martedì 4 giugno 2013

Il mercato immobiliare si aggrappa all'estero di Evelina Marchesini - Il Sole 24 Ore




Un'altalena in cerca di un difficile equilibrio. L'industria immobiliare italiana è alle prese con una fase di profondo cambiamento che vede, finalmente, da un lato i primi segnali di uscita dal tunnel dell'immobilismo degli ultimi anni, ma dall'altro non riesce a smarcarsi dalla palude dell'assenza di transazioni del settore residenziale. Da oggi gli operatori dell'immobiliare si confrontano, per tre giorni, in Expo Italia real estate (Eire) a Fieramilanocity, evento sempre più connotato internazionalmente e che vede, quest'anno, la presenza di 83 società estere.
Proprio dalla vivacità degli operatori esteri arrivano le note positive del real estate italiano, con un totale di dossier di trattative in esclusiva su immobili che si aggira sui due miliardi di euro: se dovessero arrivare alla firma, il 2013 potrebbe dunque chiudersi con un totale di deal intorno ai tre miliardi di euro, che dopo un 2012 da ricordare come il peggior anno del decennio, sarebbe un exploit. Anche se ancora lontano dai 7,549 miliardi del 2006 e dai 7,552 del 2007. Le operazioni sui tavoli dei grandi studi legali sono di calibro. Per esempio Morgan Stanley sta valutando l'acquisizione di una parte del portafoglio immobiliare del gruppo Auchan, si parla del 50% di un controvalore di 700 milioni di euro. Axa real estate è in trattavia per il Bodio Center di Milano, per un valore intorno ai 70 milioni, mentre il fondo americano Blackstone - che nel mondo gestisce 57 miliardi di dollari di asset e in Italia agisce tramite Paolo Bottelli, ex a.d. di Prelios - sta acquisendo il Franciacorta Outlet Village per 130 milioni. In trattativa è anche il retail park Da Vinci a Roma, nelle mire del gruppo Gwm basato a Londra. Insomma, l'operazione che ha visto il fondo sovrano del Qatar entrare nello sviluppo Porta Nuova di Hines sarà solo l'inizio di un nuovo fermento di operazioni opportunistiche. La cui vera ragione di fondo sono i rendimenti allettanti: oltre il 9%, grazie a una revisione al ribasso dei prezzi richiesti dai venditori. Protagonisti, quegli investitori esteri che, ormai superata la crisi, hanno una capacità di fuoco in termini di equity, senza dover chiedere finanziamenti alle banche, soprattutto italiane. E l'Italia, nonostante la fuga degli ultimi anni, è sempre stata una terra in grado di attirare gli investimenti stranieri: proprio oggi in Eire verrà presentata la carrellata dei progetti italiani su cui hanno investito, negli ultimi vent'anni, gli operatori internazionali, per un ammontare complessivo di 40 miliardi di euro. 
Sull'altro lato dell'altalena stanno però le condizioni asfittiche del mercato immobiliare residenziale, dove i prezzi continuano a scendere e le transazioni sono in picchiata ormai del 50% e dove la latitanza delle banche sul fronte dei mutui alle famiglie pesa come un macigno. E poi le valorizzazioni degli immobili pubblici, tema ricorrente degli ultimi 15 anni ma che in realtà ancora deve sperimentare lo sparo d'inizio: il convegno di apertura dei lavori di Eire di oggi si incentra proprio sulla valorizzazione del patrimonio, «Una grande occasione per l'Italia», che vedrà l'avvio alla presenza del ministro delle Infrastrutture Maurizio Lupi. Una partecipazione che evidenzia l'attenzione del Governo Letta sul settore immobiliare, testimoniata anche dall'altra nota positiva per gli operatori, quella proroga degli sgravi fiscali per le ristrutturazioni edilizie e per l'efficientamento energetico che daranno un po' di ossigeno all'industria immobiliare. Nella tre giorni milanese dedicata al real estate si danno appuntamento tutti gli operatori, italiani e stranieri, che contribuiscono a un giro d'affari annuo di oltre 114 miliardi di euro e che, secondo i dati di Federimmobiliare, tra real estate, costruzioni e servizi pesa oltre il 19% del Pil. A Eire, durante cui si svolgeranno 91 convegni ed eventi negli stand, saranno presenti 507 tra enti e società con stand, investitori e sponsor, di cui 80 realtà pubbliche e oltre 80 player internazionali. 

Nessun commento:

Posta un commento