Il limite di Londra è diventato il cielo. La
capitale britannica punta in alto, e vuole diventare la New York del vecchio continente.
Sono in progetto 236 nuove 'torri' di più di venti piani, che cambieranno per
sempre lo 'skyline' della metropoli. A rivelare come sarà la capitale
britannica del futuro è un rapporto del forum New London Architecture, secondo
cui l'80% dei nuovi palazzi, di cui la metà ha già ottenuto l'approvazione,
avrà un uso residenziale. Questo per soddisfare la sempre crescente domanda di
appartamenti di lusso nella capitale, che negli ultimi tempi ha fatto crescere
i timori di una 'bolla' speculativa. Uno dei nuovi grattacieli, la Columbus
Tower da 75 piani e dal costo di un miliardo di sterline, sarà più alta di One
Canada Square, nel quartiere finanziario di Canary Wharf, che per anni è stato
l'edificio più alto del Paese, prima che venisse realizzato lo Shard dalla
mente di Renzo Piano. Un dato molto interessante è che i progetti sono
distribuiti in tutta la città e non si concentrano, come ora, nella City e nel
distretto finanziario di Canary Wharf. Un quarto dei nuovi palazzi sorgerà a
Tower Hamlets, un sobborgo nella parte est, considerato come una delle zone più
povere di Londra. E molti altri svetteranno fra l'est e il sud-est, in aree che
in passato non sono state al centro di importanti investimenti. La
caratteristica che molti grattacieli avranno è quella del soprannome, che viene
dato per la loro forma. Già si possono ammirare lo Shard (scheggia) e il
Gherkin (cetriolo), ma sono in arrivo il Boomerang e lo Scalpello. Londra è
anche destinata ad attirare sempre più architetti famosi. Secondo uno studio
della Lse, circa un quarto di tutti i grattacieli della capitale sono stati
pensati da un architetto di grido, contro, ad esempio solo il 3% di Chicago, la
città che ha fatto scuola per le 'torri'. E' stata calcolato che il rivolgersi
a un nome famoso, in media, ''vale'' 19 piani in piu' rispetto a uno poco
conosciuto. La fama diventa determinante nel convincere le autorita' locali a
dare il loro via libera al progetto. Lo sviluppo verso l'alto però incontra
anche qualche critica. ''Sono cambiamenti rapidissimi quelli che stanno
accadendo a Londra e c'è poco dibattito, a livello locale, su come cambiare la
città'', ha detto Rosemarie McQueen, uno dei responsabili nel settore
pianificazione del Westminster City Council.
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