domenica 1 dicembre 2013

Dalla casa all'Irpef, una valanga di tributi in arrivo anche la Tares "maggiorata" - ilmessaggero.it


ROMA - La fine del 2013 e l’inizio dell’anno nuovo saranno decisamente movimentati per i contribuenti italiani. 
Il decreto legge approvato mercoledì dal governo e ancora in via di pubblicazione fa un po’ d’ordine nelle scadenze, ma quando ormai si è a ridosso dei termini per il pagamento. È il caso ad esempio dell’acconto Irpef che dovrà essere versato entro lunedì: la scadenza è fissata al 30 novembre, oggi, data che però cade di sabato. Poi a metà dicembre toccherà all’Imu sugli immobili diversi dalle abitazioni principali, come le seconde case. Nel frattempo le famiglie italiane riceveranno la bolletta dell’ultima rata della Tares sui rifiuti, accompagnata da quella della maggiorazione di 30 centesimi a metro quadrato riservata allo Stato. Infine nel 2014 è fissato al 16 gennaio il doppio appuntamento con il prelievo sulla casa, la quota Imu eventualmente dovuta nei Comuni che hanno aumentato l’aliquota e la prima rata della nuova Tasi, nell’ambito della Iuc, i cui contorni sono però ancora tutti da definire.

IL RINVIO PER LE SOCIETÀ
Con il decreto legge sull’Imu il governo ha chiarito che il rinvio al 10 dicembre del versamento dell’acconto riguarda solo i contribuenti Ires, ossia le società. Imprese in regime Irpef e professionisti saranno invece chiamati alla cassa entro lunedì 2 dicembre, così come quei lavoratori dipendenti che avendo altri redditi oltre a quello già tassato alla fonte dal datore di lavoro si trovano in debito fiscale e devono versare l’acconto.

Lunedì 16 dicembre è invece la scadenza prevista per la seconda rata dell’Imu. Date le novità intervenute nel frattempo, l’appuntamento riguarda solo gli immobili diversi dalle abitazioni principali e dunque per quanto riguarda le famiglie le seconde case come quelle di villeggiatura. L’adempimento potrebbe presentare qualche difficoltà perché i Comuni hanno tempo fino al 5 dicembre - qualora non lo abbiano già fatto - per pubblicare le aliquote decise anche a proposito di questa tipologia di immobili. Occorre quindi informarsi per determinare l’importo esatto da versare.

Poi c’è la Tares, che si differenzia dagli adempimenti fiscali perché le operazioni di pagamento sono affidate ai gestori del servizio che stanno provvedendo in questi giorni a inviare i bollettini di pagamento agli utenti. Con la rata finale del 2013 ci sarà anche la maggiorazione di 30 centesimi a metro quadrato destinato allo Stato, che dovrebbe fruttare un gettito aggiuntivo di circa un miliardo.

PROCEDURE DA DEFINIRE
Infine la scadenza potenzialmente più preoccupante, anche perché almeno in parte misteriosa, è quella del 16 gennaio 2014. Entro quella data dovrà essere versata con modalità ancora da chiarire l’eventuale quota aggiuntiva dell’Imu, nei centri che hanno scelto di maggiorare l’aliquota standard per l’abitazione principale. E se non ci saranno rinvii occorrerà versare anche la prima delle quattro rate previste per la Iuc, la nuova imposta unica comunale che comprende sia la Tari relativa ai rifiuti sia la Tasi sui servizi indivisibili. Un prelievo che nel corso dell’esame alla Camera della legge di stabilità potrebbe ancora cambiare fisionomia. Dunque sia i Comuni che i contribuenti avranno sulla carta solo pochi giorni per fare conoscenza con le nuove procedure e modalità.

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