lunedì 22 aprile 2013

Quo vadis casa? cosa succederà al mercato immobiliare (video) - idealista.it

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cosa succederà ai prezzi delle case nel 2013? ci sarà un crollo o una relativa tenuta? le banche torneranno a riattivare il credito, tra cui quello alle famiglie, o l'affitto diventerà l'unica via per trovare casa? sono solo alcune delle domande che ci si pone osservando la profonda crisi che attraversa il mattone. idealista.it ha riunito alcuni tra i principali esperti del mercato immobiliare per capire dove stiamo andando
ecco alcune pillole del quo vadis casa 2013:
non è in corso nessuna tenuta dei prezzi, né relativa, né assoluta. le diminuzioni dei valori del 5%, che indicano la maggior parte dei centri studi, sono false. chi conosce da vicino il mercato sa che i prezzi sono già scesi del 20-30% rispetto ai picchi del 2008
nel 2013 ci sarà un ulteriore calo del 5% nelle principali città e fino al 15% in provincia
il mercato è saturo per le troppe case invendute, a cominciare dal nuovo ed è drogato su valori che non corrispondono ai redditi. deve per forza succedere qualcosa
gli input forniti dall'omi (osservatorio mercato immobiliare dell'agenzia del territorio) sono politici, non statistici: non rilevare mai grosse perdite sui prezzi delle case, perché altrimenti bisognerebbe abbassare i valori catastali e ci sarebbero meno entrate
l'offerta è rigida e non vuole cedere, ma in fase di trattativa sempre più potenziali acquirenti offfrono il 30% in meno sul prezzo richiesto. chi non ha ragioni impellenti per vendere non lo fa, ma tenere una casa vuota oggi costa sempre di più. ci si aspetta un boom di alloggi in affitto
le banche hanno problemi con i pagamenti dei mutui e oltre 25 miliardi di crediti ipotecari deteriorati. la cifra è ancora sopportabile, ma in forte crescita e molte sofferenze potrebbero essere state nascoste sotto il tappeto
per la prima volta si comincia a parlare della possibilità anche in italia, sul modello di irlanda e spagna, di una bad bank per assorbire i crediti deteriorati. nessuno però la vuole, anche se bisogna trovare una soluzione alternativa, come una riduzione controllata dei prezzi delle case, con l'emersione degli immobili in mano agli istituti bancari e la loro immissione graduale sul mercato
le banche hanno tuttavia interesse a far ripartire il mercato immobiliare: nei prossimi mesi potremmo vedere un miglioramento nelle condizioni dei mutui. ma c'è il rischio che non basti, perché la banca d'italia sta già chiedendo di provvedere con accantonamenti superiori a coprire i mutui in corso
esistono piccole bolle di case nuove invendute, ma il dramma è che si tratta di un "nuovo vecchio": pessime prestazioni, qualità scadenti, tecnologicamente superate. i progetti innovativi le metteranno ancora più in crisi e difficilmente saranno collocate, a meno che diventino abitazioni destinate agli affitti sociali
i privati cercano nuove forme per creare un reddito con la casa: la compravendita non è l'unica possibilità. le potenzialità dell'affitto con riscatto sono state esagerate dai media, mentre si fa strada l'usufrutto a tempo determinato
hanno partecipato: ezio bruna (politecnico di torino), vincenzo detommaso (idealista.it), marco dettori (osmi), paola dezza (il sole 24 ore), luca dondi (nomisma), andrea guarise (linkiesta), stefano magnolfi (crif), gino pagliuca (corriere della sera), matteo pedretti (osmi), gianluca santacatterina (l&t srl), roberto trevisio (viager)

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