Si fermi l''invasione' degli stranieri che fanno
razzia di proprietà immobiliari nel Regno Unito e a Londra in particolare. E'
la proposta fino ad ora più radicale che, proveniente dal think-tank britannico
Civitas, si inserisce nel già acceso dibattito sui costi del mattone nel Paese,
che fanno temere una bolla immobiliare. Secondo Civitas bisognerebbe porre
maggiori restrizioni a coloro, numerosi e facoltosi, che da Paesi extra Ue
discendono su Londra e sulla campagna inglese per acquistare abitazioni, soprattutto
di lusso. E il riferimento implicito, ma chiarissimo, è ai tanti oligarchi
russi come il patron del Chelsea, Roman Abramovich, che fanno di Londra il
quartier generale dei loro investimenti. Ma anche ai paperoni, ormai nemmeno
più nuovissimi, provenienti da Cina, Malaysia e Singapore. In sostanza Civitas
propone l'obbligo a chi voglia investire nel mattone britannico di dimostrare
che l'operazione porti alla costruzione di nuovi immobili, contribuendo così ad
attivare un sistema che consenta la creazione di abitazioni più accessibili per
i residenti, al momento stretti nella morsa dei prezzi alle stelle.
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