domenica 5 maggio 2013

Immobili, segnali di ripresa Acquisti in salita dopo 5 anni (corriere.it)


Immobili, segnali di ripresa
Acquisti in salita dopo 5 anni

L’Anama: «Primo trimestre 2013, vendite su del 5 per cento». Gli agenti di vendita: merito di contratti più flessibili ma anche del crollo dei prezzi

ROVIGO - Nei primi mesi del 2013 le compravendite immobiliari in Polesine segnano una piccola ripresa, stimata attorno al 5 per cento e favorita da una flessibilizzazione dei sistemi di vendita. Tendenze rilevate dalla sezione provinciale di Anama, la federazione degli agenti immobiliari affiliata a Confesercenti. A favorire lo sblocco, per esempio, l’aumento degli affitti con riscatto, formula secondo cui l’inquilino versa regolarmente il canone e, dopo 24 o 48 mesi, può decidere per l’acquisto dell’alloggio, trasformando le quote mensili versate nell’anticipo per il mutuo. Un modo per superare quei problemi di liquidità che, spesso, dissuadono dall’acquisto, tanto più in un momento di crisi nera.
«E’ stata una necessità - spiega Vittorio Ceccato, coordinatore provinciale Anama - le banche di norma finanziano fino all’80 per cento del valore dell’immobile e in presenza di almeno una persona con un contratto a tempo indeterminato. Così toccava spesso ai genitori mettere del proprio, magari chiedendo l’anticipo del tfr». Ma la ripresa, con ogni probabilità, è figlia anche del crollo dei prezzi, in continuo calo dal secondo semestre 2007, con il picco minimo nel primo semestre 2012, quando si registrò un crollo dell’ 11,5 per cento rispetto ai sei mesi precedenti, già negativi. «Negli ultimi 5 anni possiamo parlare tranquillamente di una contrazione complessiva del 30 per cento - riprende Ceccato - questo ha coinciso con una ripresa degli investimenti sugli appartamenti di costo inferiore ai 100 mila euro, accompagnato da un aumento della redditività degli affitti, pur calati in termini assoluti tra il 5 e il 7 per cento a seconda delle tipologie».
A tinte fosche, invece, la situazione per le attività produttive. Gianfranco Spada, responsabile Anama del settore aziende: «Molte attività che negli scorsi anni avevano fatto mutui o leasing, non sono riuscite a farvi fronte e si sono trovate i capannoni all’asta a prezzi stracciati. Da qui il crollo dei prezzi, con fabbricati di 750 metri quadri svenduti a 250 mila euro».
Nicola Chiarini

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