Il quadro delle sofferenze bancarie, suddivise
per branche di attività economiche rilevate dal bollettino statistico della
Banca d'Italia pubblicato oggi, da' un'immagine tangibile della crisi reale che
sta' pesando sulle imprese. Sull'ammontare complessivo delle sofferenze, salito
nel mese di dicembre a quasi 156 miliardi, 121,624 miliardi sono crediti nei
confronti di imprese in stato d'insolvenza e che difficilmente le banche
potranno recuperare. La parte restante di questi crediti cattivi riguarda le famiglie
(32,143 miliardi) e, in misura molto inferiore, istituzioni senza fini di
lucro, amministrazioni pubbliche, assicurazioni e fondi pensione, altre
istituzioni finanziarie. I dati di dicembre sono al momento provvisori ma
sufficienti per evidenziare una crescita delle sofferenze di oltre 5 miliardi
rispetto a novembre quando l'ammontare dei crediti difficilmente esigibili
verso le imprese era a quota 116,036 miliardi di euro. Analizzando nel
dettaglio la tabella del bollettino statistico i settori più colpiti dalla
crisi sono le attività manifatturiere, le costruzioni, il commercio e le
riparazioni di autoveicoli e motocicli, ma anche le attività immobiliari legati
alla compravendita di immobili. Queste categorie di attività economiche sono
quelle cui gli istituti di credito destinano la maggior parte dei loro
impieghi. Nel dicembre 2013 le imprese manifatturiere hanno ricevuto prestiti
per circa 207 miliardi, cifra quasi stabile rispetto a novembre. Su questi i
crediti in sofferenza sono 31,365 miliardi, cioè circa il 15% del totale.
Pesante il settore Costruzioni. Nel mese di dicembre le imprese edili da un
lato hanno visto ridurre i prestiti dalle banche (da 161,582 a 159,860
miliardi) dall'altro le sofferenze del settore sono aumentate da 29,109 a 30,818
miliardi con una percentuale sul totale che sfiora il 20%. L'altro settore dove
si sono registrate le maggiori sofferenze è l'immobiliare con 13,5 miliardi,
cioè l'11,34% rispetto a 119,065 miliardi di impieghi a favore del settore.
Pesanti le sofferenze per le imprese del commercio all'ingrosso e al dettaglio
e per quelle di riparazione di auto e moto. Qui il dato provvisorio delle
sofferenze di dicembre è stato calcolato in 21,144 miliardi, il 15,22% su un
ammontare di impieghi per 138,626 miliardi.
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