Oggi intervisto Guido e Francesca, una coppia italiana che ha scoperto la Repubblica Dominicana per caso durante un viaggio cinque anni fa. Da allora appena c'era disponibilità partivano alla volta di quello che per loro è il posto migliore del mondo. Fino a decidere, qualche mese fa, di trasferirsi.
Da quanto tempo
vivete nella Repubblica Dominicana? Avete sempre vissuto in Italia prima o anche
in altri paesi?
Ci siamo trasferiti definitivamente da 6
mesi. Sembra poco ma in realtà negli ultimi 5 anni abbiamo alternato la nostra
vita tra la Repubblica Dominicana e l'Italia, dove abbiamo sempre vissuto.
Di cosa vi
occupavate prima in Italia e di cosa vi occupate ora?
G: In Italia esercitavo la professione di commercialista,
oggi invece mi occupo di affittare ville ai turisti che vengono qui a
rilassarsi e godere di questo paradiso terrestre.
F: Io ho lavorato per diverse aziende sempre
ricoprendo il ruolo di responsabile commerciale. Da quando ci siamo trasferiti
invece sto cercando di realizzare quello che è sempre stato il mio sogno nel
cassetto: aprire un'agenzia di organizzazione matrimoni. Diciamo che qui la
location aiuta già molto...
Quali sono state
le prime impressioni una volta arrivati e quali le difficoltà?
L'aspetto che ci è rimasto più impresso del
primo viaggio, e che accomuna tutta l'America Latina, è il dislivello sociale
col quale i cittadini sembrano convivere senza problemi. Nella stessa piazza si
può trovare il ristorante di lusso per turisti stranieri e il piccolo bar per gli
abitanti locali più poveri. La difficoltà inziale sta proprio nel rapportarsi
con questa differenza evidente tra classi fino a farla diventare la
quotidianità.
La decisione di trasferirvi
è stata ponderata nel tempo o avete colto al volo un'occasione che vi si è
presentata?
G: Io ho ponderato e riflettuto seriamente
su questa decisione per anni, mentre Francesca ha fatto del mio desiderio di
cambiare vita un'opportunità.
Qual è stato il vostro
primo approccio col mondo del lavoro e quali sono le differenze più evidenti
che si notano al confronto con l'Italia?
Il nostro approccio al lavoro è stato
diverso rispetto a quello di tanti emigrati che all'inizio accettano qualsiasi
occupazione. Abbiamo avuto la fortuna di poterci fermare per un periodo, appena
arrivati: l’attività di affittare ville è decollata pian piano nel tempo
così come l’organizzazione di matrimoni è frutto di lunghe riflessioni. Non
avendo mai lavorato come dipendenti non conosciamo le differenze pratiche che
si vivono sul luogo di lavoro, ma possiamo dirti che a primo impatto spiccano
la carenza di servizi e, in alcuni settori, la mancanza di professionalità che
contraddistingue noi europei.
Sembra che la Repubblica
Dominicana sia in continua crescita economica, che non si senta crisi. E'
davvero così?
L'economia
locale è in crescita, ma la crisi si fa sentire indirettamente anche qui. Il
Paese lavora moltissimo col turismo quindi se gli altri Stati non sono in
ottima salute anche noi ne risentiamo. La gente del posto ci ha confermato che la
differenza tra bassa e alta stagione è diventata più marcata perché con la
crisi è diminuita la possibilità di muoversi durante l’anno.
Negli ultimi anni grazie all'iter
burocratico rapido e alle zone franche che prevedono imposte minime, molti
investitori stranieri sono approdati in terra dominicana. E' un aspetto che si
nota nella vita di tutti i giorni? E' cambiato qualcosa nella quotidianità
delle persone rispetto a qualche anno fa?
Si,
le aziende che decidono di investire qui sono molte di più oggi rispetto a
cinque anni fa. E lo si nota dagli esercizi commerciali che sono sorti e stanno
sorgendo quali frutto di investimenti stranieri.
L'idea di
tornare un giorno a vivere in Italia è possibile o l'avete esclusa?
Non abbiamo escluso nessuna scelta...
Diciamo che in questo momento l'Italia non faceva più per noi ma rimane
comunque un Paese bellissimo e soprattutto il nostro Paese. Non escludiamo la
possibilità che un giorno le nostre esigenze possano cambiare tanto da condurci
ad una nuova scelta di vita.
Che consiglio dareste a tutti coloro che vorrebbero
fuggire in cerca di una vita migliore
ma non trovano il coraggio di farlo?
Il nostro consiglio
è di non fuggire presi dalla difficoltà del momento, ma di iniziare a sperimentare
con piccoli viaggi nuove realtà. Solo così si potrà capire qual è il posto nel
mondo dove, secondo i bisogni personali e le singole capacità, sarà possibile rendere
la propria vita migliore.
di Giorgia Perbellini per LuxuryandTourism
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