mercoledì 29 gennaio 2014

I russi fanno shopping in Veneto. Al top i palazzi a Venezia ma anche i vigneti del Trevigiano -casa24.ilsole24ore.com

Dalla Russia con furore? Quello che è certo è che la madre Russia è interessata ai gioielli del Veneto. E punta i riflettori su ville venete, su ettari di vigneti tra Valdobbiadene e Valpolicella, palazzi a Venezia, Rovigo e Verona, aree logistiche commerciali, terrreni e fabbricati sulla colline del Prosecco doc e alberghi. Insomma: il meglio del made in Italy o il meglio del made in Veneto. La missione esplorativa di venti operatori, giunti da Mosca, ha avuto come teatro la Marca Trevigiana ed è stata organizzata dall'Associazione italo-russa “Ira” guidata dal presidente Paolo Bellini che è a sua volta presidente di Anama (Associazione nazionale degli agnti e mediatori d'affari aderente a Confesercenti.
I venti businessmen russi hanno potuto esplorare quanto di meglio c'è sul mercato. A cominciare dai due complessi residenziali sul Canal Grande, il piano nobile di Ca' Dolfin valutato nove milioni di euro e un complesso a pochi metri da Ponte di Rialto appena ristrutturato dal prezzo significativo di 25 milioni di euro. Ma non solo. Anche numerose ville venete, tra cui un fulgido esempio di architettura cinquecentesca come Villa Morosini a Rovigo stimata in 5-6 milioni di euro, ultima propaggine veneta prima di raggiungere Ferrara. Che dire, poi, dell'area di 65 mila metri quadri in vendita a vicino al casello di Preganziol in provincia di Treviso.

O Verona dove uno splendido palazzo storico in via Cavour solletica gli appetiti. Ma ai russi interessano anche le Terme, eccoli considerare l'area termale di Montegrotto nel Padovano dove potrebbero avere messo gli occhi sull'hotel più importante della località turistica: li si parla di 150 mila euro a camera moltiplicati per le 112 camere di cui si compone il complesso alberghiero. Ma non finisce qui, anche le isolette della Laguna sono attraenti per gli investitori venuti dal freddo.Sono bastati tre giorni per far innamorare gli algidi moscoviti, disposti a fare buoni affari sul suolo italico. A una condizione: che non si tiri troppo sul prezzo. Ma dovremmo aspettarci di sentir parlare russo di qui a pochi anni? Paolo Bellini, presidente di Ira e di Anam non si stupirebbe.

“Ormai da tempo, almeno sei anni – spiega – il Veneto è al primo posto nei desiderata degli investitori russi, nonostante il mito della Toscana, sempre difficile da scalfire. In particolare, Venezia e Verona la fanno un po' da padrone anche se il triangolo di Treviso, Padova e Verona sono un autentico punto di riferimento russo per quanto concerne gli investimenti a reddito come Bed & Breakfast e Agriturismi”. Ma non solo, gli operatori moscoviti calati in terra veneta hanno evidentemente saputo apprezzarne anche il rinomato vino. “Assolutamente sì – prosegue Bellini – le aziende vitivinicole sono per loro di estremo interesse. Così come il Lago di Garda dove c'è una splendida villa a Torri del Benaco del costo di due milioni di euro con splendida vista lago e piscina”.

Proprio per la grande attenzione della Russia verso il Veneto, l'associazione Italo-Russa ha intenzione di organizzare mensilmente dei mini tour di massimo cinque operatori con incontri ristretti organizzati ad hoc. Del resto, sono quattro i filoni principali che hanno caratterizzato la missione russa iniziata il 27 novembre e terminata il 1 dicembre. Sono i sistemi bancari, immobiliari di investimento, valutazioni di operazioni di sviluppo per grandi aree, logistica e residenze. Venezia è sempre al top degli investimenti immobiliari.

Oltre al complesso restaurato a due passi dal Ponte di Rialto a Venezia il cui costo si aggira tra i 22-25 milioni di euro, c'è anche un'isoletta di fronte al Lido di forma ottagonale che potrebbe essere acquistata. Ma non finisce qui, anche la splendida Mazzorbo dove sorge il complesso Venissa della famiglia del prosecco Bisol, è oggetto di una trattativa da parte di investitori russi. Proprio tra Mazzorbo e Burano (le due isole sono collegate da un ponte n.d.r) sarebbe in ballo un grande progetto di albergo diffuso al quale si stanno interessando alcuni operatori russi. L'idea potrebbe essere quella di rilevarela tenuta Venissa recuperando il paese anche dal punto di vista immobiliare per realizzare l'albergo diffuso. L'investimento complessivo è di circa 30 milioni di euro

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