mercoledì 8 gennaio 2014

Miami, boom immobiliare grazie ai capitali asiatici -italiaoggi.it


Dieci miliardi di dollari saranno investiti di qui al 2020 nel settore immobiliare di lusso a Miami, metropoli presa d'assalto dai ricchi asiatici e sudamericani. I cantieri, tra aperti e in progetto, sono 171 per costruire grattacieli di vetro e acciaio firmati dalle archistar che dovranno trasformarla in una delle città più moderne e attrattive del pianeta. Almeno questo è il progetto. Il boom immobiliare si deve all'afflusso dei capitali stranieri che arrivano qui principalmente dall'Asia e che finanziano all'incirca il 75% dei più grandi cantieri. Cinesi, malesi, indiani si trasferiscono a Miami per investire nel settore delle costruzioni e realizzare alberghi, uffici, condomini residenziali di lusso. Insieme ai capitali asiatici anche quelli dei ricchi sudamericani, venezuelani, messicani, brasiliani, argentini attirati a Miami da un mercato meno volatile che a Caracas o a Buenos Aires. 

La capitale della Florida sembra essersi lasciata alle spalle la crisi dei mutui subprime del 2007 che ha causato il crollo del mercato immobiliare negli Stati Uniti. E i capitali stranieri tornano ad investire a Miami considerata la mecca dell'innovazione e indicata come la città del futuro. Gli appartamenti di lusso nei grattacieli si vendono come il pane. Su 118 torri in costruzione messe in cantiere, 41 per downtown (il centro città), soltanto 35 sono già oltre le fondamenta. I prezzi sono in rialzo. Nella bellissima torre Porsche Design, che sarà consegnata nel 2015, il 90% dei 132 appartamenti sono già andati via nonostante il prezzo compreso fra i 4 e i 50 milioni di dollari. 

Nella Crimson Tower, a bordo mare, l'appartamento più piccolo costa minimo 550 mila dollari. Il boom immobiliare è il segreto della ripresa di Miami, ma grazie ad una fiscalità di vantaggio anche per le imprese, una posizione strategica a metà strada tra il Nord e il Sud dell'America, e un'offerta culturale notevole, Miami offre anche altre possibilità. La cultura è un settore economico di peso a Miami dove fattura un miliardo di dollari l'anno. Infatti, non solo il settore delle costruzioni è interessante per gli investitori stranieri che arrivano a Miami per rimanere e non solo per fare i ricchi turisti. Anche il lusso avrà il suo quartiere esclusivo, il Design district, dove Lvmh è la locomotiva che traina altre griffe ad insediarsi a Bal Harbour. 

Un altro settore economico importante, e poco conosciuto, è quello dell'aeronautica che genera in Florida 1,2 miliardi l'anno grazie alla presenza di Boeing, Airbus, Lockheed Martin e pmi specializzate nella costruzione dei droni. Ancora, la finanza, le imprese del settore biomedicale, e le attività portuali prosperano.

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