giovedì 30 maggio 2013

A Londra la vendita più cara del 2012 di Simone Lupo Bagnacani - Il Sole 24 Ore



Guardando da qui la crisi dell'immobiliare non esiste e anzi il 2012 è stato un anno di record, questo luogo magico è la plancia di comando di uno dei marchi del lusso più importante al mondo: la divisione real estate della casa d'aste Christie's.
Per Bonnie Stone Sellers, ceo della catena con affiliati in tutto il mondo, il motivo è che si tratta, di fatto, di mercati completamente diversi e non comunicanti: «Il residenziale di lusso rimane isolato dai flussi finanziari e dai cambiamenti politici, questi fattori influiscono poco sulle decisioni di acquisto della popolazione con altissima disponibilità finanziaria, il settore non segue infatti le dinamiche immobiliari tradizionali ma quelle dei beni di lusso durevoli».
Tutto molto semplice, una casa da sogno in centro a Londra o New York assomiglia più a una Ferrari o a un collier di Cartier, che a un appartamento in periferia nella stessa città. Se a questo aggiungiamo che il numero dei milionari in giro per il mondo, nonostante la crisi, è in continuo aumento e che le abitazioni che possono entrare nell'empireo del vero lusso sono una quantità limitata, riusciamo a comprendere come il 2012 abbia segnato quotazioni senza precedenti.
Per cercare di dare, per la prima volta, una classifica sull'immobiliare di lusso Christie's ha lanciato un vero e proprio indice che unisce diverse statistiche, istituzionali e degli affiliati, e crea una vera e propria mappa mondiale delle località migliori per chi vuole fare questo tipo di investimento. Il rapporto è focalizzato su dieci città del mondo dove la catena ha registrato i risultati migliori e tiene conto di diversi fattori come il Pil della città, il numero di miliardari residenti, diverse graduatorie sulla qualità della vita e il suo costo e la presenza di multinazionali.
A questi criteri generali si sommano i dati sulle vendite come le quotazioni record o il prezzo medio al metro quadro. In testa a questa speciale classifica si piazza Londra che eccelle in quasi tutte le sottocategorie analizzate, la segue New York e il podio è completato dalla Costa Azzurra, unica regione considerata perché equiparata a una città per l'alta densità di dimore di lusso nel suo territorio. Quarto posto per Hong Kong, seguita da Parigi. Chiudono la classifica le altre città Usa insieme a Toronto.
«Londra è una meta attraente perché è sicuro investire qui – sottolinea Stone Sellers – grazie alla stabilità economica, il sistema legale efficiente, la presenza di scuole internazionali e ogni tipo di divertimento. È considerato un mercato solido, chi fa questo genere di investimento infatti non cerca un ritorno immediato, ma ha un'ottica di medio periodo».
La capitale britannica si piazza al primo posto per la vendita più cara del 2012 che ha superato i 90 milioni di euro, segnando un record storico. Già da questo primo dato è palpabile la differenza con New York dove la vendita massima si è fermata – secondo quanto rilevato da Christie's – a "soli" 67 milioni di euro. Più lontane tutte le altre, nonostante per molte si tratti del massimo storico, intorno a quota 40 milioni con l'eccezione di Dallas e Toronto più vicine ai dieci milioni.
Se la sola vendita più cara non è rappresentativa di un mercato un'idea più chiara la dà il numero di residenze con valore superiore al milione di dollari in vendita. Anche qui Londra è ampiamente in testa con oltre 7.500 dimore registrate, abbastanza vicina la Costa Azzurra con 7mila, più lontane New York e Hong Kong intorno alle 4mila. Chiudono la classifica Dallas, Los Angeles e San Francisco. Analizzando invece il costo medio al mq delle proprietà sopra il milione di euro si ritrova ancora Londra in testa con circa 40mila euro al metro quadro anche se la vendita più alta a New York ha sfiorato i 100mila.
Al secondo posto come media c'è Hong Kong con circa 25mila euro, seguita dalla Grande Mela intorno ai 15mila. In fondo alla classifica si ritrovano ancora Dallas e Toronto. La città canadese è però caratterizzata dal mercato più veloce: nel 2012 i giorni che occorrevano per vendere un immobile erano in media 46, la metà di quanto occorre a New York e un terzo di quello che serve a Parigi. Più difficile invece vendere in Costa Azzurra dove si impiegano circa nove mesi.
Dallo studio emerge anche che in Europa c'è una tendenza maggiore a comprare ricorrendo a finanziamenti, mentre in Usa è molto di più diffuso l'acquisto con pagamento immediato. Nello spingere questi mercati un ruolo importante è affidato agli investitori non residenti, in particolare stranieri: in Costa Azzurra la percentuale degli acquisiti da parte di persone non del luogo arriva al 90%, a Londra supera il 60% mentre a Parigi è il 40% e a New York il 30 per cento.

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