lunedì 25 novembre 2013

Repubblica Dominicana: immersioni caraibiche -viaggi24.ilsole24ore.com

Domenica, mezzogiorno. Al Parque Colón - piazza principale della città coloniale di Santo Domingo - bambini, anziani e venditori ambulanti se ne stanno pietrificati in attesa di qualche raro soffio di brezza. L'atmosfera è sonnolenta e familiare, tipica di un giorno di festa. 
La Santo Domingo storica è tutta in queste poche vie, alla foce del fiume Ozama e a ridosso del porto, dove attraccano le navi da crociera dirette a Porto Rico.

LA CITTÀ COLONIALE 
Qui si dipana la storia del Paese caraibico e dell'America. La città - fondata nel 1496 da Bartolomeo Colombo, fratello di Cristoforo - èla più antica del Nuovo Mondo. È stato poi il figlio di Cristoforo, Diego, ad abbellirla e a iniziare, nel 1514, i lavori per la costruzione della Catedral Primada de América, che ancora oggi domina il Parque. Questo è il punto ideale per esplorare il centro storico, un insieme di palazzi, locali, negozi e scorci verso il fiume. 
Sulla piazza della cattedrale si affacciano edifici storici come quello che ospitava il governatore haitiano (tra il 1822 e il 1844 la Repubblica Dominicana era dominata da Haiti) e il palazzo arcivescovile.
In via El Conde, strada pedonale che si contrappone alla cattedrale, tra ristoranti e gioiellerie spicca l'elegante vetrina di Caoba Cigars, punto vendita dei famosi sigari dominicani che fanno concorrenza - per qualità - ai più blasonati cubani. L'interno è in legno e nelle vetrine sono esposte diverse marche. Uno spazio è riservato al caffè, uno dei prodotti tipici del paese e buona idea regalo, e una stanza sul retro è dedicata all'invecchiamento delle foglie di tabacco. 

In città il caldo è intenso e umido e gli acquazzoni improvvisi sono solo scenografici cambi di scena che non riescono e rinfrescare l'aria. 
Tra le strade si incontrano torri militari antiche di secoli, mercati delle pulci e palazzi d'epoca. Tra questi l'Alcázar de Colón, casa di Diego Colón e oggi sede di un museo che espone oggetti della famiglia. La grande piazza su cui affaccia è interessante soprattutto la sera quando i suoi locali si animano di turisti e dominicani per un cocktail o una cena. L'indirizzo giusto per una serata di cucina dominicana è in Calle Hostos, alla Mesón D'Bariristorante tradizionale in un palazzo dell'Ottocento che propone menu a base di pesce e di carne. 

Ma la repubblica Dominicana è anche, e soprattutto, mare mozzafiato. La spiaggia preferita dagli abitanti di Santo Domingo è Boca Chica. Protetta dalla barriera corallina ha acque calme e poco profonde. Fino agli Anni '60 era una località di lusso, oggi è frequentata da tutti. Da famiglie, coppie, gruppi di amici che giocano a pallavolo e bambini con il salvagente che si lasciano galleggiare nell'acqua trasparente. Boca Chica è il posto ideale per un'esperienza pop con tutti i dominicani. 
Il paesino poi, si sta sempre più attrezzando per i turisti che qui hanno a disposizione piccoli hotel, ristorantini sulla spiaggia, negozi e rosticcerie dove provare la freídura, pesci fritti appena pescati.

LA CINEMATOGRAFICA ISOLA SAONA 
Proseguendo sempre più a est la costa dominicana è spettacolare. Grandi baie, resort direttamente sulla spiaggia come il SeaClub Dreams La Romana - grande hotel all inclusive immerso nella natura tropicale che affaccia direttamente sul mar dei Caraibi - e poi la perla di questa zona: il Parque Nacional del Este con l'isola Saona.
Il punto di imbarco più comodo per raggiungere l'isola è Bayahibe, paesino di pescatori convertito in centro turistico per viaggiatori indipendenti. Tra piccoli hotel, ristoranti, e camere in affitto, si trovano diverse agenzie che organizzano tour ed escursioni. In realtà sono le agenzie a trovare i turisti, grazie agli attivissimi procacciatori di clienti haitiani, spesso giovanissimi, scappati in questa metà dell'isola dopo il devastante terremoto del 2010.
La scelta è notevole. Ci sono tour operator con servizi molto essenziale e quelli più attrezzati con standard più elevati. Un operatore affidabile è il Mariposa Tours con ufficio a Bahaybe e gestito dagli italiani Marco e Manuela

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Il Parque Nacional del Este è una riserva naturale dal 1975 e copre un'area di quasi 800 km quadrati sulla penisola tra Bayahibe e Boca del Yuma. 
La meta da non perdere è Saona che, con le sue spiagge bordate da alberi di cocco, è spesso il set di servizi fotografici e pubblicità. Oltre a essere fotogenica è molto amata dagli appassionati del mare grazie alle sue acque trasparenti popolate da pesci colorati e le sue piscine naturali dove immergersi tra gigantesche stelle marine
L'isola è ancora selvaggia, l'unico insediamento abitato è Mano Juan, tipico villaggio caraibico con le cassette in legno colorate abitato da poche centinaia di persone. Per evitare i turisti che tutti i giorni calano da ogni tipo di imbarcazione è importante trovare un tour operator di fiducia. Le insenature di Saona sono tantissime e un marinaio esperto sa scegliere quelle meno frequentate. Aiuto indispensabile per godersi questo mare azzurro e i cieli altissimi sull'orizzonte. 

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