| |||||||||||||||||||||||||||||
L'enorme complesso di Casa de Campo, è proprio in faccia all'uscita dell'aeroporto, anche se l´entrata principale (vigilatissima) è a 4 km di distanza. Casa de Campo é il vero paradiso del golfista: 3 campi da golf da 18 buche, tra cui il famoso "Teeth of the Dog". Tutti i percorsi sono stati disegnati dal celeberrimo progettista Pete Dye.
Magnifici greens, tra i più belli dei Caraibi, in posizioni panoramiche e spettacolari sull’ Oceano, buche sopra le scogliere a picco sul mare, clubs esclusivi ed eleganti resorts per un soggiorno da favola. Il contesto alberghiero di prim'ordine offre memorabili momenti di divertimento e relax totale. Casa de Campo ed in generale l’area Caraibica offrono momenti di golf indimenticabili,in particolar modo nel periodo Novembre-Aprile | |||||||||||||||||||||||||||||
| |||||||||||||||||||||||||||||
| |||||||||||||||||||||||||||||
| |||||||||||||||||||||||||||||
Proprio quest’anno il percorso compie quarant’anni ma nonostante l’età è stato recentissimamente classificato da Golf Magazine come miglior campo dell’area Caraibica e n° 43 in assoluto. Il “Teeth of the dog” e’ l’unico percorso al mondo che presenti sette buche che lambiscono l’oceano,aspetto che lo rende inarrivabile come bellezza panoramica ma anche assai difficile. Fu costruito tutto a mano in due anni da trecento lavoratori locali sotto la supervisione di Pete Dye e sua moglie Alice: una landa rocciosa fu plasmata a mano fino a diventare un meraviglioso campo da golf par 72 di 6,888 yards.
| |||||||||||||||||||||||||||||
Divenne il modello per tutta la futura generazione di campi Caraibici. Ancora oggi pochissimi percorsi riescono a competere come splendore nelle buche Oceaniche e come bellezza nello sviluppo del tracciato.
| |||||||||||||||||||||||||||||
La breve buca 5, par tre splendido e difficilissimo, è una delle buche più fotografate al mondo col suo Green che sembra una cartolina circondato su tre lati dalle acque turchesi del mar dei Caraibi. Seguono altre tre buche oceaniche estremamente spettacolari, ognuna delle quali potenzialmente letale per lo score.
| |||||||||||||||||||||||||||||
Le buche marine sulle seconde nove sono il par 4 della 15, il par tre della 16 ed il par 4 della 17. A volte, quando l’aliseo soffia impetuoso,la pallina deve volare sopra l’acqua per poi girare da destra a sinistra ed atterrare sulla terraferma. Con i greens abbarbicati sopra la costa, queste tre buche hanno assoluto bisogno di grandi colpi d’approccio. Quando non fiancheggia l’oceano frastagliato e le sue rocce appuntite come denti di corallo, il gioco diventa più rilassante, più resort-style, anche se le trappole di sabbia non mancano mai intorno ai greens spesso elevati e quindi il gioco corto risulta fondamentale per preservare lo score da brutti numeri.
| |||||||||||||||||||||||||||||
I tees di partenza ed i greens sono stati recentemente rifatti con erba Paspalum e sono perfetti. I fairways ed i roughs sono in erba Bermuda.
| |||||||||||||||||||||||||||||
Buche più spettacolari:
Buca 5, par 3, 160 metri Il vento soffia trasversalmente dal mare e spinge la palla da sinistra a destra. Se si gioca in sicurezza sulla destra ci si trova a giocare in discesa dalla collinetta con rischio di finire nel bunker davanti, o peggio ancora nei coralli sulla spiaggia. Il colpo perfetto sorvola parzialmente il mare prima di atterrare al sicuro sul green. | |||||||||||||||||||||||||||||
Buca 6, par 4, 450 metri Buca lunghissima, è fondamentale partire con un gran drive, altrimenti non c’è speranza di par.
| |||||||||||||||||||||||||||||
| |||||||||||||||||||||||||||||
Buca 7, par 3, 200 metri Un bello scherzetto di Pete Dye, qui il campo dà veramente del filo da torcere anche ai migliori giocatori. Buca lunga con vento da sinistra a destra. Stesso discorso della buca 5.
| |||||||||||||||||||||||||||||
Buca 16, par 3, 185 metri L’ultimo dei par tre oceanici. Bisogna giocare in modo che la pallina venga afferrata e trasportata dal vento destra-sinistra verso il green.
| |||||||||||||||||||||||||||||
|
venerdì 8 novembre 2013
A gennaio vi aspettiamo al "Theeth of the Dog" in Repubblica Dominicana.....
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento