REAL ESTATE. Investimento mobiliare o im-mobiliare?
giugno 24, 2013 by redazione
Investimento mobiliare o im-mobiliare ?
Quando parliamo di investimenti immobiliari all’estero, spesso la differenza tra investimento mobiliare o immobiliare non è così marcata.
Da
molti anni provo a far capire ai miei collaboratori ed ai potenziali
clienti che ci si può avvicinare all’acquisto di un immobile all’estero
considerandolo a tutti gli effetti come un investimento in titoli, fondi di investimento o titoli di stato.
Per
noi italiani – molto più che in altri Paesi del mondo – l’investimento
nel mattone è stato considerato l’investimento per eccellenza
soprattutto perché – un tempo – si aveva ottima redditività da
locazione, era qualcosa di tangibile e lo si poteva tramandare ai figli.
L’italiano
solamente negli ultimi anni “ha digerito” la possibilità di acquistare
un immobile non quotidianamente visibile e verificabile o – caso sempre
più diffuso – l’acquisto dello stesso senza averlo visto.
Quando
un consulente finanziario o il funzionario della nostra banca ci
propone l’investimento in azioni, titoli o fondi di investimento non andiamo a verificare bilanci dell’azienda o stato di manutenzione del capannone della stessa… altrettanto molti fanno quando acquistano un immobile all’estero senza averlo visto:
comprano di fatto la posizione, la serietà del costruttore, la
redditività e il potenziale incremento del valore dell’immobile.
Quindi,
di fatto, pur acquistando un immobile, l’investimento diventa a tutti
gli effetti “mobiliare” con considerazioni di redditività che faremmo
nell’approcciarci all’investimento di cui sopra propostoci dalla nostra
banca.
Non
saremo più vincolati, in fase di acquisto, solamente da grado di
rifinitura, superficie, colore delle pareti o tipo di piastrelle, ma
valuteremo piuttosto la distanza dal mare, la vista, il contesto
all’interno del quale si trova l’appartamento o la villa, i servizi del
resort, richiesta di locazione ecc.
Resta inteso, come scrivo sempre, che l’investimento va fatto valutando attentamente una serie di fattori legati al Paese e soprattutto allo sviluppatore
Oramai in Italia – dati ufficiali e non mie considerazioni che sarebbero di parte – l’investimento in residenziale da mettere a reddito rende annualmente tra 1,5 e il 2% netto del valore dell’immobile.
Vorrei
poter scrivere della componente relativa all’incremento del valore
dell’immobile ma, purtroppo, sono sempre più convinto che i prezzi
saranno destinanti a scendere ancora di molto.
Le
proiezioni – o meglio i dati pubblicati quasi quotidianamente da
autorevolissime testate (si leggano i post che pubblico sul mio Blog http://immobiliallestero.blogspot.it/ ) danno i mercati immobiliari esteri in continuo movimento e crescita in controtendenza con quello italiano.
I
motivi sono sempre gli stessi: minore pressione fiscale e maggior
chiarezza, maggiore redditività dovuta al fatto che si posso locare per
12 mesi l’anno e il prezzo di acquisto è molto più basso rispetto a
quelli italiani e, non da ultimo, la crescente sfiducia nel nostro
paese.
Grazie per l’appunto al basso prezzo di acquisto e alla possibilità di affittare l’immobile 12 mesi l’anno le redditività si assestano tra il 5 e il 10%.
Come scrivevo in un altro mio intervento queste redditività non sono
promesse future su interventi in costruzione, ma realtà esistenti da
anni e consolidate: basta solo saperle trovare…!
Al prossimo appuntamento
mob ph +39 348.4513200 gsantacatterina@me.com
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