martedì 28 maggio 2013

Il mio «Shard» non è un flop «C'è ancora il cantiere con 800 operai» Renzo Piano - corriere.it



L’edificio che ho appena costruito a Londra, chiamato «Shard of Glass» non è disabitato: semplicemente è ancora in cantiere. L’articolo del Daily Mail, versione on line, e ripreso da Corriere.it, getta un’ombra del tutto ingiustificata sul progetto: la sua inaugurazione è stata annunciata in occasione delle Olimpiadi di Londra, nel giugno dello scorso anno, ma il cantiere terminerà quest’anno in ottobre.
LE LOBBY - E’ importante sapere che attualmente ci sono ancora 800 operai che vi lavorano. Personalmente considero strumentale la campagna del Daily Mail, perchè difende le lobby della City, ostili a spostare dal centro alcune funzioni strategiche.
«The Shard», la «scheggia» di Piano svetta su Londra «The Shard», la «scheggia» di Piano svetta su Londra    «The Shard», la «scheggia» di Piano svetta su Londra    «The Shard», la «scheggia» di Piano svetta su Londra    «The Shard», la «scheggia» di Piano svetta su Londra   «The Shard», la «scheggia» di Piano svetta su Londra
Ken Livingstone, il sindaco che commissionò il progetto, volle fermamente portare energia e welfare al di là del fiume, nella parte povera della città che è South Bank. Costruire questo edificio sulla London Bridge Station, senza parcheggi, quindi servito solo dal trasporto pubblico, e dalla struttura funzionale complessa di una piccola città verticale, fa parte del programma giustissimo di equilibrare la città disseminando più equamente i fulcri di energia.
LA TERRAZZA - Vorrei far sapere ai lettori che questo edificio fa già ampiamente parte del paesaggio della città e dei suoi riti: la viewing gallery, la terrazzza panoramica all’ultimo piano, è già aperta al pubblico, così come il ristorante a metà altezza e tutte le attività pubbliche a piano strada, compresa la nuova stazione di London Bridge. Ed è tutt’altro che un flop.

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