martedì 10 settembre 2013

Emirati: E' ancora boom immobiliare per Dubai ma senza bolla Mercato piu' maturo e controllato dicono analisti (ANSA)

(ANSAmed) - DUBAI, 09 SET - Grandi arterie urbane congestionate, imponenti lavori infrastrutturali, centri commerciali traboccanti, liste d'attesa ovunque, dalle scuole ai ristoranti, prezzi delle case impennati: Dubai is back, "Dubai e' di nuovo in piedi" e' il commento sulla bocca di tutti e quello che meglio descrive la grande ripresa del mercato immobiliare che – sono pronti ad assicurare gli analisti – non sara' un'altra bolla.

I prezzi degli appartamenti nell'ultimo anno sono aumentati del 38%, quello degli affitti in una curva compresa tra il 17-20 per cento, vecchi progetti sono stati riesumati, nuovi ne sono stati lanciati.

Alle loro spalle tuttavia c'e' una domanda reale e un supporto normativo e legale che tratteggia una panorama molto piu' solido rispetto all'ondata piu' spericolata e speculativa degli anni 2005-2008.

Dopo il brusco arresto per la crisi 2009, il mercato immobiliare ha lentamente ripreso quota a partir dal 2011, maturando in offerta e trasparenza, adeguandosi ad una realta' piu' austera e molto piu' attenta a possibili tranelli finanziari e potenziali frodi. Il governo ha istituito corti d'arbitrariato ed organismi di controllo e ha preso provvedimanti con decreti per arginare I rischi : il piu' recente quello che consente agli investitori di recuperare I fondi bloccati in progetti edilizi mai realizzati.

A giocare a favore dell'emirato la ripresa economica d'ampio spettro. Gli ultimi dati del Dipartimento per lo sviluppo economico indicano he il 55% degli imprenditori intervistati si aspettavano un incremento dei profitti nella seconda meta' del 2013 rispetto alla prima, un altro 55% ha anticipato intenzioni di investimento nel proprio business nei prossimi mesi. La deteriorata scena politica regionale ha dato un ulteriore impulso al mercato immobiliare emiratino e dubaiano in particolare, con molti investitori dell'area medio orientale e del Golfo che tornano a guardare agli Emirati come destinazione per investimenti a lungo termine.

Dubai e' inoltre nella rosa finale delle citta' candidate per l'Expo 2020 e, apparentemente, la favorite, anche se per la decisione della Bei (Bureau Expositions International) occorrerra' attendere novembre. L'evento a Dubai si tradurrebbe in almeno 230,000 posti di lavoro con conseguente nuovo flusso immigratorio: un'altra spinta per il mercato edilizio, per l'aumento del valore e dei prezzi degli immobili "ma che - prevede la Standard Chartered Bank - non presenta preoccupanti segni di speculazione di una bolla speculativa". (ANSAmed).

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