OTTIME OCCASIONI DI ACQUISTO A CAUSA DELLA DISCESA DEI PREZZI GLI
ESPERTI SONO CONVINTI CHE IL TREND NON SI FERMA E CHI POSSIEDE UNA
CERTA LIQUIDITÀ PUÒ SPUNTARE AFFARI IRRIPETIBILI
Milano L’ occasione è a portata di mano. E i mille consulenti dei
12 milioni di paperoni che popolano il mondo non la lasceranno
sfuggire. Il patrimonio immobiliare italiano a prezzi da sconto capita
forse una volta ogni dieci anni, anche se questa volta gli analisti sono
convinti che le condizioni favorevoli per chi acquista si protrarranno
un po’ più a lungo del previsto. La crisi italiana è ancora lontana
dalla sua risoluzione e il settore immobiliare dovrebbe seguirne la
scia. Esistono certo mercati che vanno a gonfie vele, ma chi è in cerca
di occasioni deve mettere nel mirino i Paesi dove le economie stentano.
Secondo il Knight Frank global index, che si basa su dati degli
istituti di statistica e delle banche centrali, nel 2012 i prezzi nel
mondo sono saliti in media del 4,3%. Nei primi tre mesi del nuovo anno
c’è stato un rallentamento, ma è stata stimata una ulteriore crescita
dello 0,3%. Lo scenario, tuttavia, non è identico ovunque. Se chi ama
le caotiche strade di Hong Kong deve fare i conti con un rincaro del 23%
e chi vuole ritagliarsi un angolo sul mare del Dubai con un rialzo del
19%, chi preferisce rimanere nel vecchio e sempre accogliente
Mediterraneo e scegliere tra tre dei Paesi europei più colpiti dalla
recessione può mettere in conto di portare a casa qualche risparmio. In
Grecia, Atene ha visto i prezzi del settore crollare del 13%, ma il
governo ha posto un blocco alla svendita dei patrimoni nazionali. Non
sarà facile per i miliardari fare razzia
di immobili e terreni, isole comprese. Il Governo greco sta
cercando per esempio di bloccare la vendita di Skorpios all’oligarca
russo Dmitri Rybolovlev. Il ministro alle finanze Yannis Stournaras ha
chiesto all’avvocatura dello Stato un parere sulla decisione di Athina
Onassis, nipote dell’armatore, di cedere per circa 150 milioni di
euro l’isola dello Ionio dove il magnate ha sposato nel 1968 Jaqueline
Onassis e dove è sepolto. Dopo la Grecia, viene la Spagna, con un calo
dei prezzi nella capitale del 10%. Il comparto è in difficoltà: gli
immobili invenduti sono circa un milione e il credito del settore
bancario verso quello immobiliare è di 600 miliardi di euro, molti dei
quali inesigibili. Chi si presenta con soldi sonanti alle banche
potrebbe trovarsi davanti a occasioni mai viste. In Italia, invece, il
calo dei prezzi è stato del 4,1%. Quotazioni che dovrebbero scendere
ancora, anche se il mercato del lusso, rappresenta sempre
un’eccezione, un po’ perché le belle dimore sono rare, un po’ perché i
venditori sanno che le abitazioni di un certo tenore hanno un mercato
ristretto e quasi mai in crisi. La casa d’aste Christie’s, una cui
divisione si occupa di immobili di pregio, ha segnalato come
transazione più elevata in Italia quella relativa a un immobile in Costa
Smeralda, passato di mano per 130 milioni di euro. «Ciò che descrive
meglio questo mercato è la rarità degli immobili, un territorio
composto da 450 km di coste con una popolazione di 15mila abitanti,
senza industrie, aree agricole o città», spiega Giancarlo Bracco della
Immobilsarda. Sono paesaggi come questi che spingono gli stranieri a
prendere casa nel Bel paese. Oltre alle località da sempre in cima alla
lista dei sogni, da Portofino alla Costa Smeralda, da Cortina a
Taormina, spiccano intere regioni come la Toscana, il Lazio, il Veneto e
la Sicilia. Secondo i rilevamenti di Scenari immobiliari, gli
investimenti stranieri sono saliti in cinque anni da 1,5 a 2,4
miliardi di euro. Per il 2013, le stime sono di 5.100 transazioni, la
maggior parte delle quali (42%) arriveranno dalla Germania. Un freno al
settore potrà arrivare in parte dall’inasprimento fiscale del governo
che ha puntato sui patrimoni immobiliari per recuperare gettito per le
malconce casse dello Stato. L’Imu sulle seconde case è rimasta intatta,
mentre quelle sulle abitazioni di lusso, anche se considerate come
prima casa, non ha ricevuto lo stesso trattamento rispetto a quelle
classificate come popolari o altro. Per gli immobili in genere abitati
da contribuenti con un reddito elevato e classificati A/8 (abitazioni in
ville), A/9 (castelli, palazzi di eminenti pregi artistici o storici) e
abitazioni di tipo signorile (A/1) non ci sarà nessun rinvio o
esenzione. Il nodo degli immobili di lusso era già stato trattato cinque
anni fa nel dibattito sull’abolizione dell’Ici sulla prima casa.
All’epoca le ville e i castelli furono esclusi, ma rientrarono
successivamente con l’introduzione dell’Imu. (w.g.) Il governo greco,
messo alle strette dalla crisi, ha pronto un piano per la vendita
delle isole più prestigiose
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