giovedì 31 ottobre 2013

Castelli e dimore, una nicchia in ripresa -casa24.ilsole24ore.com


Caccia agli immobili storici e artistici italiani da parte degli stranieri. E se proprio non si tratta di una battuta che si gioca sulle grandi quantità, perlomeno la buona notizia è che, dopo oltre un triennio di staticità e allontanamento dal Bel Paese, l'interesse è tornato a portare una ventata di ottimismo.
Dalla Toscana al Piemonte, senza tralasciare naturalmente il lago di Como, dalle città artistiche come Roma, Venezia, Firenze, le richieste di informazioni e le visite alle proprietà sono tornate a vivacizzare l'attività di intermediari immobiliari e associazioni di proprietari. Perché, diciamolo, possedere oggi un castello o una villa palladiana non è esattamente una passeggiata. Tra costi di mantenimento, obblighi imposti più o meno palesemente dai Comuni, difficoltà nel ristrutturare proprietà sottoposte ai vincoli delle Belle Arti e, soprattutto, imposte sulle proprietà immobiliari non adibite a prima abitazione, il portafoglio soffre parecchio.
«La buona notizia è proprio questa – spiega Mario Breglia, presidente di Scenari Immobiliari –: gli stranieri hanno ricominciato a investire nel nostro Paese e il 2013 sta andando bene da questo punto di vista. Ancor più positivo poi il fatto che la spesa media, anche rispetto agli "anni d'oro" degli acquisti dall'estero, è aumentata notevolmente».
L'attività è in netta ripresa anche secondo Lodovico Pignatti di Sotheby's Real Estate: «Ci stanno arrivando molte richieste di informazioni. Ma il mercato, l'approccio e i compratori sono completamente cambiati: non è più il tempo delle somme folli per proprietà da acquistare come capriccio. Oggi le valutazioni sono particolarmente accurate e chi compra lo fa prevalentemente per possedere un pezzo di un'Italia che, nel mondo, non ha mai smesso di attrarre, ma che fino alle ultime elezioni faceva molta paura agli investitori internazionali». Tanto che, negli ultimi anni, di richieste se ne sono viste davvero poche.
Ora che l'interesse è tornato, da dove provengono le richieste più numerose? «Per quanto riguarda le nostre proprietà abbiamo visto una netta prevalenza di domande da parte di investitori orientali – continua Pignatti –. Cinesi soprattutto, ma anche di Singapore e non mancano le richieste di famiglie indiane».
Difficile dire esattamente che cosa cerchino, perché c'è un po' di tutto: il Leitmotiv è vivere il "sogno Italia", che sia una villa palladiana o medicea, un castello o un appartamento storico in una città d'arte. «Ma sicuramente si può dire che l'incontro tra offerta e domanda avviene se il prezzo è coerente, se la location è top e se la proprietà è già accuratamente restaurata e ristrutturata. Insomma, il made in Italy storico-artistico piace se è già chiavi in mano. E per la maggior parte si tratta di investitori che intendono passare del tempo nella dimora che acquistano: solo in rari casi ci sono obiettivi commerciali, come l'apertura di un hotel o di un bed & breakfast. Anzi, le dimore che riscontrano il maggior interesse sono quelle che vengono poi utilizzate anche come edifici di rappresentanza».
Nelle immagini pubblicate in questa pagina si può trovare una selezione delle proprietà in vendita, con i relativi prezzi. «I tempi di offerta per alcune di queste proprietà – dice Pignatti – e di molte altre che non sono visibili ma che vengono veicolate solo attraverso canali confidenziali, sono in media più lunghi rispetto ai tempi, già allungatisi negli ultimi anni, delle compravendite di immobili di pregio». Si tratta di compravendite che uniscono il lato pratico dell'investimento a quello più emozionale della passione per le dimore storiche: proprietà in grado di raccontare una leggenda o che abbiano ospitato eventi e personaggi di rilievo nel corso della loro storia.
E l'opzione della locazione? «Non esiste un mercato vero e proprio delle locazioni di proprietà storiche, se non in aree metropolitane ben definite come Milano, Firenze e Roma – dice Pignatti – dove l'elevato flusso turistico favorisce anche il mercato delle locazioni a breve e lungo termine». E il fascino di un piccolo appartamento in un «palazzo» (il termine è lo stesso anche in inglese) con affaccio su piazza della Signoria, per un americano o un inglese può non avere prezzo.

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