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10/06/2013
Operatività difficile per la Sareb (Sociedad de activos procedentes de la reestructuración bancaria), il veicolo societario messo a punto a fine 2012 dal Governo spagnolo allo scopo di disinvestire - entro un periodo fissato in 15 anni – i 50,7 miliardi di euro in asset “problematici” di tipo finanziario e immobiliare.
Secondo gli ultimi dati di fine febbraio, la "bad bank" voluta da
Madrid sarebbe infatti riuscita a vendere solo 550 appartamenti, mentre
su altri 2.200 avrebbe trattative in corso corredate da altrettante
offerte di acquisto.
Dopo il travaso degli attivi tossici delle banche spagnole
nazionalizzate, la Sareb – che tre mesi fa ha effettuato un aumento di
capitale di 1,2 milioni, dopo l'ingresso di nuovi azionisti Iberdrola e
Banco Caminos - gestisce 107 miliardi di crediti immobiliari (76
miliardi sono relativi ad alloggi vuoti, 6,3 a immobili in affitto e
14,9 per suoli edificabili).
La Sareb per statuto non può concedere prestiti e le banche iberiche, a
causa della crisi, difficilmente concedono mutui su un mercato dove fra
l'altro l'offerta di abitazioni in vendita è enorme. Per cercare di
sbloccare la situazione i vertici della bad bank stanno quindi pensando a
nuove vie.
Anzitutto per contenere i costi di gestione (compresi i quelli relativi
alle manutenzioni degli immobili e dei condomini) e per sviluppare il
settore delle locazioni.
Tra le ipotesi sul tappeto anche la possibilità di cedere i crediti a grandi investitori istituzionali, come le assicurazioni.
Posted by Monitorimmobiliare
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