giovedì 9 gennaio 2014

Cina, mercato immobiliare in rallentamento nel 2014, ma il governo sosterrà la sua crescita -ibtimes.com


Il rovente mercato immobiliare cinese, nonostante sia ancora forte, dovrebbe rallentare nel corso del 2014. A causa delle rigorose misure restrittive adottate nel biennio 2011-2012 e lo scoppio della domanda di nuove abitazioni nel 2013, le vendite (nonché i prezzi) delle case nell'anno da poco terminato sono cresciute al ritmo più veloce dal 2009.


«Il precedente governo guidato dall'ex premier Wen Jiabao approvò immediate misure restrittive poco prima di lasciare incarico nel marzo 2013, tuttavia il nuovo governo ha poi deciso di non implementare tali misure, contribuendo in maniera parziale alla ripresa di una domanda repressa»: è quanto affermano in una nota gli economisti guidati da Ting Lu per Bank of America Merrill Lynch.
Secondo Bank of America i prezzi medi nazionali per le nuove case dovrebbero essere aumentati del 9,5 per cento nel 2013. Nel 2014, tuttavia, il ritmo sarà più moderato, con una crescita di appena il 5 per cento. Ciò è dovuto, come detto, al naturale assottigliamento della domanda fino a poco fa repressa, che ha spinto i prezzi al rialzo nel 2013, nonché ad un aumento dell'offerta di nuove case, risultato di un aumento delle vendite di terreni e ad una migliore situazione dei costruttori, in particolar modo per quanto riguarda la liquidità.

L'offerta di terreni residenziali è aumentata del 28,4 per cento anno su anno nei primi tre trimestri del 2013, dopo essersi contratta nel 2012 per il 18,5 per cento. Secondo Bofa la crescita in tutto il 2013 dovrebbe attestarsi al 28 per cento.
I leader cinesi hanno camminato lungo una linea sottile per quanto riguarda il mercato immobiliare. Mentre la rapida crescita dei prezzi sta portando la proprietà di una casa fuori dalle possibilità economiche di molti cinesi, alimentando così malcontento sociale, il governo non vuole che il mercato si raffreddi troppo in fretta. Il settore immobiliare rappresenta infatti circa il 15 per cento del prodotto interno lordo e le amministrazioni locali, pesantemente indebitate, fanno affidamento sulle vendite di terreni per finanziare costosi progetti infrastrutturali.
Secondo l'Ufficio Nazionale di Statistica le vendite di nuove case e misurate per superficie lorda sono aumentate del 20,5 per cento anno su anno nei primi 11 mesi del 2013, il ritmo più veloce dal 2009. A novembre 2013 la media nazionale dei prezzi di vendita di nuove case è aumentata del 9,3 per cento su base tendenziale, mentre la media dei prezzi delle case misurata in cento città da SouFun ha visto una crescita dell'11 per cento nello stesso periodo.
Diversamente dagli anni precedenti il ritmo di crescita dei prezzi delle case è stato non omogeneo nel Paese, con i prezzi delle case nelle città di primo livello (come Pechino e Shanghai) che sono aumentati del 23 per cento anno su anno, mentre i prezzi delle case in città minori, come Whenzou, che segnano addirittura una decrescita.
È possibile che anche nel 2014 questa fase di differenziazione si ripeta, con città più appetibili in crescita ed altre città con prezzi in caduta.

Secondo Lu «anche se il governo cinese promette pubblicamente di controllare strettamente le dimensioni delle grandi città con il suo sistema di registrazione dei nuclei familiari Hukou, la struttura politica della Cina concentrerà inevitabilmente le risorse nazionali in alcune selezionate grandi città in cui le persone faticano a trasferirsi, sicché i prezzi delle case nelle maggiori città, e in qualche misura anche nella maggior parte dei capoluoghi di provincia, probabilmente continueranno ad aumentare; [...] al contrario i prezzi delle case in alcune città di livello inferiore e con popolazione in calo potrebbero affrontare molta pressione» [al ribasso, ndr].
La crescita degli investimenti nel settore è rimasta relativamente stabile attorno al 20 per cento annuo nel 2013, sostanzialmente in linea con la crescita complessiva FAI (fixed-asset investment). Nel 2014 Lu prevede una crescita FAI intorno alla stessa cifra, mentre i nuovi cantieri residenziali dovrebbero arrivare a 1624 milioni di metri quadrati, in crescita del 13 per cento.
Infine l'introduzione della politica dei due figli e riforme nelle aree rurali probabilmente animeranno la domanda di abitazioni. Secondo gli analisti di Bank of America la politica dei due figli aumenterà la domanda residenziale annua di circa 62 milioni di metri quadri, in aggiunta ai 932 milioni di metri quadri previsti in precedenza.

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