martedì 4 giugno 2013

Confindustria: tassazione su immobili va ripensata Necessario ridurre prelievo complessivo sui beni strumentali (ANSA)

(ANSA) - ROMA, 3 GIU - "La conversione del decreto legge in esame deve diventare l'occasione per un rafforzamento dell'impegno assunto dal Governo volto ad un ripensamento complessivo della tassazione sugli immobili". Così il direttore generale di Confindustria Marcella Panucci a proposito del provvedimento sull'Imu. Per quanto riguarda la CIG in deroga, "auspichiamo che l'iter di conversione sia finalizzato, da un lato a disporre la restituzione in tempi brevi e certi delle risorse sottratte a imprese e lavoratori, dall'altro a porre le basi per una riforma del sistema degli ammortizzatori sociali che renda chiari, omogenei e trasparenti i criteri di accesso ed equi i meccanismi di finanziamento" ha aggiunto Panucci in audizione alla Camera. Secondo Confindustria, l'obiettivo della riforma sulla tassazione immobiliare deve "però essere la riduzione del prelievo complessivo sugli immobili strumentali all'attività d'impresa (differenziando questi ultimi da quelli detenuti per mere finalità di godimento) e una maggiore chiarezza e semplicità operativa del sistema". Tra gli obiettivi prioritari della riforma della tassazione sugli immobili, Panucci ha indicato la deducibilità dell'Imu ai fini delle imposte sui redditi e dall'Irap, per il principio che tutti i costi - compresi quelli fiscali - che gravano sull'impiego dei fattori produttivi e che sono necessari per la produzione del reddito devono essere deducibili. L'attuale indeducibilità dell'Imu dal reddito d'impresa determina una ingiustificata alterazione della capacità contributiva e lede uno dei principi fondamentali in materia di tassazione del reddito, discriminando tra titoli diversi di possesso degli immobili strumentali per l'esercizio dell'attività, ha sottolineato. La questione si pone negli stessi termini anche per l'Irap, alla quale va estesa la deducibilità. Secondo le stime del Centro Studi di Confindustria, il costo dell'intervento di deducibilità dell'Imu ai fini sia delle imposte sui redditi sia dell'Irap si aggira intorno agli 1,5 miliardi di euro e dovrebbe accompagnarsi alla prevista revisione dell'Imu sulle abitazioni principali da concentrare solo sulle fasce meno abbienti. Vi è infatti l'opportunità - ha sottolineato la dg - di non penalizzare quelle imprese che, stante la perdurante crisi economica, non realizzano utili e per le quali la deducibilità dell'Imu dalle sole imposte sui redditi non avrebbe effetti immediati. (ANSA).

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