mercoledì 18 settembre 2013

Fisco: arriva nuovo catasto, avrà mq e valori mercato (ANSA)



(ANSA) - ROMA, 17 SET - La riforma del catasto marcia ad ampie falcate nella commissione Finanze della Camera, premessa indispensabile alla trasformazione dell'Imu in ''service tax'': la Commissione ha infatti votato gli emendamenti ai primi quattro articoli della delega fiscale, tra cui il secondo, che contiene appunto la riforma del catasto. La maggior novità riguarda il passaggio dai vani ai metri quadrati, nel calcolo del valore dell'immobile, e l'allineamento ai valori di mercato. Cosa che si dovrebbe tradurre in una diminuzione delle imposte per la maggior parte dei proprietari di case. La Commissione concluderà il voto entro venerdì dato che il testo è atteso in aula lunedì prossimo. La speditezza dell'esame dipende dal ''clima di ampia condivisione'' del testo, come ha detto Daniele Capezzone (Pdl), relatore e presidente della Commissione, che ha parlato anche di ''piccolo miracolo''; giudizio condiviso dal capogruppo Pd Marco Causi. E in effetti di miracolo si tratta visto che lo scorso novembre proprio il Pdl, assieme a Lega e a Idv, affondò la delega fiscale con la riforma del catasto all'ultimo voto in Senato; e rispetto a quel testo non ci sono grandi differenze. Oggi la commissione ha comunque perfezionato le norme sul futuro catasto, che il governo dovrà seguire nell'emanare i decreti legislativi di attuazione. Il punto centrale è ''l'invarianza di gettito'' complessivo il che significa che se aumenterà il gettito derivante da alcuni immobili (quelli non ancora accatastati e quelli con un classamento inferiore ai dati reali di mercato), automaticamente scenderanno le tasse sulle altre case ed edifici, a partire dall'Imu. Le nuove categorie catastali dovranno essere definite tenendo conto della ''relazione con il valore di mercato, la localizzazione e le caratteristiche edilizie'' con differenze ''di ambito territoriale anche all'interno di uno stesso comune''. Il classico esempio sono gli appartamenti nel centro storico di Roma, oggi accatastati come ''case popolari'', ma in effetti ristrutturate come abitazioni di prestigio, con un valore di mercato altissimo. In più l'utilizzo del ''metro quadrato come unità di consistenza'' al posto dei vani, dovrebbe 'avvantaggiare' le abitazioni più piccole. C'è poi il capitolo delle case non ancora accatastate oppure che presentano discrepanze tra realtà di fatto e e realtà dichiarata: tra le novità un emendamento di M5s, approvato, che prevede la ''condivisione telematica dei dati e documenti tra l'Agenzia delle entrate e gli Uffici urbanistici dei comuni in modo da creare una corretta ed unica corrispondenza tra documenti progettuali depositati, elaborati catastali e stati di fatto degli immobili''.(ANSA).

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