mercoledì 5 febbraio 2014

A San Francisco è lotta contro il caro affitti. Colpa di Google -news.immobiliare.it


C’è un effetto collaterale, spesso sottovalutato, dello sviluppo senza sosta che la Silicon Valley californiana vive da quando tutte le più importanti aziende tecnologiche del mondo l’hanno eletta a propria culla; il caro affitti. Nelle ultime settimane San Francisco è invasa da manifestazioni di protesta dei suoi cittadini, ormai esasperati dalle condizioni contrattuali che i proprietari di immobili impongono loro.
Secondo quanto riportato da diversi organi di stampa internazionali, nel corso degli ultimi 24 mesi, nella città gli affitti sono aumentati in media del 30% e gli sfratti sono più che raddoppiati arrivando a segnare un preoccupante incremento del 170%. A disequilibrare il mercato gli stipendi da favola che Google, Facebook, Yahoo! e gli altri colossi del web garantiscono ai propri dipendenti, ma che non sono assolutamente in linea con i salari percepiti dagli altri abitanti di San Francisco i quali, volenti o nolenti, sono spesso costretti ad abbandonare la città e trovare casa altrove.
La presenza di grandi aziende è senza dubbio un aspetto molto importante per l’economia della zona e, di conseguenza, l’Amministrazione Pubblica favorisce con sgravi ed incentivi le società che scelgono di insediarsi nel territorio, magari riqualificando un quartiere fino a quel momento in disarmo (l’ultimo caso è quello di Twitter, che ha deciso di aprire il suo nuovo quartier generale californiano in una delle zone più popolari di San Francisco causando, a detta dei residenti, un aumento dei prezzi degli affitti che ha portato i proprietari a chiedere anche 6.000 dollari al mese per un bilocale).
Vista la portata della protesta l’Amministrazione non ha potuto fare orecchie da mercante e ha dichiarato ufficialmente che, entro il 2020, verranno realizzati 30.000 appartamenti in edilizia popolare da assegnare ai cittadini meno abbienti, con un canone agevolato. Fino ad allora, però, i cittadini di San Francisco dovranno fare i conti (salati) con il lato meno piacevole dell’avere per vicini i titani del web.
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