giovedì 23 maggio 2013

Nel I trimestre mercato immobiliare debole Sale forbice fra i prezzi della domanda e quelli dell'offerta (ANSA)


(ANSA) - ROMA, 22 MAG - Dopo qualche piccolo segnale positivo, fra gennaio e febbraio, il mercato immobiliare residenziale italiano, rimane ancora in territorio negativo, sia come andamento dei prezzi sia come domanda di chi cerca casa da acquistare. La forbice fra i prezzi della domanda e quelli dell'offerta è del 18,5%. E, alla fine di aprile, i prezzi di vendita, in media, hanno fatto segnare un nuovo calo dell'1,3%. E' quanto emerge dall'Indagine congiunturale sul I trimestre 2013 realizzata da Casait. Le variazioni più negative (-1,8% in media), si sono registrate al Nord, mentre nel Centro e nel Sud Italia i valori sono rimasti sostanzialmente stabili rispetto a fine 2012. Il calo medio in Italia dei prezzi negli ultimi cinque anni è stato del 23,3%. Nelle grandi città, Palermo a fine trimestre segna il calo maggiore (-4,8%). Il termometro della crisi immobiliare è ancora più evidente se paragonato con i prezzi massimi del 2007, il mercato delle grandi città ha ceduto circa il 20% del valore. Al primo posto, in negativo, Bologna che rispetto a marzo 2007 ha perso il 24,3% del valore al metro quadro; Roma e Bari le città che hanno perso meno. Nel Nord Italia, il prezzo medio di mercato, richiesto dall'offerta, resta vicino ai 2.400 euro al metro quadro. Lo spread fra i prezzi medi richiesti e i prezzi medi dell'offerta resta sopra i 18 punti percentuali (18,7%). Nel Centro Italia, il prezzo medio di mercato, richiesto dall'offerta, è sempre sopra i 3.000 euro al metro quadro (un valore che comunque risente del peso di Firenze e Roma). Lo spread fra i prezzi medi richiesti e i prezzi medi dell'offerta resta del 19%, come da fine 2012. Nel Sud Italia, il prezzo medio di mercato, richiesto dall'offerta, è di circa 1.800 euro al metro quadro, il valore medio più basso fra le tre macro aree. Lo spread fra i prezzi medi richiesti e i prezzi medi dell'offerta è del 17,8%. L'offerta di immobili in vendita è cresciuta del 4,5% a livello nazionale. L'incremento maggiore dell'offerta è stato registrato nel Sud Italia dove lo stock di immobili disponibili é aumentato del 5,1%. (ANSA).

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