martedì 3 dicembre 2013

Immobili, meglio affittare o lasciare sfitti -mutuonews.it

Una recente indagine, condotta per conto del Quotidiano Il Sole 24 ore e pubblicata sull’edizione odierna,ha evidenziato che, a causa della pressione fiscale, i proprietari che  siano in possesso di un’abitazione non utilizzata devono ben ponderare la scelta prima di decidere se affittare o lasciare sfitte le proprie proprietà immobiliari. Sembra infatti che gran parte del canone versato dagli inquilini dovrà essere versato allo Stato sottoforma di opportune imposte previste per i contratti di affitto. In particolare il peso delle imposte può portare ad un prelievo pari al 70% del canone di locazione, sebbene anche per quanto riguarda le imposte previste per le abitazioni sfitte e non utilizzate a fini abitativi non c’è molto da star allegri. Sembra infatti che nei grandi centri cittadini le tasse possono raggiungere quote superiori ai 2mila euro annui.
I proprietari più colpiti dal fisco sono però coloro che dispongono di una casa costruita a partire dagli anni ’80, accatastata nella categoria A e situati in quartieri periferici o in provincia, dove è più difficile riuscire a trovare affittuari o compratori, nell’eventualità di volersi disfare dell’immobile, a causa dell’accentuazione della crisi del mercato immobiliare.
La causa maggiore però dei numerosi locali lasciati sfitti sono i lavori che le abitazioni richiederebbero per poter essere rese abitabili e che spesso i proprietari non sono disposti a fare per via degli elevati costi richiesti dalla manodopera, che vanno ovviamente sommati a quelli che già richiedono le imposte collegate all’immobile stesso.

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