venerdì 28 febbraio 2014

Città verdi motori si sviluppo, ma solo il 6% degli edifici ha subìto una riqualificazione energetica -casa24.ilsole24ore.com

Consumi energetici residenziali molto al di sopra della media Ue, produzione eccessiva di rifiuti, cementificazione. Ma è proprio dal quadro negativo che emerge dall'anaslisi delle aree metropolitane italiane che può nascere il ruolo di volano dello sviluppo ecosostenibile. È l'auspicio del rapporto sulla green economy "Un green new deal per l'Italia, curato dalla Fondazione per lo sviluppo sostenibile e dall'Enea e presentato oggi.
Tre i temi su cui spingere secondo il report: energia, rifiuti e mobilità. In Italia «le abitazioni consumano dal 30 al 60% di energia in più rispetto alla media Ue» e nell'ambiente urbano «si produce in media il 75% dei rifiuti». Problemi ambientali riguardano anche «l'inarrestabile cementificazione con insediamenti distribuiti in maniera frammentata sul territorio, che continua ad occupare aree libere, spesso agricole, al ritmo di 343 metri quadrati all'anno per ciascun italiano».
«La green economy - osserva il commissario all'Enea, Giovanni Lelli - può rappresentare la chiave di volta per avviare un nuovo ciclo di sviluppo con ricadute su ambiente, rilancio dell'industria e dell'occupazione». Per il presidente della Fondazione per lo sviluppo sostenibile, Edo Ronchi, i temi chiave sono «innovazione, investimenti, occupazione». Ma purtroppo in Italia «sono prevalenti idee vecchie, con un'impostazione produttiva tradizionale. Invece bisogna pensare a un'economia non come fine ma come mezzo per assicurare benessere. Se non si coglie questa opportunità si è vittime di un vecchio sistema».
Efficienza energetica 
Resta ancora aperto il «grande capitolo dell' efficienza energetica» (gli edifici italiani consumano il 30-60% in più della media degli edifici europei). Quasi tutti gli interventi finora realizzati si devono alle detrazioni fiscali -ora al 65%- delle spese sostenute. Dall' analisi quantitativa degli interventi emerge che solo il 20% del patrimonio edilizio è stato ristrutturato nei 12 anni di attività degli incentivi, e che tra questi interventi solo solo il 30% è stato dedicato all'efficienza energetica.

Rifiuti 
Molti rifiuti potrebbero essere riutilizzati ed avere una seconda vita (ingombranti, apparecchiature elettriche, elettrodomestici ecc): secondo l'Enea circa il 48% dei rifiuti elettrici ed elettronici potrebbe essere riutilizzato con un valore di mercato di 45 milioni di euro. Le raccolte differenziate sono ancora a macchia di leopardo sul territorio (fra le 16 città con più di 200mila abitanti si passa dal 51,1% di Verona al 6,4% di Messina). Quello che emerge é che dove le raccolte sono più alte è inferiore il costo di gestione dei rifiuti per ciascun cittadino ( in un comune con una raccolta al 63% il costo annuo per abitante
é di 116,14 euro, in uno con una raccolta al 26% di 224 euro). Dal punto di vista del lavoro, un incremento di mille tonellate l'anno di raccolta differenziata e riciclaggio creerebbe 8,5 posti di lavoro, pertanto il raggiungimento dell' obiettivo di riciclaggio del 50% creerebbe 11mila posti di lavoro.

Mobilità urbana 
L' Italia è ancora lontana da una mobilità sostenibile a basso impatto ambientale. Ma ci sono città - afferma il report - che guardano ai modelli d'Oltralpe più evoluti. Torino, Brescia, Parma, Milano sono al top della classifica stilata da Euromobility sulla mobilità sostenibile. Buon trasporto pubblico, car e bike sharing, tecnologie Ict (sistemi di trasporto intelligenti) hanno permesso di raggiungere questi risultati: Torino primeggia anche per un parco veicolare più ecologico della media italiana. Le città si sono cominciate a muovere «anche grazie al Fondo per la mobilità sostenibile di 200 milioni gestito dal Ministero dell' ambiente che ha interessato 14 aree metropolitane e 96 comuni».

Ma resta ancora molto da fare: le metropolitane sono meno di 200 chilometri in solo 6 città (Milano, Roma, Napoli, Torino,Genova, Catania); nei capoluoghi la densità delle piste ciclabili é pari mediamente al 6% di quella della viabilità per le auto (13,3km/100km2 contro 222 per le auto ma c'é l'esempio virtuoso di Padova con 132,2 km di ciclabili ogni 100km quadrati e 286 km di viabilità per le auto).
L'Italia dopo il Lussemburgo ha il primato in Europa di auto con 61 ogni 100 abitanti con il maggior numero nelle città, in particolare a Roma con 68. Negli spostamenti in un raggio di 50km e superiori ai 5 minuti solo il 15% delle persone usa i mezzi pubblici.

Energia ed emissioni 
L'iniziativa Patto dei sindaci che coinvolge 2.481 comuni italiani - rende noto l'Enea - ha permesso un check up uniforme di consumi energetici e emissioni di CO2 e, grazie alle diagnosi energetico-ambientali necessarie per questo check up, si sono creati circa 20mila esperti del settore. I comuni del patto hanno già avviato iniziative di risparmio energetico, le più comuni sono il rifacimento dell'illuminazione pubblica a Led e le certificazioni energetiche.Poco sviluppato invece il ricorso alle fonti rinnovabili.
Un intervento innovativo é stato quello dei condomini intelligenti in provincia di Genova per diminuire i consumi e aumentare la quota di energia prodotta da fonti rinnovabili.

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