. Il cittadino medio si ritrova
sempre più povero perchè lo stipendio (quando c'è) negli ultimi anni è rimasto
invariato ma sono aumentate le tasse e il costo della vita. Oggi comprare casa
è davvero un lusso che pochi possono permettersi. Lo sa che solamente
l'apertura di un contatore per l'energia costa intorno ai 600 euro? Qui in Veneto la parte
grossa dell'economia l'hanno sempre fatta le piccole aziende a conduzione
familiare. Ma oggi moltissime sono fallite e le poche rimaste non riescono a
sostenere i costi troppo alti, per cui devono licenziare il personale. E' una
ruota che gira.
Quali potrebbero essere le possibili soluzioni?
La misura più urgente è solo una: detassare le imprese e i
cittadini. Solo così ci sarà più lavoro, più soldi nelle tasche degli italiani
che, di conseguenza, consumeranno di più. Ripeto, è una ruota che gira. Ma per
ora gira nel verso sbagliato.
di Giorgia Perbellini
http://www.luxuryandtourism.com
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