giovedì 28 novembre 2013

Fisco: dall'Ici all'Imu, 20 anni di tassa sugli immobili -asca.it

 L'Imu scompare dal vocabolario delle imposte, nonostante anche all'interno del governo ci fosse chi credeva che non sarebbe certo stata iniqua una tassazione sugli immobili progressiva, con un'ampio raggio di esenzione, che avrebbe costituito una piccola patrimoniale e avrebbe comunque equiparato l'Italia agli altri Paesi europei.

La tassa sulla casa e' pero' sempre stata tra le piu' odiate nel nostro Paese, tanto che e' stata cavallo di battaglia per ben due campagne elettorali del Pdl di Silvio Berlusconi.

L'Imposta comunale sugli immopbili, l'Ici, nacque nel 1992 come derivazione dell'Isi, l'Imposta straordinaria sugli immobili e servi' a dare ossigeno alle casse dei Comuni, ma anche dello Stato, con la riduzione dei trasferimenti dalle seconde alle prime.

Al termine della campagna elettorale per le elezioni politiche del 2006, Berlusconi candidato premier annuncio' che, se avesse vinto, avrebbe abolito l'Ici. Vinse il centrosinistra e il Cavaliere dovette quindi attendere che nel 2007 cadesse il governo Prodi, per eliminare nel 2008 l'odiata tassa sulla casa.

Fu poi con il governo Monti, nel 2012, che l'Imu fece la sua comparsa, ma in precedenza il Mef guidato da Giulio Tremonti non era stato scevro da colpe, in quanto aveva predisposto per il 2014 (ossia al prossimo esecutivo) la comparsa dell'imposta municipale sulla seconda casa. L'Imu di Monti anticipo' di due anni la tassa e la estese anche alla prima abitazione. Il governo aveva necessita' ''di fare cassa' per dare una sostanziosa mano ai conti pubblici e presentarsi in Europa con la possibilita' di avere piu' credibilita'. Nelle intenzioni del ministero dell'Economia di allora e dei ''padri'' dell'Imu, magari gia' per il 2013, c'era quella di una trasformazione dell'Imposta Municipale Unica in una tassa progressiva, che non avrebbe gravato sulle famiglie che abitano in case dimensionate al loro fabbisogno, ovvero niente mini-patrimoniale.

Il governo Monti pero' esauri' il suo mandato e, nella nuova campagna elettorale, il Pdl torno' a battere il chiodo della tassa sulla casa, tanto che, al momento della costituzione delle larghe intese e del governo Letta, riusci' a strappare l'impegno formale dell'abolizione dell'Imu, con il beneplacito anche di parte del Pd, che nel suo elettorato annovera anche chi l'Imu non l'avrebbe mai voluta pagare.

Oggi l'Imu sulla prima casa e' stata definitivamente abolita, con la curiosa coincidenza della decadenza da Senatore di Silvio Berlusconi. Arrivera' la service-tax, la Iuc, ma per averne la forma definitiva tocchera' aspettare il via libera definitivo della legge di stabilita' che la contiene.

Nessun commento:

Posta un commento