mercoledì 14 agosto 2013

Ripresa nel mercato immobiliare britannico, si teme una nuova bolla - rainews24

Il Royal Institution of Chartered Surveyors che effettua un periodico e autorevole monitoraggio del marcato immobiliare non ha dubbi: una crescita così non si vedeva dal 2006

In Gran Bretagna i prezzi delle case tornano a salire con un ritmo che è il più veloce degli ultimi sette anni, secondo il più recente report della RICS (Royal Institution of Chartered Surveyors), la più importante organizzazione britannica nel settore dell'intermediazione immobiliare.


Un segnale di ripresa dell'economia? Certo, perché il mercato immobiliare è uno dei fondamentali nelle economie liberali. Però è anche un sintomo controverso, perché la crisi economica e finanziaria che avvolge e stritola ancora buona parte dell'Occidente è partita proprio da lì, dal mattone.


I prezzi 
A Maggio si è registrata una crescita di 5 punti dell'indice di fiducia, a Giugno di 21 e a Luglio addirittura di 36 punti, con un incremento dei prezzi del settore che tocca il 4,6%. Un picco simile non si verificava dal Novembre del 2006. Per questa ragione - la velocità dell'incremento dei prezzi che non ha eguali fin dall'inizio dei rilevamenti, nel 1978 - c'è chi teme un'altra bolla immobiliare, innescata dalla nuovamente favorevole politica dei prestiti stimolata dal governo Cameron.


Lo stimolo pubblico alla proprietà immobiliare
Il ministro del Tesoro Osborne ha varato nello scorso Aprile un nuovo regolamento per la concessione di prestiti rivolti all'acquisto di beni immobili di nuova costruzione. Si può finanziare un valore che arriva al 20% dell'immobile in costruzione fino aun massimo di 600mila sterline. Una scelta che ha provocato - per quello che contano - le critiche del Fondo Monetario Internazionale. Certo è che i prestiti erogati dalla banche sono aumentati significativamente, con un aumento - a Giugno 2013 - del 30% annuo.


Un fenomeno non solo inglese
Peter Bolton King, direttore del RICS, ha dichiarato al quotidiano britannico The Guardian che la crescita dei prezzi e il rinnovato interesse per gli investimenti immobiliari non è un fenomeno soltanto britannico; segnali simili ci sarebbero in tutto il mondo. A Londra, però, l'incremento dei prezzi è più marcato, tanto che gli esperti del settore si attendono un incremento dell'indice mensile del 4% per i prossimi mesi.
RischiUna nuova bolla immobiliare è possibile, ma va ricordato che ai tempi d'oro delle speculazioni sui mutui immobiliari, sei-sette anni fa, si arrivava a finanziare addirittura il 120% del valore d'acquisto degli immobili - una scelta illogica e speculativa che non ha mancato di provocare danni forse irreparabili.
Un altro rischio connesso alle scelte di Cameron e Osborne è quello della speculazione cementizia, che fa prudere le mani e il portafogli ai palazzinari d'Oltremanica. Sarebbe un pessimo esempio per tutti gli europei, italiani compresi.

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