L'Italia del retail prova a ripartire
di Andrea Curiat - Il Sole 24 Ore
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A marzo, gli
operatori italiani del retail immobiliare sono già pronti per un anno
difficile. Secondo dati del Consiglio nazionale dei centri commerciali
(Cncc), nel 2012 le vendite registrate dai centri commerciali hanno
subito una contrazione del 2,7% circa e sono stati aperti 250mila mq di
nuova superficie, meno della metà della media precedente al 2008. Una
ricerca condotta da Cbre Group mostra una contrazione nel volume degli
investimenti del 42% rispetto al 2011, per 1,3 miliardi di euro. Anche
il settore "high street" ha mostrato una flessione dell'80%, con gli
investimenti fermi a 290 milioni di euro. L'andamento è in
controtendenza con il resto d'Europa, dove gli investimenti sono invece
cresciuti del 90% nell'ultimo trimestre del 2012, toccando quota 13,5
miliardi di dollari.
L'occasione per fare il punto sul
mercato e sui progetti in via di sviluppo arriverà a metà anno con la
fiera Expo Italia Real Estate (Eire) 2013, che si terrà a Milano dal 4
al 6 giugno. Nonostante il clima di incertezza economica, sul mercato ci
sono ancora società dinamiche che seguono commercializzazioni da
centinaia di milioni.
Tra queste c'è Larry Smith, che cura diversi progetti, a partire da Verona Porta Sud, un centro commerciale di 40mila metri quadrati di area lorda affittabile e in grado di ospitare 125 negozi, per un investimento che si avvicina ai 200 milioni di euro. L'avvio dei cantieri è previsto nel corso del 2013 e i lavori potrebbero essere completati nel 2015. «La caratteristica principale è che il centro si trova a meno di un chilometro e mezzo dall'Arena di Verona e recupera un'area industriale dismessa, prima occupata dalla ex-cartiera di Verona» commenta l'ad Corrado Vismara. Tra gli altri progetti c'è il Mid Outlet di Roma Fiumicino: 28mila metri quadrati, 135 negozi, collocato strategicamente vicino all'aeroporto della capitale e all'incrocio tra due autostrade. L'investimento supera i 100 milioni di euro.
Tra queste c'è Larry Smith, che cura diversi progetti, a partire da Verona Porta Sud, un centro commerciale di 40mila metri quadrati di area lorda affittabile e in grado di ospitare 125 negozi, per un investimento che si avvicina ai 200 milioni di euro. L'avvio dei cantieri è previsto nel corso del 2013 e i lavori potrebbero essere completati nel 2015. «La caratteristica principale è che il centro si trova a meno di un chilometro e mezzo dall'Arena di Verona e recupera un'area industriale dismessa, prima occupata dalla ex-cartiera di Verona» commenta l'ad Corrado Vismara. Tra gli altri progetti c'è il Mid Outlet di Roma Fiumicino: 28mila metri quadrati, 135 negozi, collocato strategicamente vicino all'aeroporto della capitale e all'incrocio tra due autostrade. L'investimento supera i 100 milioni di euro.
Un nuovo centro commerciale sorgerà presso
la tangenziale di Bari: 27mila metri quadrati per 22 attività
commerciali; i lavori saranno completati entro il 2014, con un
investimento superiore ai 60 mln.
Anche Studio Conte, che offre consulenza per servizi e sviluppo commerciale, porterà in Eire diversi progetti. «Seguiamo i clienti dalle ricerche di mercato alla commercializzazione, arrivando alla gestione immobiliare, locativa e pubblicitaria» commenta la responsabile della commercializzazione Andreana Conte. Tra i progetti seguiti dallo studio vi è Jesolo Magica, un centro commerciale in provincia di Venezia da 38mila metri quadrati, la cui apertura prevista è il 2014. «La crisi si fa sentire. Se fino a 2-3 anni fa si poteva commercializzare un centro commerciale da 100 negozi in 6-8 mesi, oggi ci vuole almeno il doppio. È più difficile trovare operatori disposti a intervenire nel progetto e anche i canoni e le redditività si sono ridotte notevolmente» rileva Conte.
Anche Studio Conte, che offre consulenza per servizi e sviluppo commerciale, porterà in Eire diversi progetti. «Seguiamo i clienti dalle ricerche di mercato alla commercializzazione, arrivando alla gestione immobiliare, locativa e pubblicitaria» commenta la responsabile della commercializzazione Andreana Conte. Tra i progetti seguiti dallo studio vi è Jesolo Magica, un centro commerciale in provincia di Venezia da 38mila metri quadrati, la cui apertura prevista è il 2014. «La crisi si fa sentire. Se fino a 2-3 anni fa si poteva commercializzare un centro commerciale da 100 negozi in 6-8 mesi, oggi ci vuole almeno il doppio. È più difficile trovare operatori disposti a intervenire nel progetto e anche i canoni e le redditività si sono ridotte notevolmente» rileva Conte.
Italiana Centri Commerciali (Icc) presenterà
invece il progetto per un centro commerciale in Trentino (44 negozi,
23mila metri quadrati e fine lavori in primavera 2015), un parco
commerciale ad Elmas, in provincia di Cagliari (28mila metri quadrati
per circa 30 negozi) e un centro a San Bonifacio, in provincia di Verona
(36mila metri quadrati, 50 negozi, aprirà nel 2014). «Gli investimenti
per queste operazioni vanno da 1.500 a 2mila euro al mq. La burocrazia
pesa molto sui cantieri: soltanto per le analisi di fattibilità, gli
studi e i progetti preliminari servono almeno 1,5 milioni di euro e 2
anni di tempo. Per poi magari vedersi rifiutare i permessi a procedere»
afferma Silvano Tognon, presidente di Icc.
Roberto Folgori, consigliere del Cda di Dedem Automatica, facility manager in campo retail, anticipa: «È in corso di definizione un progetto, non ancora contrattualizzato, con il quale destineremo 10mila metri quadrati di Parma Lifestyle al leisure.
Roberto Folgori, consigliere del Cda di Dedem Automatica, facility manager in campo retail, anticipa: «È in corso di definizione un progetto, non ancora contrattualizzato, con il quale destineremo 10mila metri quadrati di Parma Lifestyle al leisure.
L'intrattenimento acquisirà così una
dimensione prima riservata alle grandi superfici per la Gdo alimentare,
accompagnando la transizione dei centri commerciali da luoghi in cui
fare acquisti a luoghi in cui si va soprattutto per trascorrere tempo di
qualità». Parma Lifestyle aprirà a fine anno con 42 mila metri quadrati
di superficie commerciale e 90-100 negozi su due livelli.
Pietro Malaspina, presidente del Cncc commenta così i trend del settore: «Il retail immobiliare italiano è polarizzato in due fasce. Da un lato c'è il segmento di alta qualità, che regge bene e negli ultimi anni è stato sostanzialmente stabile. Dall'altro lato c'è il mercato secondario, che registra invece un'assenza di investimenti per lo sviluppo di nuovi centri commerciali»
Pietro Malaspina, presidente del Cncc commenta così i trend del settore: «Il retail immobiliare italiano è polarizzato in due fasce. Da un lato c'è il segmento di alta qualità, che regge bene e negli ultimi anni è stato sostanzialmente stabile. Dall'altro lato c'è il mercato secondario, che registra invece un'assenza di investimenti per lo sviluppo di nuovi centri commerciali»
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