venerdì 18 ottobre 2013

Il neo Premio Nobel Robert Shiller: comprare casa? A lungo rende poco - ilghirlandaio.com


Il neo Premio Nobel Robert Shiller: comprare casa? A lungo rende poco
(Il Ghirlandaio) New York, 16 ott. Investire nell’immobiliare è una pessima idea, il suo rendimento è pericolosamente vicino allo zero e le incognite sono numerosissime. Sembrano parole di un’associazione di categoria delusa dall’eccessiva tassazione che colpisce la casa. Invece, a mettere in guardia i potenziali investitori dai rischi del settore immobiliare è nientemeno che Robert Shiller, che nei giorni scorsi si è aggiudicato il Premio Nobel per l’economia.
Shiller, che esercita la propria professione a Yale – e che ha ricevuto il prestigioso riconoscimento per i suoi studi sulla volatilità dei mercati finanziari iniziati dopo il “lunedì nero” del 1987 in cui la Borsa di New York perse il 23% in una sola seduta – ha condotto uno studio sugli investimenti nel settore immobiliare, scoprendo che dal 1890 al 1990 il tasso di ritorno da un investimento immobiliare è stato pressoché nullo.
Chissà che cosa direbbe l’economista se venisse in Italia, dove una larghissima maggioranza delle famiglie possiede un immobile (o più) e dove la casa è visto come l’investimento più sicuro e redditizio che ci sia. Non è la prima volta che Shiller ammonisce contro i rischi del settore immobiliare, a suo dire sospeso tra il rischio di una bolla e la scarsa redditività. Il parere dell’economista americano merita la massima attenzione, oltre che per il premio appena ricevuto, anche per le capacità predittive di Shiller: fu lui, infatti, a vaticinare la bolla sui titoli “dot com” (tra il 1999 e il 2000) che abbatté l’indice Nasdaq.
Insomma, avere una casa di proprietà, almeno secondo l’autorevolissimo economista, non è il modo migliore di impiegare i propri risparmi. Anche perché, per vivere, è molto meglio stare in affitto. E impiegare i capitali per investimenti più remunerativi, liberi, oltretutto, dal rischio di altre pericolosissime bolle. Proprio sulle bolle, infatti, Shiller ebbe a dire, poco dopo l’esplosione di quella del 2007 negli Stati Uniti, che fu il prodromo della grande crisi globale di cui ancora paghiamo le conseguenze, che “le bolle finanziarie sono come le epidemie”.

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