Oggi ho
deciso di approfondire la conoscenza del mondo immobiliare brasiliano insieme a
Guido Bartolomei, immobiliarista e blogger, che da qualche anno ha lasciato il
mondo della finanza per dedicarsi anima e corpo a un progetto immobiliare nel
paese sudamericano.
Partiamo da
un recente articolo del quotidiano di economia Valori.it.
"La continua
crescita del settore azionario negli
Stati Uniti e dei prezzi immobiliari
in Brasile potrebbero alimentare una pericolosa bolla finanziaria. A dirlo alla
rivista tedesca Der Spiegel è Robert
Shiller, il co-creatore dell’indice dei prezzi immobiliari di Standard
& Poor’s (il S&P/Case-Shiller SPCS20), che nel 2013 si è aggiudicato il
Nobel per l’Economia.
Robert Schiller |
Negli Stati Uniti la bolla dell’azionario sarebbe
particolarmente minacciosa anche perché si andrebbe a insediare in un’economia
ancora vulnerabile, ha spiegato
l’economista. E a essere particolarmente sopravvalutati sarebbero i settori
della finanza e della tecnologia. Ma bisogna guardare con
attenzione anche ai prezzi immobiliari a
Rio de Janeiro e San Paolo,
che negli ultimi cinque anni hanno segnato un boom".
Cosa ne pensi della bolla immobiliare ipotizzata da
Robert Shiller? E' reale o è tipica di tutti i paesi che si stanno emancipando
velocemente?
La fonte è autorevole ma il discorso che fa generico,
mentre nella mia vita professionale ho imparato che è importante essere
specifici. I prezzi a Rio de Janeiro e San Paolo hanno ormai raggiunto livelli
oltre i quali è difficilmente pensabile andare, ma il Brasile non è soltanto
Rio o San Paolo. Stiamo parlando della quinta estensione territoriale al mondo.
Ci sono zone bellissime,specialmente nel Nord Est, dove la natura incontaminata
incontra l’oceano, dove il sole splende 365 giorni l'anno e dove il turismo si
sta moltiplicando proprio in questi ultimi anni. Qui le potenzialità
immobiliari sono enormi, il mercato è tutto da creare con una domanda crescente:
questi mi sembrano i presupposti per iniziare un investimento con ritorni molto
interessanti, sia dal punto di vista dell’eventuale affitt,o sia dal punto di
vista della pura rivalutazione dell’immobile.
Le Cascate di Iguacu |
Tu che sei entrato nel mondo dell'immobiliare
brasiliano da qualche anno, hai notato il vertiginoso aumento dei prezzi di cui
si parla?
Negli ultimi 10 anni l’aumento è stato esponenziale ed
è andato di pari passo con la crescita economica del Brasile. A beneficiarne
sono state soprattutto le grandi aree urbane e le località che per prime si
sono sviluppate dal punto di vista turistico. D’altro canto, questa situazione
era ragionevolmente inevitabile, visto che la crescita della classe media
Brasiliana, è stata incredibile. Nel 2012 il 56% della popolazione rientra
nella classe media (nel 2005 era il 34%). Per meglio rendersi conto, negli
ultimi 7 anni un numero di persone pari alla popolazione italiana è
entrata a far parte della classe media. Come è accaduto in Italia negli anni
del boom economico, questo processo ha incrementato notevolmente le esigenze e
di conseguenza i consumi. Sappiamo benissimo che queste sono condizioni
straordinarie per dare inizio a un lungo trend di crescita del mercato
immobiliare.
I prossimi mondiali di calcio e Olimpiadi, che si
terranno entrambi in territorio brasiliano, pensi abbiano contribuito in
qualche modo ad accelerare progetti di edilizia statale e privata?
Considero questi eventi come politici e non
limitatamente sportivi, proprio perché portano con loro tanti progetti
infrastrutturali dei quali il Brasile ha enormemente bisogno.
Il popolo brasiliano per certi aspetti è molto simile
al nostro: non mancano ritardi e disagi
e di sicuro alcuni progetti rimarranno cattedrali nel deserto. Nel complesso
però, il solo polverone mediatico farà conoscere meglio un paese che tutti
conoscono quasi esclusivamente per il calcio.
Dal tuo punto di vista e dalla tua esperienza, quali
sono le carte vincenti che hanno portato il Brasile ad essere attualmente in
forte crescita economica?
Stiamo parlando della sesta potenza mondiale con
196milioni di abitanti. Per comprendere meglio le potenzialità di questo paese,
credo sia importante lasciarsi condizionare dai numeri:
•
Il 46% della popolazione ha meno di 26 anni
•
Il debito pubblico è al 30% del Pil
•
La disoccupazione è al minimo storico (5,5%)
•
La crescita media del turismo in entrata è del
18,46% contro la media mondiale che è del 7%
•
Su 196 milioni di abitanti ci sono 264 milioni di
cellulari
•
Un Brasiliano è alla guida del WTO.
•
Il prossimo anno si terranno i Mondiali di calcio
•
Nel 2016 ci saranno le Olimpiadi
Se questi non sono presupposti per fare buoni
investimenti immobiliari...
Poi vale sempre la regola aurea: affidarsi solo a
persone preparate che conoscano bene il mercato.
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