Benessere ed efficientamento energetico sono due priorità che vengono affrontate di pari passo quando si parla di retrofitting. Intervenire sul costruito significa migliorare le performance, tagliare i consumi, migliorare le prestazioni sismiche, intervenire anche sul confort e sulla qualità complessiva del progetto.
Rebuild, nella sua seconda edizione, dedica particolare attenzione al prodotto immobiliare: in Italia non c'è una domanda di crescita tale che si necessitino quantità ingenti di nuovi spazi, di uffici di residenze: quindi il tema è andare a sostituire il prodotto vecchio con quello nuovo, come già succede nel settore automobilistico e della telefonia. La dotazione è diffusa, e molti chiederanno un prodotto di sostituzione di maggiore qualità.
"Se nella città si produce l'80% del pil nazionale – ha aggiunto Leopoldo Freyrie, presidente del Consiglio Nazionale degli Architetti – tutti gli investimenti devono essere rivolti al tema del riuso. Serve agire in modo integrato per mettere in sicurezza il Paese, valorizzare i beni culturali, occuparsi dell'ambiente e rigenerare le città. Basta politiche settoriali. Dall'Inghilterra alla Danimarca, ci sono realtà internazionali che hanno già attivato interessanti strumenti per mettere a reddito questa opportunità. Nella direttiva europea ci sono già alcune precise indicazioni per mettere in moto la macchina". "La pressione della domanda è evidente, ci sono 6 milioni di edifici in Italia che hanno bisogno di cura – ha concluso Miorin – bisogna organizzarsi per garantire un'offerta matura e concertata".
"Se nella città si produce l'80% del pil nazionale – ha aggiunto Leopoldo Freyrie, presidente del Consiglio Nazionale degli Architetti – tutti gli investimenti devono essere rivolti al tema del riuso. Serve agire in modo integrato per mettere in sicurezza il Paese, valorizzare i beni culturali, occuparsi dell'ambiente e rigenerare le città. Basta politiche settoriali. Dall'Inghilterra alla Danimarca, ci sono realtà internazionali che hanno già attivato interessanti strumenti per mettere a reddito questa opportunità. Nella direttiva europea ci sono già alcune precise indicazioni per mettere in moto la macchina". "La pressione della domanda è evidente, ci sono 6 milioni di edifici in Italia che hanno bisogno di cura – ha concluso Miorin – bisogna organizzarsi per garantire un'offerta matura e concertata".
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